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antoniomolino

Convocazione eredi

Buongiorno.

Come deve comportarsi un amministratore quando gli eredi del defunto proprietario di un immobile non abbiano fatto la successione? a chi deve inviare la convocazione? è sufficiente inviarla al domicilio del defunto(dove peraltro lavora uno dei figli che continua a rifiutare le raccomandate)?

Direi che puoi invitare gli eredi ad aggiornare l'anagrafe condominiale e poi leggi questo;

 

La convocazione puoi inviarla all'indirizzo che è noto a te, indirizzato agli eredi del sign. ......

La raccomandata vale come fosse letta anche se viene rifiutata

Grazie. Io ho invitato uno degli eredi a compilare il modulo di anagrafe condominiale (invito andato a vuoto)e ho inviato la convocazione agli eredi del defunto all'indirizzo da me conosciuto (ossia lo stabile da me amministrato), dove trovasi l'attività gestita da uno dei figli. E' sufficiente?

Per la convocazione dovevi inviarla all'indirizzo conosciuto del condomino ora defunto, e se chi hai interpellato per i dati non ti ha risposto puoi acquisire i dati e poi richiedere i costi agli interessati;

 

cc art 1130;

...

Ogni variazione dei dati deve essere comunicata all'amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L'amministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l'amministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili

Buongiorno.

Come deve comportarsi un amministratore quando gli eredi del defunto proprietario di un immobile non abbiano fatto la successione? a chi deve inviare la convocazione? è sufficiente inviarla al domicilio del defunto(dove peraltro lavora uno dei figli che continua a rifiutare le raccomandate)?

Finchè l'eredità non viene accettata quelli che tu chiami "eredi" sono soltanto "chiamati all'eredità".

Se i chiamati all'eredità fanno i "sordi" e vuoi incassare le quote condominiali, probabilmente dovrai rivolgerti al Tribunale per far nominare un curatore che per pagare i debiti potrebbe anche vendere l'appartamento.

Io l'ho inviata esattamente all'indirizzo conosciuto del condomino defunto. Uno dei figli, che lì lavora, rifiuta ogni contatto (oltre a rifiutare le raccomandate)perchè dice che non avendo accettato l'eredità, non ha interesse a riceverle. Intanto gestisce un ristorante fast food all'interno del condominio da me amministrato. La mia preoccupazione è impedire l'annullamento delle delibere assembleari per mancata convocazione degli aventi diritto (trattasi di assemblee su lavori straordinari).

Non credo sia sufficiente non aver ancora accettato l'eredità, credo sia importante aver "rinunciato" all'eredità per non avere più degli obblighi.

--link_rimosso--

...dice che non avendo accettato l'eredità, non ha interesse a riceverle....

Il fatto è che se non ha acettato l'eredità neanche tacitamente, il chiamato all'eredità ha 10 anni di tempo per decidere se accettare o meno.

Ecco l'importanza di far nominare un curatore dal Tribunale.

Se il chiamato all'eredità non si decide ad accettare sarà il curatore a gestire l'appartamento, venderlo oppure fittarlo, partecipare alle assemblee e pagare le quote condominiali ed il proprio compenso di curatore.

Il chiamato all'eredità non potrà più tergiversare e se la sua è una strategia (fingersi scemo per non andare in guerra) non avrà scampo.

Con la nomina di un curatore l'eredità rischia di andare in fumo.

Infatti Antoniomolino può rivolgersi al Tribunale, è scritto nell'allegato che avevo postato;

 

Secondo l’art. 480 cod. civ., il diritto di --link_rimosso-- - e quindi di rinunciare - l'eredità siprescrive (cioè può essere esercitato) in dieci anni dal giorno della morte del defunto. In caso di accertamento giudiziale dello stato di figlio, tuttavia, il termine decennale inizia a decorrere dal passaggio in giudicato della relativa sentenza (art. 480, 2° comma, cod. civ.).

Il termine di 10 anni può tuttavia essere abbreviato: chiunque vi ha interesse (ad esempio, un creditore personale del chiamato) può chiedere al Tribunale del luogo ove si aperta la successione che sia fissato un termine entro il quale il chiamato dichiari se accetta o rinunzia all'eredità (azione c.d. “interrogatoria”). Trascorso questo termine senza che abbia fatto la dichiarazione, il chiamato perde il diritto di accettare/rinunciare l’eredità (art. 481 cod. civ.).

Infatti Antoniomolino può rivolgersi al Tribunale, è scritto nell'allegato che avevo postato;

 

Secondo l’art. 480 cod. civ., il diritto di --link_rimosso-- - e quindi di rinunciare - l'eredità siprescrive (cioè può essere esercitato) in dieci anni dal giorno della morte del defunto. In caso di accertamento giudiziale dello stato di figlio, tuttavia, il termine decennale inizia a decorrere dal passaggio in giudicato della relativa sentenza (art. 480, 2° comma, cod. civ.).

Il termine di 10 anni può tuttavia essere abbreviato: chiunque vi ha interesse (ad esempio, un creditore personale del chiamato) può chiedere al Tribunale del luogo ove si aperta la successione che sia fissato un termine entro il quale il chiamato dichiari se accetta o rinunzia all'eredità (azione c.d. “interrogatoria”). Trascorso questo termine senza che abbia fatto la dichiarazione, il chiamato perde il diritto di accettare/rinunciare l’eredità (art. 481 cod. civ.).

Ecco, non avevo letto ma ricordavo che il "chiamato" non può fare il furbo.

Visto che il "chiamato" è anche "sordo" occorrerà procedere legalmente per metterlo nella condizione di accettare/rinunciare.

 

A mio parere se il "chiamato" voleva essere trasparente così come crede di apparire dichiarando che non ha accettato l'eredità, avrebbe già prodotto copia di atto di rinuncia all'eredità intimando all'amministratore di non importunarlo ulteriormente perchè completamente estraneo.

... invece... "a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca".

A mio parere se il "chiamato" voleva essere trasparente così come crede di apparire dichiarando che non ha accettato l'eredità, avrebbe già prodotto copia di atto di rinuncia all'eredità intimando all'amministratore di non importunarlo ulteriormente perchè completamente estraneo.

... invece... "a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca".

Sono d'accordo e visto che questo è stato avvisato con lettera raccomandata e rifiutata da lui, viene considerato avvisato.
Sono d'accordo e visto che questo è stato avvisato con lettera raccomandata e rifiutata da lui, viene considerato avvisato.

Visto che il "chiamato" ha cominciato a giocare dichiarando verbalmente che "non ha accettato" l'eredità, fossi io l'amministratore parteciperei anch'io al gioco avvisando "verbalmente" il chiamato che non essendoci alcun erede acclarato mi sarei rivolto al Tribunale per far nominare un curatore ed eventualmente far trasferire la proprietà allo Stato in modo che sia identificato un soggetto (anche lo Stato) a cui chiedere le quote condominiali 😂

Visto che il "chiamato" ha cominciato a giocare dichiarando verbalmente che "non ha accettato" l'eredità, fossi io l'amministratore parteciperei anch'io al gioco avvisando "verbalmente" il chiamato che non essendoci alcun erede acclarato mi sarei rivolto al Tribunale per far nominare un curatore ed eventualmente far trasferire la proprietà allo Stato in modo che sia identificato un soggetto (anche lo Stato) a cui chiedere le quote condominiali 😉
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