Vai al contenuto
ENIC

Contabilizzazione del calore: ripartizione spese

Le spese relative al consumo di gas devono essere ripartite in base ai consumi rilevati dai contatori apposti ai singoli termosifoni. C'è però una parte fissa (credo il 30%) che va ripartita a prescindere dai consumi. Chiedo (e sono gradite le relative fonti) se il riparto va effettuato in base ai millesimi di proprietà o in base ai millesimi di riscaldamento (ove tali millesimi abbiano ancora senso di esistere in regime di contabilizzazione del calore).

E' l'assemblea condominiale che delibera il riparto spesa fra consumo fisso e variabile, teoricamente su indicazione del tecnico che ha progettato e predisposto la contabilizzazione.

"30%-70%" sono le percentuali più gettonate, ma nulla impedisce di deliberare percentuali diverse.

 

Il 30% di consumo fisso significa che il 30% dei costi riconducibili alla centrale termica saranno ripartiti "fra tutti" secondo i millesimi riscaldamento.

Il 70% variabile significa che il 70% dei costi riconducibili alla centrale termica saranno ripartiti "fra tutti i collegati al centralizzato" secondo le risultanze scaturite dalla elaborazione dati, raccolti dai contabilizzatori delle singole u.i. e nel rispetto della norma UNI 10200.

E' l'assemblea condominiale che delibera il riparto spesa fra consumo fisso e variabile, teoricamente su indicazione del tecnico che ha progettato e predisposto la contabilizzazione.

"30%-70%" sono le percentuali più gettonate, ma nulla impedisce di deliberare percentuali diverse.

 

Il 30% di consumo fisso significa che il 30% dei costi riconducibili alla centrale termica saranno ripartiti "fra tutti" secondo i millesimi riscaldamento.

Il 70% variabile significa che il 70% dei costi riconducibili alla centrale termica saranno ripartiti "fra tutti i collegati al centralizzato" secondo le risultanze scaturite dalla elaborazione dati, raccolti dai contabilizzatori delle singole u.i. e nel rispetto della norma UNI 10200.

Ciò significa che se la caldaia è accesa tutto l'inverno e tutti tengono i termosifoni spenti (per risparmiare), ognuno pagherà la sua quota in millesimi, anche se è stato sempre al freddo! E' geniale....

😂

Buon giorno,

 

nel mio condominio già 9 anni fa abbiamo installato le valvole termostatiche ed i contabilizzatori di calore.

In tutti questi anni la ripartizione delle spese è avvenuta con una quota fissa in base ai metri cubi degli appartamenti ed una quota variabile rilevata sulla base dei consumi rilevati.

 

Ora nell’ultima assemblea di qualche giorno fa, la maggioranza avrebbe deliberato che il consuntivo totale del riscaldamento dell’anno scorso (ed anche il preventivo per la stagione corrente) debba essere ripartito esclusivamente secondo i vecchi metri cubi, perchè secondo alcuni condomini le rilevazioni dei ripartitori non sarebbero corrette.

 

Ho cercato tra le varie leggi e direi che la legge 102/2014 esclude questa scelta arbitraria.

 

E’ giusto che se si pensa che alcuni ripartitori non funzionino correttamente, questi debbano essere verificati ed eventualmente sostituiti, ma non credo che ciò debba annullare il sistema di ripartizione a colore avvenuto fino all’anno passato.

 

SCUSATE, LA MIA SAREBBE UNA DOMANDA, MA NON HO CAPITO DOVE POSSO INSERIRLA.

 

Potete cortesemente indicarmi qual è la corretta applicazione delle norme in materia.

 

Vi ringrazio cordialmente.

 

Torino, 16 novembre 2014

Ciò significa che se la caldaia è accesa tutto l'inverno e tutti tengono i termosifoni spenti (per risparmiare), ognuno pagherà la sua quota in millesimi, anche se è stato sempre al freddo! E' geniale.... -

E' logico !

