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martolins

Ripartizione spese impianto riscaldamento centralizzato con termoregolatori per condomino distaccato

Buonasera a tutti.

 

Tempo fa mi sono distaccata dall'impianto di riscaldamento del mio condominio.

 

Dopo numerose trattative con gli altri condomini siamo giunti all'accordo, formalizzato davanti ad un organismo di mediazione, per cui io avrei continuato a pagare una percentuale delle spese relative al consumo del carburante.

 

Adesso il condominio ha deciso di introdurre i termoregolatori sui caloriferi, in maniera tale che ogni condomino possa pagare solo ed esclusivamente per il consumo effettuato.

 

Quello che vi chiedo, quindi, è: tale circostanza come incode sulla ripartizione delle spese che avevo concordato a suo tempo con il condominio?

Un conto è, infatti, pagare una quota del carburante quando la divisione delle spese ad esso relativa veniva fatta in base ai millesimi, un altro sarebbe nel momento in cui si sa perfettamente quanto consuma tizio piuttosto che caio.

 

grazie

Buonasera a tutti.

 

Tempo fa mi sono distaccata dall'impianto di riscaldamento del mio condominio.

 

Dopo numerose trattative con gli altri condomini siamo giunti all'accordo, formalizzato davanti ad un organismo di mediazione, per cui io avrei continuato a pagare una percentuale delle spese relative al consumo del carburante.

 

Adesso il condominio ha deciso di introdurre i termoregolatori sui caloriferi, in maniera tale che ogni condomino possa pagare solo ed esclusivamente per il consumo effettuato.

 

Quello che vi chiedo, quindi, è: tale circostanza come incode sulla ripartizione delle spese che avevo concordato a suo tempo con il condominio?

Un conto è, infatti, pagare una quota del carburante quando la divisione delle spese ad esso relativa veniva fatta in base ai millesimi, un altro sarebbe nel momento in cui si sa perfettamente quanto consuma tizio piuttosto che caio.

 

grazie

Ritengo che la soluzione più logica sarebbe quella di pagare una quota della componente fissa della ripartizione delle spese, non una parte del consumo o del carburante.

A mio avviso in questo caso dovreste semplicemente attuare la divisione secondo l'art 1123 c.c. quest'ultimo stabilisce che le spese di conservazione dell'impianto ovvero la cosi detta manutenzione sia a carico di tutti i condomini in proporzione alla proprietà individuale di ciascuno, mentre le spese di esercizio vanno ripartite in proporzione all'uso.

Per legge il distacco dall'impianto centralizzato comporta il pagamento delle sole spese straordinarie (L.220/2012 art. 1180 c.c.)

 

Nella fattispecie penso che le soluzioni siano due, o ti attieni alla legge e collabori al pagamento della manutenzione straordinaria dell'impianto centralizzato, o in via del tutto privata, raggiungete un'accordo con il condominio nel quale continui a pagare una percentuale del consumo totale di carburante, naturalmente tale essendo già pagata dai condomini in quanto contabilizzata singolarmente potrà esser utilizzata dal condominio mediante accordo al fine di gestire le spese ordinarie di tutti i condomini, una sorta di fondo per tutti i condomini in caso di spese condominiali.

Personalmente ritengo di rifarsi semplicemente alla legge che per altro è molto chiara.

Buongiorno,

la ringrazio per la risposta.

Preciso, però, che un accordo con il condominio è già stato trovato. Tralasciando le spese di manutenzione straordinaria, che in base alla legge deve anche il condomino distaccato e che dunque io continuo a pagare, onde evitare di finire in causa - i condomini hanno fatto molte storie sul mio distacco - ho concordato che avrei continuato a pagare forfettariamente il 30% della quota che avrei dovuto pagare se non mi fossi staccata del solo carburante.

 

Adesso il condominio introdurrà i termoregolatori e, quindi, si saprà di preciso quanto consuma ogni condomino non distaccato.

Ciò posto, secondo voi la percentuale che dovrò pagare per ottemperare all'accordo già preso dovrà essere conteggiata sul consumo totale (consumo involontario+consumo dei singoli) oppure solo sul consumo cd involontario (che da quel che ho capito, a grandi linee, dovrebbe corrispondere al 30% del consumo totale dell'impianto?

Buongiorno,

la ringrazio per la risposta.

Preciso, però, che un accordo con il condominio è già stato trovato. Tralasciando le spese di manutenzione straordinaria, che in base alla legge deve anche il condomino distaccato e che dunque io continuo a pagare, onde evitare di finire in causa - i condomini hanno fatto molte storie sul mio distacco - ho concordato che avrei continuato a pagare forfettariamente il 30% della quota che avrei dovuto pagare se non mi fossi staccata del solo carburante.

 

Adesso il condominio introdurrà i termoregolatori e, quindi, si saprà di preciso quanto consuma ogni condomino non distaccato.

Ciò posto, secondo voi la percentuale che dovrò pagare per ottemperare all'accordo già preso dovrà essere conteggiata sul consumo totale (consumo involontario+consumo dei singoli) oppure solo sul consumo cd involontario (che da quel che ho capito, a grandi linee, dovrebbe corrispondere al 30% del consumo totale dell'impianto?

Solo sul consumo involontario.

gentile sig.ra, vedo che anche lei è rimasta vittima del solito abuso condominiale. Infatti lei è obbligata per legge al pagamento delle quote per la conservazione del bene, caldaia, pompe di cui lei resta comproprietataria e che sono gli elementi necessari per la fornitura del servizio.

La norma la esclude totalmente dal concorrere alle spese di esercizio, quali gas manutenzione ordinaria etc, essendo legato all'uso.

