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Lettura contatore caldaia centralizzata, chi deve fare lalet

salve,

nel mio condominio abbiamo la caldaia centralizzata per il riscaldamento dei singoli appartamenti, qualche mese fà è arrivata una stangata di 20.000 euro da parte della società fornitrice del gas che avendo fatto la lettura del contatore ha riscontrato un consumo superiore alla previsione che accumulatosi in quattro anni in cui non sono mai state fatte nè comunicate alla società le letture del contatore hanno prodotto una simile cifra.

Ora la società avendo richiesto il pagamento immediato della cifra, senza ammettere possibilità di rateizzazione pena la sospensione della fornitura gas (è stato chiuso il gas circa un mese fa perchè non tutti sono riusciti a pagare entro il termine), e l'amministratore si è limitato ad affermare che non è una sua mancanza perchè lui non è tenuto a fare le letture del contatore del gas.

Ma allora a questo punto mi chiedo ma se non è lui chi è che dovrebbe provvedere a fare queste benedette letture per evitare l'accumularsi da tali cifre col passare degli anni?!?

 

grazie per l'attenzione.

Modificato Da - stzlu il 15 Nov 2010 alle ore 17:26:10

 

Modificato Da - stzlu il 15 Nov 2010 alle ore 17:27:07

spetta sicuramente all'amministratore come ben specificato dall'articolo 1130 , punto 2).

compito dell'amministratore:

disciplinare l'uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell'interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a tutti i condomini;

Ciò non toglie che il gas sia stato consumato e che quindi vada pagato.

è quello che credevo anche io poichè avevo già letto l'articolo de cc, e ovviamente il gas deve essere pagato, difatti io avrei provveduto (non senza fatica, la mia quota è di 1600 ed essendo precario...) ma poichè l'amministratore anche con arroganza insiste nel dire che non è un suo compito, io vorrei sapere se secondo voi ci sono gli estremi per una causa per risarcimento danni, non tanto per i soldi (che comunque non sono pochi), ma più per il principio di riprendere l'amministratore e rimetterlo ai suoi doveri, secondo voi?

Modificato Da - stzlu il 15 Nov 2010 20:06:01

Scritto da stzlu il 15 Nov 2010 - 20:00:52: ...io vorrei sapere se secondo voi ci sono gli estremi per una causa per risarcimento danni...

Cioè...mi faccia capire: quali sarebbero i "danni"? il gas che è stato consumato dai condòmini?

Perchè l'azienda distributrice non ha fatto altro che recuperare le quote di un consumo già avvenuto...a meno che tale consumo non riusciate ad imputarlo all'amministratore!

 

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Energy & Maintenance Management Consultant

Il fatto è che quando si paga una persona per fare un lavoro, in questo caso un amministratore per gestire la cosa comune, e poi quella persona non fa il suo lavoro, e ti fa arrivare una bolletta del gas di 20.000 euro, e quando gli si fà notare si ottiene solo una risposta con toni arroganti >, secondo me si è ricevuti un danno perchè non è stata gestita la cosa comune con adeguato criterio, è ovvio che il gas và pagato e che non lo ha consumato l'amministratore, fermare l'attenzione su questo aspetto della questione è decisamente sciocco ed inutile, ma l'amministratore non ha però nemmeno fatto il lavoro per cui è stato pagato, mettendo in difficoltà un intero condominio che al momento è senza riscaldamento perchè purtroppo non tutti hanno le stessse disponibilità economiche per affrontare una simile spesa, ma comunque dovrò parlare con un avvocato qualsiasi discorso è inutile se non si hanno le dovute conoscenze giuridiche a supporto.

E' difficile imputare un danno all'amministratore: succede infatti che 20.000 euro, invece di essere andati alla società del gas un pò per volta, sono rimasti nelle vostre disponibilità per 4 anni e alla fine sono stati richiesti.

 

Certo che la sorpresa è stata amara...

 

Credo che se i condomini sono d'accordo, in sede di conferma dell'amministratore, se quello che avete continua a sostenere che non spetta a lui fare le letture, provate a sceglierne un altro che, allo stesso costo, amministri come fa il primo e in più invii le letture dei contatori!

Scritto da stzlu il 16 Nov 2010 - 08:51:10: fermare l'attenzione su questo aspetto della questione è decisamente sciocco ed inutile

Tutt'altro, visto che il titolo del 3D riguarda una richiesta di risarcimento.

 

Immagino che non abbia molta esperienza nei dibattimenti in tribunale: occorrono fatti, prove circostanziate, elementi oggettivi al quale il giudice possa far riferimento affinchè il suo giudizio sia applicato in maniera equa e senza pregiudizi di sorta.

 

Non metto in dubbio che l'operato dell'aministratore sia a dir poco "scarso"...ma da qui a voler intentare una causa con la speranza di farsi risarcire pecunia, la vedo dura...e di solito cerco sempre di far desistere le persone come lei che, a ragione, si fanno prendere dall'impulsività rischiando di buttare soldi senza avere un minimo di certezza nella riuscita della causa.

 

I miei restano solo consigli o riflessioni mirate solamente a far riflettere un attimo...

 

La saluto.

 

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Energy & Maintenance Management Consultant

All'amministratore difatti non è stato rinnovato il mandato, ma per altri motivi... le mie intenzioni non sono volte ad ottenere denaro...