Ed anche se così fosse, l'obiettivo dei risparmiatori incalliti sarebbe raggiunto perchè anziché dover ripartire 50.000 €. ci sarebbero da ripartire si e no 5.000 €..... sempre facendo finta di scordarci del degrado procurato all'intero stabile per il mancato riscaldamento

Ciò significa che se la caldaia è accesa tutto l'inverno e tutti tengono i termosifoni spenti (per risparmiare), ognuno pagherà la sua quota in millesimi, anche se è stato sempre al freddo! E' geniale....

😂

E' logico !

Ed anche se così fosse, l'obiettivo dei risparmiatori incalliti sarebbe raggiunto perchè anziché dover ripartire 50.000 €. ci sarebbero da ripartire si e no 5.000 €..... sempre facendo finta di scordarci del degrado procurato all'intero stabile per il mancato riscaldamento

Buon giorno,

nel mio condominio già 9 anni fa abbiamo installato le valvole termostatiche ed i contabilizzatori di calore.

In tutti questi anni la ripartizione delle spese è avvenuta con una quota fissa in base ai metri cubi degli appartamenti ed una quota variabile rilevata sulla base dei consumi rilevati.

Ora nell’ultima assemblea di qualche giorno fa, la maggioranza avrebbe deliberato che il consuntivo totale del riscaldamento dell’anno scorso (ed anche il preventivo per la stagione corrente) debba essere ripartito esclusivamente secondo i vecchi metri cubi, perchè secondo alcuni condomini le rilevazioni dei ripartitori non sarebbero corrette.

Ho cercato tra le varie leggi e direi che la legge 102/2014 esclude questa scelta arbitraria.

E’ giusto che se si pensa che alcuni ripartitori non funzionino correttamente, questi debbano essere verificati ed eventualmente sostituiti, ma non credo che ciò debba annullare il sistema di ripartizione a colore avvenuto fino all’anno passato.

Corretto. Inoltre:

Norma tecnica UNI 10200:2013 (Unico meccanismo di riparto possibile in quanto richiamato dal DLgs 102/14):

La spesa totale per il riscaldamento va suddivisa su tre voci:

1. La spesa totale per il consumo di energia termica utile delle unità immobiliari deve essere ripartita in base ai consumi di energia termica utile delle singole unità immobiliari (il consumo volontario, cioè la parte variabile che viene registrata dai ripartitori di calore posti sui radiatori - detto volontario perchè lei può agire sulle valvole termostatiche per cambiare la temperatura).

2. La spesa totale per il consumo di energia termica utile dei locali a uso collettivo deve essere ripartita in base ai millesimi di proprietà delle singole unità immobiliari.

3. La spesa totale per potenza termica installata (cioè la cosiddetta parte fissa che comprende anche le dispersioni di calore dalle tubature) deve essere ripartita in base ai millesimi di fabbisogno di energia termica utile delle singole unità immobiliari (attenzione: questi non sono i classici millesimi di proprietà, bensì dei nuovi millesimi che il professionista termotecnico calcola sulla base del fabbisogno di energia dei singoli appartamenti).

 

I metri cubi non possono essere in alcun modo la base per la ripartizione delle spese.

Corretto. Inoltre:

(attenzione: questi non sono i classici millesimi di proprietà, bensì dei nuovi millesimi che il professionista termotecnico calcola sulla base del fabbisogno di energia dei singoli appartamenti).

E come si calcolano i nuovi millesimi, in base alla superficie dei termosifoni di ogni abitazione?

🤔

Sicuro?

Anche se si tratta di una caldaia tradizionale (NON a condensazione) sprovvista di bruciatori più piccoli che dovrebbero accendersi in base alle richieste?

In tal caso, si paga MOLTO di più!!!

-

Scusami tanto... ma se non c'è richiesta di calore, condensanzione o non condensazione, la caldaia non sollecitata a riscaldare consumerà sempre meno gas in ogni caso.

