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Disputa tra eredi per bollette non pagate

Buongiorno,

In questi giorni mi è capiatato un problema di utenze non pagate e sarei felice se voleste darmi un vostro gradito parere.

La cosa è abbastanza complicata e spero di riuscire a essere chiaro; per facilità di comprensione preferisco fare questa suddivisione:

Capostipite= defunto che ha lasciato l'eredità

Erede 1= prima generazione di eredi

Erede 2= seconda generazione di eredi

Anni fa mia mamma (erede 2) ha ereditato una porzione di casa (1/3 della proprietà) da mia nonna (erede1), la quale aveva a sua volta ereditato la stessa proprietà dai suoi genitori (capostipiti). Insieme a mia nonna (erede1) c'erano altri eredi (eredi 1) e due di questi hanno ereditato i rimanenti 2/3 della casa. Questa casa è stata trasformata in 3 mini appartamenti, tutti serviti da un unico contatore per l'acqua potabile ancora oggi intestato al defunto capostipite.

Dei tre appartamenti solo uno era abitato e oggi si è saputo che l'occupante (erede 1), anch'esso deceduto, ha lasciato un debito con il comune per alcune bollette dell'acqua non pagate. La persona (erede 2) che ha ereditato dal moroso (erede 1), si rifiuta di pagare perchè sostiene di non essere stata lei a contrarre il debito e, allo stesso modo, mia madre non trova giusto di dovere essere lei a risarcire il debito in quanto non fruitrice del servizio idrico e tantomeno erede di colui che ha contratto il debito.

La scoperta è avvenuta, in quanto, il comune ha mandato alcune ingiunzioni di pagamento con mora, minacciando l'intervento di Equitalia se il debito non verrà estinto entro 30 giorni.

Le mie domande sono:

Se nessuno provvederà a saldare questo debito equitalia è in diritto di rivalersi sugli eredi 2 (seconda generazione)?

Se si, esisterebbe un criterio di "precedenza", visto che è ancora in vita un erede 1 (proprietario di 1/della casa in questione) o si porebbe rivolgere a un erede qualsiasi?

Visto che l'albero genealogico ha molti rami, Equitalia si rivolgerebbe a tutti gli erei 1 e eredi 2 in vita o solo a 1?

Grazie mille per le risposte.

Saluti

L'accettazione dell'eredità comporta l'accettazione sia degli attivi che dei passivi (debiti). Il de cuius era l'intestatario della bolletta e quindi il suo debito si è trasferito sull'erede 2. Comunque tutti i proprietari allacciati al contatore sono tenuti a ripianare il debito in misura dei loro millesimi. Si paga per l'utilizzo potenziale, per cui anche se tua madre non è responsabile del consumo deve provvedere con la sua quota, a meno di accordi comuni presi tra le parti. Vi consiglio di provvedere velocemente al frazionamento dell'impianto idrico, almeno con dei sottocontatori privati a defalco, altrimenti litigherete all'infinito. Saluti.

Mi scusi,

approfitto della sua disponibilità e le faccio ancora una domanda: se il debito è stato contratto dopo la morte, e quindi non esisteva al momento dell'accettazione dell'eredità da parte degli eredi 1, in virtù di cosa possono essere perseguiti gli eredi 1 ancora in vita e gli eredi 2 che non hanno ne causato il debito, ne hanno ereditato dall'erede 1 che ne è stato causa?

Ancora grazie.

L

Non ha importanza se il debito e' stato fatto dopo la morte e'sempre un debito che dovranno agare coloro che ereditano .

 

- - - Aggiornato - - -

 

Ovvero si pagano i debiti dell'asse ereditario cosi come si incamerano i crediti

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