Anche la nuova normativa parla di consumi volontari e involontari, legati all'uso. I primi sono a carico del singolo utente condomino ma i secondi vanno ripartiti solo tra tutti gli utenti fruitori del servizio, cioè i non distaccati. E' implicito nel concetto d'uso che per convogliare il fluido caldo ai singoli termosifoni si verificano perdite per dispersione che non possono essere imputate al condomino distaccato. E nemmeno è configuarabile l'apporto gratuito di calore, che calcolato per tutti i condomini avrebbe un impatto dello 0,05. il nulla. Retolba

il mio è un caso analogo, il mio condominio ha già i contatori sul centralizzato e paghiamo il consumo effettivo più una quota in millesimi. se io mi distacco cosa devo pagare?

il mio è un caso analogo, il mio condominio ha già i contatori sul centralizzato e paghiamo il consumo effettivo più una quota in millesimi. se io mi distacco cosa devo pagare?

Innanzitutto deve far fare una perizia a un tecnico professionista abilitato per certificare che dal suo distacco non si genereranno problemi tecnici sull'impianto centralizzato o aggravi economici per gli altri condòmini.

Si rinnova il consiglio già fornito più volte: con la termoregolazione e contabilizzazione individuali, oggi si fa un utilizzo autonomo dell'impianto centralizzato, pertanto il distacco perde di senso e di utilità. Oltretutto, il distaccato continuerà a pagare le spese straordinarie in quanto proprietario di una parte dell'impianto.

Si rinnova il consiglio già fornito più volte: con la termoregolazione e contabilizzazione individuali, oggi si fa un utilizzo autonomo dell'impianto centralizzato .

Con una piccola differenza, se non lo si usa si paga lo stesso... Bella innovazione....

Tu mi dirai l'alternativa era il centralizzato puro e su questo hai ragione ma la colpa è di chi dovrebbe indirizzare le scelte del > verso sistemi moderni ed efficienti mentre gli si chiede di spendere un sacco di soldi per avere veramente poco in più.

Il risparmio è solo determinato dal risiedere in piani intermedi. Infatti a causa della non introduzione di fattori correttivi coloro che risiedono ai piani alti o bassi, a causa delle precarie condizioni di coibentazione della maggior parte degli edifici, o per l'esposizione a nord, finiscono per pagare quote volontarie molte alte dovendo aprire a manetta i propri termosifoni.

Distaccandosi, dopo attenta valutazione dei costi, e, giustamente, dopo perizia asseverata che lo consenta, il condomino è tenuto a pagare solo le manutenzioni strordinarie. Non sono di sua competenza le spese tutte per l'uso, consumi volontari e involontari, e le manutenzioni ordinarie per l'uso.

Il risparmio è solo determinato dal risiedere in piani intermedi. Infatti a causa della non introduzione di fattori correttivi coloro che risiedono ai piani alti o bassi, a causa delle precarie condizioni di coibentazione della maggior parte degli edifici, o per l'esposizione a nord, finiscono per pagare quote volontarie molte alte dovendo aprire a manetta i propri termosifoni.

Distaccandosi, dopo attenta valutazione dei costi, e, giustamente, dopo perizia asseverata che lo consenta, il condomino è tenuto a pagare solo le manutenzioni strordinarie. Non sono di sua competenza le spese tutte per l'uso, consumi volontari e involontari, e le manutenzioni ordinarie per l'uso.

Paga anche tutta la manutenzione ordinaria della caldaia e dell'impianto che continua ad essere anche suo. Si è staccato, non ha perso la proprietà, e deve pagare anche una quota di energia elettrica che serve per mantenere in funzione i sistemi di sicurezza. Anche una quota di involontario se riceve calore indiretto dalla rete di distribuzione. Se si fosse partiti da un progetto ben fatto, i problemi di coibentazione non ci sarebbero o sarebbero stati risolti col contributo e a vantaggio di tutti ma tutti tendono a risparmiare sulle spese di progettazione ritenendole superflue.

Il risparmio è solo determinato dal risiedere in piani intermedi. Infatti a causa della non introduzione di fattori correttivi coloro che risiedono ai piani alti o bassi, a causa delle precarie condizioni di coibentazione della maggior parte degli edifici, o per l'esposizione a nord, finiscono per pagare quote volontarie molte alte dovendo aprire a manetta i propri termosifoni.

Distaccandosi, dopo attenta valutazione dei costi, e, giustamente, dopo perizia asseverata che lo consenta, il condomino è tenuto a pagare solo le manutenzioni strordinarie. Non sono di sua competenza le spese tutte per l'uso, consumi volontari e involontari, e le manutenzioni ordinarie per l'uso.

Il risparmio con il centralizzato esiste solo nella fantasia di chi non vuole guardare la realtà o di chi ha interessi in questo setttore .Il risparmio , quello economico e non energetico era per gli appartamenti di bordo che pagavano meno di quello che consumavano. Ora c'è la trappola della contabilizzazione dopo non potranno esserci più distacchi. Cosa dire! Buona contabilizzazione

Con una piccola differenza, se non lo si usa si paga lo stesso... Bella innovazione....

Tu mi dirai l'alternativa era il centralizzato puro e su questo hai ragione ma la colpa è di chi dovrebbe indirizzare le scelte del > verso sistemi moderni ed efficienti mentre gli si chiede di spendere un sacco di soldi per avere veramente poco in più.

Il decreto 102/14 ha solo recepito una direttiva europea. E' un'utopia pensare che, anziché rendere obbligatoria la contabilizzazione, si dovessero obbligare tutti i condomìni europei a convertire gli impianti centralizzati in autonomi. Nei Paesi virtuosi si è iniziato così 50 anni fa: prima si da' la possibilità di termoregolare con le valvole, poi si incentivano le ristrutturazioni per diminuire le perdite. Noi arriviamo tardi ma è l'unica strada da percorrere.

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