Gentilissimi, vorrei porre una questione: molte aziende pubblicizzano la termoregolazione e contabilizzazione mostrando che con l'installazione di valvola, detentore e ripartitore si ha la soluzione efficiente al risparmio energetico. Ma leggendo le Linee guida della Regione Piemonte ho capito che deve esserci un progetto. Al mio condominio è successo proprio questo: installate valvole detentori e ripartitori senza progetto si sono verificate letture incongruenti e si è dovuti tornare alla ripartizione per millesimi. Alla proposta dell'amministratore di cambiare ditta l'assemblea cond. ha respinto l'idea di spendere altri soldi. Anche la ditta che ha installato le valvole sostiene che per la redazione UNI 10200 dobbiamo spendere altri soldi. Poichè riteniamo che avremmo dovuto essere informati e che il progetto iniziale avrebbe dovuto comprendere anche la valutazione energetica vogliamo che sia la ditta installatrice delle valvole a pagare il completamento. Non abbiamo preventivo dettagliato. possiamo pretendere il completamento dei lavori? Grazie per la cortese risposta

Buongiorno a tutti, nel condominio dove vivo sono state appena installate le termovalvole tuttavia per il primo utilizzo il pagamento, secondo il calcolo preventivo fatto ed inviato dall'amministratore, verrà fatto secondo la ripartizione in millesimi e non sulla base di una quota fissa e di una variabile. Mi chiedevo se questa scelta sia in linea con quanto prevede la legge e nell'ipotesi affermativa da cosa sia giustificata...

... nel condominio dove vivo sono state appena installate le termovalvole tuttavia per il primo utilizzo il pagamento, secondo il calcolo preventivo fatto ed inviato dall'amministratore, verrà fatto secondo la ripartizione in millesimi e non sulla base di una quota fissa e di una variabile. Mi chiedevo se questa scelta sia in linea con quanto prevede la legge e nell'ipotesi affermativa da cosa sia giustificata...

Ecco il testo del DLgs. 102/14 (Articolo 9):

"Per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento degli appartamenti [...] l'importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile

e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 e successivi aggiornamenti. E' fatta salva la possibilita', per la prima stagione termica successiva

all'installazione dei dispositivi di cui al presente comma, che la suddivisione si determini in base ai soli millesimi di proprieta'"

Gentilissimi, vorrei porre una questione: molte aziende pubblicizzano la termoregolazione e contabilizzazione mostrando che con l'installazione di valvola, detentore e ripartitore si ha la soluzione efficiente al risparmio energetico. Ma leggendo le Linee guida della Regione Piemonte ho capito che deve esserci un progetto. Al mio condominio è successo proprio questo: installate valvole detentori e ripartitori senza progetto si sono verificate letture incongruenti e si è dovuti tornare alla ripartizione per millesimi. Alla proposta dell'amministratore di cambiare ditta l'assemblea cond. ha respinto l'idea di spendere altri soldi. Anche la ditta che ha installato le valvole sostiene che per la redazione UNI 10200 dobbiamo spendere altri soldi. Poichè riteniamo che avremmo dovuto essere informati e che il progetto iniziale avrebbe dovuto comprendere anche la valutazione energetica vogliamo che sia la ditta installatrice delle valvole a pagare il completamento. Non abbiamo preventivo dettagliato. possiamo pretendere il completamento dei lavori? Grazie per la cortese risposta

Le questioni che lei ha posto sono tante e si può comprendere l'incertezza perchè la materia è complessa. Proviamo a rispondere per punti:

1) Il progetto della contabilizzazione. Il progetto è obbligatorio e va fatto da un professionista termotecnico abilitato (non dall'azienda che installa la contabilizzazione). L'obbligatorietà del progetto veniva già affermata nella Legge 10 del 1991: allora era definito relazione tecnica. Ecco cosa diceva la 10/91 all'articolo 26: "Gli edifici pubblici e privati, qualunque ne sia la destinazione d’uso, e gli impianti non di processo ad essi associati devono essere progettati e messi in opera in modo tale da contenere al massimo, in relazione al progresso della tecnica, i consumi di energia termica ed elettrica". Anche la più recente norma tecnica UNI 10200 cita il progetto: "L’ottenimento degli obiettivi di risparmio energetico che la legislazione vigente si propone è subordinato alla corretta progettazione degli interventi sugli edifici".

