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garant44

Ho diritto al rimborso per il Rifacimento E PITTURAZIONE DELLA SCALA Condominiale già delibera Aggironamento della mia domanda

Scusate, amici del Forum, mi sono espressa male ed è partito il post, ora preciso meglio:

Ho eseguito in 2103 dei lavori edili di rifacimento e pitturazione delle scale condominiali privatamente, per questi motivi: Vi è stata una delibera in merito del 2009, che determinava dar via per i lavori che si doveva eseguire già da tempi preistorici poi sempre rimandati, nonostante vi fu predisposto un capitolato da un ingegnere abilitato, ( in 1998 ! ). Si stabiliva di presentare preventivi in prossima assemblea, quella del 2010. Ma le assemblee non sono state più convocate, ( fino al 2013) e ovviamente i lavori mai più eseguiti. Con tempo, i lavori, essendo già indispensabili all’epoca, con il passato del tempo sono i diventati davvero urgenti. Si è decisi con lo lo stesso avvocato che se non mi attivavo io, l’ avrebbe dato lui di persona a fare lavori ad una ditta che aveva già portato a fare il preventivo e che avrebbe fatto i lavori e che lui sarebbe rivalso poi con i condomini. C osì mi assicurava che se fosse stato qualche problema con il Condominio, mi sarebbe difeso gratis per ricuperare le spese. Abbiamo predisposto una Raccomandata con comunicazione formali preavvisata con Fax e li abbiamo spediti all’amministratore. Sempre a firma dell’avvocato (lo stesso inquilino del condominio ) in lettera si avvisava anche i condomini per conoscenza, e si affissava la stessa lettera in palazzo all’ingresso, (non avendo i dati anagrafici di quasi nessuno), essendo tutti condomini residenti fuori e nessuno abitante nello stabile. Era anche l’invito ad altri condomini di presentare loro migliori preventivi e si affissava il mio preventivo nello stabile. All’amministratore si chiedeva di attivarsi per i lavori diventati non più differibili, preavvisando che in difetto, causa di assoluta e precaria condizione igienico-sanitaria e temuti danni futuri, li avrei commissionato fare lavori ad una ditta della quale allegavo il preventivo. Era davvero un buon preventivo scelto tra gli altri molto più alti, intestato all’amministratore e p/c al Condominio. Si avvisava l’amministratore che il preventivo era stato affissato anche nello stabile prima a conoscenza di tutti. Inoltre, lo invitava a sollecitare la raccolta dei soldi per avere fondi per pagare la ditta. Non avendo mai ricevuto alcuna comunicazione, ne diffida ne accoglimento ne risposta alla RACCOMANDATA dell’avvocato, considerando questo un tacito consenso, ho dato alla ditta un acconto di 1.000 euro come chiedeva, con assegno vidimato, e la ditta ha eseguito una parte di lavori iniziali, raschiando e preparando i muri e sigillando le crepe. Avvisavo anche di questo l’amministratore, e chiedevo di attivarsi per raccogliere fondi. Non avendo ricevuto più alcun segno di vita dall’amministratore e non aver più versato nulla alla ditta, questa ha abbandonato i lavori e io di nuovo sollevato la questione chiedendo di riunire l’assemblea a conferma o meno di voler avvalersi della prestazione della ditta. Lo stesso avvocato che aveva scritto una Raccomandata all’amministratore di preavviso dei lavori, essendo anche un inquilino di un condomino, che rappresentava suo proprietario nelle assemblee, avrebbe sistemato le cose con assemblea e con amministratore ma per richiedere il rimborso si doveva prima completare i lavori. La ditta ovviamente non voleva proseguire a queste condizioni, e io deciso di proseguire lavori da sola con ausilio di mio fratello, ( sono anche competente nella materia, ho studiato l’architettura e mio fratello ha abilità e esperienze notevoli in campo, ha costruito nostra casa di campagna con alcuni amici.) E venuto un bel lavoro e nessuno ha contestato nulla. Alla fine dei lavori sembra che tutti hanno scordato gli accordi ed è palese che vogliano godere gratis dell’opera, e non si è più parlato dei rimborsi in via bonaria, quindi ho dovuto scrivere all’amministratore che avrei intrapreso delle azioni giudiziarie ma più probabile avrei preferito di abbattere l’opera, come non gradita, chiedevo la risposta. Ho interrotto però versare le rate condominiali. Finalmente, dopo molti miei solleciti vi è stata convocata l’assemblea in ottobre del 2013 dove io non ero presente sulla richiesta dello stesso avvocato per dare un ampio spazio alla discussione e mi assicurava che in tal caso avrebbe sistemato la cosa. Quindi, mentre bussavo alla porta per entrare in assemblea che era in corso in appartamento di uno dei nostri condomini, non me l’hanno aperto la posta. In OdG della convocazione che ho ricevuto nello stesso giorno della riunione, compariva però un punto: “Morosità della sig.ra XXX “ e poi al ricevimento del verbale, solo “ relativamente alla morosità della sig.ra XXXl’assemblea all’unanime decide dare mandato all’ avvocato YYYY ( quello inquilino del nostro condomino) di tentare una conciliazione bonaria con la sig.ra XXX. L’avvocato ha detto che l’assemblea accettava le condizioni ma chiedeva ridurre le pretese, era disposta rimborsar e solo il costo dei materiali e non la prestazione.. insomma poco più di 1.000 euro che ho versato alla ditta, nulla di più.

Le domande sono :

-Che cosa posso realmente pretendere, posso fare una richiesta di essere pagata come persona privata che ha fatto una prestazione d’opera non continuata, non abituale una sola volta, fatturando al Condominio con ritenuta d’acconto ( è al 4% o 22% ) come di persona fisica?

-Chiedere pagamento con vaucher, (Formalmente sono una pensionata Non svolgo alcun altro lavoro e non ho una partita IVA. Ma ho le competenze per questi lavori, li so fare e so dirigere. ( Ho studiato l’ architettura, ma non ho finiti gli studi).)?

- Oppure vorrei sapere altri opzioni di come posso comportarmi in questa situazione. ( La domanda è concreta: ) Posso presentare un conto all'amministratore, ma come un privato? In questo caso può prestare un opera anche un condomino ?

Quanto

Sotto che forma posso chiedere il rimborso, di essere pagata come prestatore d’opera, un appaltatore e chiedere oltre a questo anche il rimborso di acquisto del materiale edile, ( ho tutti gli scontrini).

La somma che non supera 3850 – max 4000 circa Euro, in confronti del preventivo della ditta che era 5.600 euro +IVA, ma era già un preventivo ottimo.

Ma la domanda principale è : Posso abbattere l’intera opera, senza che mi possono chiedere danni, se devono rifiutare accettare i lavori o non voler pagare costringendomi fare causa? Non mi conviene fare causa per l’ importo che pari o inferiore dell’eventuale avvocato inoltre l’esito non è certo, preferisco non rischiare di trovarsi di pagare oltre quello che ho già rimesso altri spese se dovrei diventare parte soccombente,

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