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Romano L

Fallimento del condominio?

Visto che il condominio in senso giudiziario è equiparato ad una Societa per Azioni, se ne può chiedere il fallimento?

Visto che il condominio in senso giudiziario è equiparato ad una Societa per Azioni, se ne può chiedere il fallimento?
Forse vuoi intedere il perimento?

 

cc Art. 1128. Perimento totale o parziale dell'edificio.Se l'edificio perisce interamente o per una parte che rappresenti i tre quarti del suo valore, ciascuno dei condomini può richiedere la vendita all'asta del suolo e dei materiali, salvo che sia stato diversamente convenuto.

Nel caso di perimento di una parte minore, l'assemblea dei condomini delibera circa la ricostruzione delle parti comuni dell'edificio, e ciascuno è tenuto a concorrervi in proporzione dei suoi diritti sulle parti stesse.

L'indennità corrisposta per l'assicurazione relativa alle parti comuni è destinata alla ricostruzione di queste.

Il condomino che non intende partecipare alla ricostruzione dell'edificio è tenuto a cedere agli altri condomini i suoi diritti, anche sulle parti di sua esclusiva proprietà, secondo la stima che ne sarà fatta, salvo che non preferisca cedere i diritti stessi ad alcuni soltanto dei condomini.

in che senso equiparato ad una SpA

Soprattutto in quello che coinvolge lei come mandatario, i suoi obblighi sono riferibili ai regolamenti e leggi della Società (condominio).

Ha mai sentito parlare di Eccesso di Potere dell'assemblea, di Conflitto d'Interesse?

Forse vuoi intedere il perimento?

 

cc Art. 1128. Perimento totale o parziale dell'edificio.Se l'edificio perisce interamente o per una parte che rappresenti i tre quarti del suo valore, ciascuno dei condomini può richiedere la vendita all'asta del suolo e dei materiali, salvo che sia stato diversamente convenuto.

Nel caso di perimento di una parte minore, l'assemblea dei condomini delibera circa la ricostruzione delle parti comuni dell'edificio, e ciascuno è tenuto a concorrervi in proporzione dei suoi diritti sulle parti stesse.

L'indennità corrisposta per l'assicurazione relativa alle parti comuni è destinata alla ricostruzione di queste.

Il condomino che non intende partecipare alla ricostruzione dell'edificio è tenuto a cedere agli altri condomini i suoi diritti, anche sulle parti di sua esclusiva proprietà, secondo la stima che ne sarà fatta, salvo che non preferisca cedere i diritti stessi ad alcuni soltanto dei condomini.

No Tulio, intendevo proprio Il fallimento per insolvenza dei crediti ai fornitori di beni e servizi.

Sempre di più si parla di cifre esorbitanti 40.000, 60.000 € di debiti in condominii di 30/40 unità abitative

Soprattutto in quello che coinvolge lei come mandatario, i suoi obblighi sono riferibili ai regolamenti e leggi della Società (condominio).

Ha mai sentito parlare di Eccesso di Potere dell'assemblea, di conflitto d'interesse?

Difficile interpretare gli enigmi.

Puoi rappresentare un caso concreto?

Il condominio fallisce quando dalla vendita dell'intero edificio (tutti gli appartamenti) e dall'escussione forzosa di TUTTI i condòmini non si riescono a pagare i debiti accumulati.

 

Se proprio vuoi rapportare il condominio ad una società, puoi identificarla come una S.n.c. (società in nome collettivo con responsabilità solidale illimitata).

Visto che il condominio in senso giudiziario è equiparato ad una Societa per Azioni, se ne può chiedere il fallimento?

A parte che non mi sembra che giuridicamente il condominio sia equiparato alla SPA ,non puoi chiedere il fallimento del condominio .

Il Condominio non è una società è una "forma di comunione" ed in quanto tale non può fallire. Al massimo possono fallire tutti i condomini e quindi tutti gli appartamenti potrebbero essere oggetto di pignoramento e vendita all'asta. A quel punto subentrerebbero nuovi condomini e quindi tutto andrebbe avanti come sempre. 🤣

In effetti esiste già, ma riguarda gli inquilini e non il condominio. Se nell'escussione del debito l'amministratore fa tutta la trafila alla fine fa pignorare le unità immobiliari dei debitori, in tanti casi gli appartamenti poi sono stati venduti all'asta (località marine).

Il Condominio non è una società è una "forma di comunione" ed in quanto tale non può fallire. Al massimo possono fallire tutti i condomini e quindi tutti gli appartamenti potrebbero essere oggetto di pignoramento e vendita all'asta. A quel punto subentrerebbero nuovi condomini e quindi tutto andrebbe avanti come sempre. 🤣
Caso concreto: 7 unità immobiliari, 5 non pagano, il debito sale e gli altri 2 non riescono a pagare il debito dei 5, quindi falliscono pure loro.
Alla fine i 5 immobili andranno all'asta e forse i due che hanno pagato rientreranno dalle spese.