Dato che il settore è in una fase di rapido e dinamico sviluppo, vi sono casi in cui è stata fatta l'installazione anche in assenza di progetto. Tuttavia è l'amministratore, in vece del condominio, a dover richiedere la prestazione del progetto a un professionista.

 

2) I professionisti termotecnici sanno esattamente come fare il progetto. In ogni caso, ecco i punti fondamentali che devono esserci in un progetto a regola d'arte:

- Il rilievo di tutti i corpi scaldanti e la determinazione della potenza termica installata nelle diverse utenze;

- Il dettaglio di installazione dei dispositivi di contabilizzazione (posizione, tipo di sensore e di dispositivo, lettura locale o a distanza);

- I rilievi del tipo di attacco del radiatore (rame, ferro, materiale plastico) e della sua dimensione ai fini della individuazione del modello di corpo valvola (dritto o ad angolo);

- Il tipo di termoregolazione degli ambienti;

- Il tipo di testa termostatica e del relativo sensore (incorporato o a distanza) o valvola elettronica e dispositivi di termoregolazione;

- Il dimensionamento della pompa di circolazione atta a garantire le portate di progetto in relazione al tipo di valvola adottata;

- La certificazione delle potenze memorizzate nei sistemi di contabilizzazione.

 

3) L'installazione di valvole e ripartitori non comprende la valutazione energetica (nè la diagnosi, nè il progetto, nè la certificazione). Queste sono attività del professionista termotecnico.

 

4) La UNI 10200 non va redatta: è la norma tecnica per una equa ripartizione delle spese divenuta obbligatoria in luglio (DLgs 102/14).

Gentilissimi, vorrei porre una questione: molte aziende pubblicizzano la termoregolazione e contabilizzazione mostrando che con l'installazione di valvola, detentore e ripartitore si ha la soluzione efficiente al risparmio energetico. Ma leggendo le Linee guida della Regione Piemonte ho capito che deve esserci un progetto. Al mio condominio è successo proprio questo: installate valvole detentori e ripartitori senza progetto si sono verificate letture incongruenti e si è dovuti tornare alla ripartizione per millesimi. Alla proposta dell'amministratore di cambiare ditta l'assemblea cond. ha respinto l'idea di spendere altri soldi. Anche la ditta che ha installato le valvole sostiene che per la redazione UNI 10200 dobbiamo spendere altri soldi. Poichè riteniamo che avremmo dovuto essere informati e che il progetto iniziale avrebbe dovuto comprendere anche la valutazione energetica vogliamo che sia la ditta installatrice delle valvole a pagare il completamento. Non abbiamo preventivo dettagliato. possiamo pretendere il completamento dei lavori? Grazie per la cortese risposta

al di là del progetto (che se viene fatto non guasta mai) se avete avuto letture incongruenti (? cioè ... spiegati meglio) dovete capire il motivo di tali incongruenze ...

cosa intendi per incongruenti ? ... (ritenute) troppo elevate ? non conformi a quanto visualizzato sul display del ripartitore ?

Ciao molto interessante quello che dite, ma non ho letto da nessuna parte dei parametri monetari di riferimento.

Ad esempio quanto pagate al mese circa, quanto avete risparmiato dopo il montaggio dei contabilizzatori?