 

nel mio secondo messaggio:>

 

...ho parlato di risarcimento danni perchè non saprei come definire un tale procedimento, i soldi ormai sono stati pagati e dovevano essere pagati, e per la causa a me interesserebbe più che la pecunia, una sentenza di un giudice che affermi che la lettura è un compito dell'amministratoe in modo da mettere nero su bianco che era un suo compito!

 

Non si tratta di soldi o di impulsività ma di principio, le persone per paura di spendere soldi in avvocati non fanno mai valere i propri diritti, e ci sono altri che si approfittano di tale realtà per imporre le loro prepotenze forti del fatto che si preferirà pagare una somma minore e subire un torto, che sborsare più soldi per far valere un diritto, io la penso diversamente.

 

Vi ringrazio comunque per i vostri consigli, li apprezzo molto, un consiglio è sempre utile, è l'uso che se ne fà che potrà essere sbagliato, vi ringrazio per l'attenzione, un cordiale saluto a tutti.

Non c'è dubbio che l'amministraatore si sia reso colpevole di grave negligenza, essendo suo dovere comunicare il consumo del gas alla società erogante nell'ambito della gestione dei servizi comuni.

Suggerisco di rivolgersi al servizio legale di Confedilizia o dell'Associazione piccoli proprietari di casa, o ancora ad una associazione di consumatori che vi tuteli.

Qui la prova della negligenza è, per dirla alla leguleia, in re ipsa: cioè nel fatto che si sia accumulato un debito di 20.000,00 euro senza che fosse richiesta annualmente la fattura (i rendiconti del condominio sono annuali).

Però anche voi, non vi siete mai accorti che non vi veniva addebitato il riscaldamento? Il che non giustifica, peraltro, la negligenza dell'amministratore, essendo il suo un dovere professionale, il vostro solo un dovere di attenzione.

grace

Non è che noi condomini non abbiamo pagato il gas per quattro anni, il gas nel nostro condominio, essendoci una caldaia centralizzata, viene pagato regolarmente ogni bimestre ricompreso nella rata condominiale, purtroppo si vede che la rata non era più adeguata ai consumi del gas, e a fine anno l'amministratore non si era mai curato di fare una lettura per vedere che tutto fosse in regola, il problema e che noi condomini convinti di aver sempre pagato i nostri consumi ci siamo ritrovati dinnanzi ad una situazione irreale in cui ci veniva chiesto di versare le quote individuali di questi 20.000 euro in tempo massimo di 3 mesi, e ovviamente ci sono state famiglie che non hanno potuto, e la società fornitrice come promesso ha staccato il gas.

Tutto ciò non sarebbe accaduto se ci si fosse premurati di fare una lettura a chiusura di ogni anno per verificare i reali consumi effettuati e pagati.

Sì, mi dovrò rivolgere a qualche avvocato o associazione, qui a roma ho trovato l'Uppi (unione piccoli prorpietari immobiliari), se per esperienza me ne potete indicare anche altre ve ne sarei molto grato.

Un saluto e grazie a tutti.

come prima cosa vi consiglio di cambiare amministratore.Credo di capire che esiste contratto globale per il condominio e poi vengono ripartiti i costi in base ai millesimi di proprietà a cura amministrazione stabile (ma perchè non avete fatto un contratto con riparto e relativa bollettazione ai condomini a cura soc. gas?( esistono le assemblee anche per questo).La lettura dei consumi(contatore del gas la effettua la soc. fornitrice). La vostra situazione è anche di una certa latitanza dalla vita di condominio (condomini?,consiglieri?),le bollette/fatture devo essere a disposizione in ogni assemblea,per cui, fermo restando quanto detto in apertura,pareva tutto abbastanza ....condivisibile.Ultimo consiglio:passate alla contabilizzazione del calore dando la gestione a soc esterna (15-20€ a radiatore od altre forme similari)

Molto interessante quanto mi ha indicato...

 

"contratto con riparto e relativa bollettazione ai condomini a cura soc. gas"

 

non essendo esperto non conosco bene la questione, nel condominio la caldaia si accende e si spegne automaticamente ad orari prestabiliti, per cui la spesa del gas viene ripartita in base ai millesimi.

Modificato Da - stzlu il 17 Nov 2010 09:00:10

a prescidere (come diceva Totò) dalle ore di funzionamento della caldaia (è un fattore ininfluente)esiste un contatore del gas (metano) per la caldaia(come deve esistere un contatore della luce dedicato alla caldaia) che periodicamente viene letto dalla soc. di servizio con la quale (è il vostro caso) è stato fatto contratto collettivo (esisterà pure delibera assembleare)dall'amministratore che poi si deve fare carico della ripartizione dei costi in base ai mm di proprietà o ambiente (se esistenti).Tutte le soc. di servizio offrono il servizio di ripartizione dei costi con invio di relativa bolletta in base ai mm che dovranno essere a loro noti.La stipula del contratto è a carico dell'amministratore con invio delle tabelle mm alla soc..Necessita delibera assembleare.

Per chi abita in Piemonte la contabilizzazione è necessaria da 01/09/2012.Spero aver chiarito.

ma il fuochista (conduttore dell'impianto ) ed il terzo responsabile, dove sono finiti ? sono loro che avrebbero dovuto anticipare all'amministratore o a chi gestisce l'impianto, il consumo di gas. inoltre non è esente da pecche nemmeno la società erogante il gas, in quanto hanno l'obbligo almeno una volta l'anno di verificare con proprio personale la lettura effettiva del contatore. io chiederei alla società fornitrice, una dilazione dei tempi di pagamento, in quanto non sono esenti da colpe

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