Questo è quello che dovrebbe succedere, ma si sa che non sempre le cose finiscono bene.

Difficile interpretare gli enigmi.

Puoi rappresentare un caso concreto?

Il condominio fallisce quando dalla vendita dell'intero edificio (tutti gli appartamenti) e dall'escussione forzosa di TUTTI i condòmini non si riescono a pagare i debiti accumulati.

 

Se proprio vuoi rapportare il condominio ad una società, puoi identificarla come una S.n.c. (società in nome collettivo con responsabilità solidale illimitata).

Caso concreto: 7 unità immobiliari, 5 non pagano, il debito sale e gli altri 2 non riescono a pagare il debito dei 5, quindi falliscono pure loro.

 

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Alla fine i 5 immobili andranno all'asta e forse i due che hanno pagato rientreranno dalle spese.

Questo è quello che dovrebbe succedere, ma si sa che non sempre le cose finiscono bene.

Ti faccio una domanda, in questo caso cosa bisogna fare per sciogliere il condominio?

Sotto a 8 non è obbligatorio.

hosbag

 

Ok, ho sbagliato il quesito. Quindi dipende tutto da voi amministratori a non far fallire anche i condomini che non hanno debiti.

Ok

Difficile che possano fallire quelli che non hanno debiti.

Non sono tenuti a saldare i debiti degli altri.

Inoltre l'Amministratore deve presentare il bilancio entro i 6 mesi dalla chiusura dell'esercizio.

E ha lo stesso tempo a disposizione per poter fare gli atti legali contro i condomini morosi.

 

Come ben sapete la riscossione dei contributi e l’erogazione delle spese rappresenta uno dei principali doveri dell’amministratore. Il riformato articolo 1129 c.c. impone di agire per la riscossione forzosa delle somme dovute dagli obbligati entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale il credito esigibile è compreso. Il fatto che l’amministratore sia tenuto ad agire “… anche ai sensi dell’articolo 63 …” non vuole dire, a mio avviso, depositare immediatamente il decreto ingiuntivo. L’atto monitorio potrà essere preceduto da un sollecito, ma, una volta decorso il termine concesso, si dovrà procedere con i passi successivi senza indugi.

 

Tali oneri sono rafforzati da quanto previsto al comma 12 dell’art. 1129 c.c.: costituisce grave irregolarità l’aver omesso di curare diligentemente l’azione giudiziaria e la conseguente esecuzione coattiva.

 

Riguardo al tema di cui in oggetto, ritengo opportuno elencare alcuni accorgimenti.

 

L’amministratore può sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di utilizzazione separata (riscaldamento, acqua, antenna Tv …) nel caso di morosità che si sia protratta per oltre un semestre. Senza diventare “giustizieri dei proprietari” è opportuno utilizzare questo strumento che può debitamente stimolare anche i soggetti più recalcitranti.

 

Nelle more della riscossione dei crediti l’assemblea può costituire (ed aumentare o diminuire nel tempo) un fondo cassa; gli importi relativi a tale fondo devono essere addebitati a tutti i condomini e non solo a quelli in regola con i pagamenti.

 

Se l’assemblea dovesse decidere di sospendere temporaneamente le azioni esecutive è importante che tale decisione risulti verbalizzata espressamente.

 

Comunicazione dei dati del condomino moroso al fornitore

 

L’art. 63 disp. att.ve c.c. prevede che “i creditori del condominio non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l’escussione degli altri condomini”; l’amministratore, oltre a dover agire per la riscossione, è tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi.

 

Il tema è vasto e pieno di incognite, ma possiamo focalizzare due conseguenze basilari di tali norme.

 

I creditori del condomini, ottenuto il decreto ingiuntivo, dovranno agire esecutivamente prima nei confronti dei condomini morosi e, solo in seconda battuta, nei confronti di quelli in regola con i pagamenti;

 

Se uno dei creditori interpella l’amministratore sul punto, quest’ultimo dovrà fornire tempestivamente i dati dei condomini morosi, affinché il richiedente possa procedere verso tali soggetti.

Citando dal "web".

 

Ti faccio una domanda, in questo caso cosa bisogna fare per sciogliere il condominio?

Sotto a 8 non è obbligatorio.

casomai sotto a 9, ma è l'amministratore a non essere obbligatorio.

il condominio è un dato di fatto quando ci sono due proprietari che hanno qualcosa in comune ( suolo, tetto, giardino, ...)

Caso concreto: 7 unità immobiliari, 5 non pagano, il debito sale e gli altri 2 non riescono a pagare il debito dei 5, quindi falliscono pure loro.