Sto cercando di capire perchè nel mio condominio dopo le valvole e i contabilizzatori il costo del riscaldamento con i termonisofi pressocchè chiusi perchè qui fa ancora caldo, si è passati dai 70/80 mensili ail 300 euro mensili. Al momento mi ci facevo un autonomo da paura con quello che mi costa il riscaldamento centralizzato. E' possibile che tenendo chiusi i termosifoni e dico con la valvola a zeo si arrivino a cifre pari a 1500/2000 euro l'anno? E' per caso colpa della caldaia? del conteggio di cosa?

Ciao molto interessante quello che dite, ma non ho letto da nessuna parte dei parametri monetari di riferimento.

Ad esempio quanto pagate al mese circa, quanto avete risparmiato dopo il montaggio dei contabilizzatori?

Sto cercando di capire perchè nel mio condominio dopo le valvole e i contabilizzatori il costo del riscaldamento con i termonisofi pressocchè chiusi perchè qui fa ancora caldo, si è passati dai 70/80 mensili ail 300 euro mensili. Al momento mi ci facevo un autonomo da paura con quello che mi costa il riscaldamento centralizzato. E' possibile che tenendo chiusi i termosifoni e dico con la valvola a zeo si arrivino a cifre pari a 1500/2000 euro l'anno? E' per caso colpa della caldaia? del conteggio di cosa?

L'impianto è a gasolio? Se l'impianto è vecchio e non ha bruciatori più piccoli da accendere a seconda della richiesta, può accadere che se anche tutti tengono le valvole chiuse, la quota variabile sarà nulla e quindi tutti dovranno dividersi la quota fissa che può essere alta (al massimo, però, dovrebbe essere come prima)!!!

 

Ma come sono le quote degli altri? Sono tutte aumentate?

La prima cosa da fare è confrontare la ripartizione nuova con quella vecchia e vedere di quanto è aumentata la spesa totale (di tutto il condominio).

 

 

 

-

Ciao, grazie della risposta vedo di farmelo dire dall'amministratore che fa il sordo. Le quote sono aumentate a tutti in modo vertiginoso. L'impianto è vecchio di quelli con i tubi interni che passano nei muri. La caldaia è nuova l'hanno cambiata qualche anno fa. L'anno scorso hanno mandato la caldaia h24 si crepava e ci è arrivato una stangata che ho dovuto chiedere un prestito per pagare il riscaldamento. Quest'anno la mandano ad orario ma dalla prima bolletta la stangata è simile a quella dell'anno scorso.

Abbiamo tutti i termosifoni a ghisa che con le valvole sono ringiovaniti (vanno che è una meraviglia). Ora si possono chiudere in quanto molti li avevano aperti fissi (la valvolona nera era partita da secoli). Morale io ho speso per mettere valvole e contabilizzatori per aprire i termosifoni chiusi da anni e tenerli chiusi di nuovo (ma vabbè). Quello che mi domando possibile che non ci sia il risparmio visto che i termosifoni che stavano sempre aperti prima ora si possono chiudere e li chiudono tutti perchè non fa freddo? La quota fissa non doveva rimanere la stessa? quella degli anni precedenti senza contabilizzatori? Cosa c'è l'imbroglio sotto? o è normale ossia è la solita fregatura all'italiana? grazieee

Ciao, grazie della risposta vedo di farmelo dire dall'amministratore che fa il sordo. Le quote sono aumentate a tutti in modo vertiginoso. L'impianto è vecchio di quelli con i tubi interni che passano nei muri. La caldaia è nuova l'hanno cambiata qualche anno fa. L'anno scorso hanno mandato la caldaia h24 si crepava e ci è arrivato una stangata che ho dovuto chiedere un prestito per pagare il riscaldamento. Quest'anno la mandano ad orario ma dalla prima bolletta la stangata è simile a quella dell'anno scorso.

Abbiamo tutti i termosifoni a ghisa che con le valvole sono ringiovaniti (vanno che è una meraviglia). Ora si possono chiudere in quanto molti li avevano aperti fissi (la valvolona nera era partita da secoli). Morale io ho speso per mettere valvole e contabilizzatori per aprire i termosifoni chiusi da anni e tenerli chiusi di nuovo (ma vabbè). Quello che mi domando possibile che non ci sia il risparmio visto che i termosifoni che stavano sempre aperti prima ora si possono chiudere e li chiudono tutti perchè non fa freddo? La quota fissa non doveva rimanere la stessa? quella degli anni precedenti senza contabilizzatori? Cosa c'è l'imbroglio sotto? o è normale ossia è la solita fregatura all'italiana? grazieee

Il fatto che la prima bolletta sia alta, non significa nulla.

Di solito, le bollette dell'anno in corso si basano su un preventivo fatto in funzione del consuntivo dell'anno precedente.

Per cui l'amministratore avrà fatto delle quote simili all'anno scorso, ma se quest'anno consumerete di meno, alla fine farà il conguaglio e vi rimborserà i soldi pagati in più.

Grazie mille Mssquiton, incomincio, grazie a te a capirci qualcosa, ossia che i consumi dell'anno scorso derivano da un errato utilizzo della caldaia. Essendo l'impianto vecchio e con i tubi che passano dentro i muri del palazzo, si deduce che non ci sono i piccoli bruciatori. Quindi mandando la caldaia h24 anche tendendo chiusi i caloriferi, si è consumato un botto. Giusto? Ho capito bene? Ora mi domando, ma non spettava all'amministratore informarsi in proposito e comunicarlo all'assemblea? Dando le spiegazioni del caso? Non è possibile che non lo sapeva, amministra lo stabile da 20 anni. Ha pensato lui a tutti i lavori per il cambio della caldaia. Ora bisognerà approvare il rendiconto condominiale. Mi hanno detto che se l'assemblea lo approva tocca pagare comunque le bollette già emesse, è vero? Grazie ancora.

Grazie mille Mssquiton, incomincio, grazie a te a capirci qualcosa, ossia che i consumi dell'anno scorso derivano da un errato utilizzo della caldaia. Essendo l'impianto vecchio e con i tubi che passano dentro i muri del palazzo, si deduce che non ci sono i piccoli bruciatori. Quindi mandando la caldaia h24 anche tendendo chiusi i caloriferi, si è consumato un botto. Giusto? Ho capito bene? Ora mi domando, ma non spettava all'amministratore informarsi in proposito e comunicarlo all'assemblea? Dando le spiegazioni del caso? Non è possibile che non lo sapeva, amministra lo stabile da 20 anni. Ha pensato lui a tutti i lavori per il cambio della caldaia. Ora bisognerà approvare il rendiconto condominiale. Mi hanno detto che se l'assemblea lo approva tocca pagare comunque le bollette già emesse, è vero? Grazie ancora.

L'orario di accensione della caldaia lo decide l'assemblea condominiale (non l'amministratore), evidentemente l'anno scorso è stato deciso 'con leggerezza' di tenerla accesa 24h su 24h!

Se il maggiore consumo c'è stato e le ripartizioni sono corrette, è chiaro che le bollette vanno pagate.

 

 

-

Procedete sempre con cautela, le cose si risolvono meglio se al posto del mitra si usano rametti d'ulivo .... (il mitra si tiene casomai per dopo .... non si sa mai ....).

C'é la possibilità che la caldaia fosse in funzione 24 ore su 24 perché c'é produzione di acqua calda sanitaria (ACS) .... chiedete ...

altro consiglio, essendo il primo inverno che fate con i contabilizzatori: chiedete che a metà gennaio venga fatta una lettura e una ripartizione spese di quanto consumato fino a quella data. E' possibile che le maxi rate che vi fanno pagare adesso siano stimate in base a un preventivo sovradimensionato e che a fine esercizio vi vengano resi un sacco di quattrini in conguaglio.

Perché x evitare complicazioni non adottare il metodo consumo in base ai consumi rilevati dai contabilizzatori e quota fissa solo le spese fisse reali?

×