 

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Ti faccio una domanda, in questo caso cosa bisogna fare per sciogliere il condominio?

Sotto a 8 non è obbligatorio.

Il condominio si scioglie se ci sono i presupposti non perché e' composto da meno di 9 condomini . Fino a che ci sono almeno 2 proprietari di u.i distinte con parti in comune esiste e continuera' ad esistere il condominio .

 

Sotto a 9 condomini non e' obbligatorio la nomina dell' amministratore .

casomai sotto a 9, ma è l'amministratore a non essere obbligatorio.

il condominio è un dato di fatto quando ci sono due proprietari che hanno qualcosa in comune ( suolo, tetto, giardino, ...)

Tre.

Due è una comunione.

Ti faccio una domanda, in questo caso cosa bisogna fare per sciogliere il condominio?

Sotto a 8 non è obbligatorio.

Da otto a meno di otto non è obbligatorio l'amministratore, ma il condominio esiste sino a che ci sono due o più proprietari, per cui non si può sciogliere il condominio, a meno che rimanga proprietario uno solo, p.es. la banca che ha rilevato tutto per ipoteche, debiti ecc ecc, oppure il tribunale per poi vendere all'asta.

Il condominio minimo e' composto da due condomini .

La comunione e' quando ci sono due o piu' comproprietari di tutto , il condominio e 'quando si e' comproprietari solo delle parti comuni .

 

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Tre.

Due è una comunione.

Il condominio puo' essere composto anche da due condomini .

casomai sotto a 9, ma è l'amministratore a non essere obbligatorio.

il condominio è un dato di fatto quando ci sono due proprietari che hanno qualcosa in comune ( suolo, tetto, giardino, ...)

Tre.

Due è una comunione.

copio e incollo:

 

... Così se le unità immobiliari sono di proprietà esclusiva di diversi soggetti si applicherà la disciplina del condominio ...

... quindi anche solo due.

... solo se lo stesso palazzo sia oggetto di proprietà indivisa tra più persone (ad esempio perché lasciato in eredità dal padre ai propri figli senza assegnazione delle singole unità) esso sarà soggetto alla comunione.

www . studiocataldi . it/condominio/definizione.asp

Difficile che possano fallire quelli che non hanno debiti.

Non sono tenuti a saldare i debiti degli altri.

Inoltre l'Amministratore deve presentare il bilancio entro i 6 mesi dalla chiusura dell'esercizio.

E ha lo stesso tempo a disposizione per poter fare gli atti legali contro i condomini morosi.

 

Citando dal "web".

In un caso concreto, tre condomini su sette hanno la maggioranza, oltre a loro altri 2 sono morosi, allorchè inizia il recupero forzoso con i decreti e piani di rientro, forti della loro maggioranza revocano l'amministratore e ne nominano un altro compiacente, questo amministratore avv. si reca dai legali e ritira i decreti, pagano le spese e il debito rimane per un anno e mezzo fino a che i due condomini virtuosi scoprono dal registro di cassa quello che stava succedendo inviano una lettera all'amministratore che sente l'odore di revoca e si dimette, i tre si riuniscono in prima convocazione e pur non avendo i numeri nominano un altro amministratore compiacente che in un anno ha pagato in ritardo solo 3 fatture luce, in questi giorni ho fatto il giro dei fornitori, mi hanno rilasciato gli estratti conto non onorati. Quindi? a giorni ci sarà la chiusura dell'acqua, vado dai carabinieri.

Il sottoscritto per mandare avanti la baracca a marzo ha pagato tutte le rate 2016 e gli acconti acqua s.a.

 

Paga la luce perchè i suoi amici al secondo piano usano l'ascensore.

In un caso concreto, tre condomini su sette hanno la maggioranza, oltre a loro altri 2 sono morosi, allorchè inizia il recupero forzoso con i decreti e piani di rientro, forti della loro maggioranza revocano l'amministratore e ne nominano un altro compiacente, questo amministratore avv. si reca dai legali e ritira i decreti, pagano le spese e il debito rimane per un anno e mezzo fino a che i due condomini virtuosi scoprono dal registro di cassa quello che stava succedendo inviano una lettera all'amministratore che sente l'odore di revoca e si dimette, i tre si riuniscono in prima convocazione e pur non avendo i numeri nominano un altro amministratore compiacente che in un anno ha pagato in ritardo solo 3 fatture luce ( . in questi giorni ho fatto il giro dei fornitori, mi hanno rilasciato gli estratti conto non onorati,Quindi?

Il sottoscritto per mandare avanti la baracca a marzo ha pagato tutte le rate 2016 e gli acconti acqua s.a.

come fanno tre condomini su sette ad essere la maggioranza ?

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