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Cosetto76

Come funzionano i contabilizzatori di calore?

In assemblea sono stati posti alcuni dubbi sul funzionamento dei contabilizzatori.

Chi abita al piano terra sopra la caldaia dice che i caloriferi sono più o meno sempre caldi a tutte le ore del giorno.

Chi abita all'ultimo piano dice che molto spesso i caloriferi sono freddi durante il giorno.

 

Installando i contabilizzatori questi cosa misurerebbero?

Quanto è caldo il calorifero e per quanto tempo?

A quanto è impostata la manopola sul calorifero e per quanto tempo?

 

Questo dubbio perchè quello del piano terra terrebbe impostata la manopola a valori bassi e avrebbe i caloriferi quasi sempre caldi, mentre quello dell'ultimo piano la terrebbe sempre al massimo avendo però spesso i caloriferi freddi.

Preziosissimo pessina.

Prima che si ammortizzano in un appartamento di residenti passano cinque anni.Poi:il bruciatore della caldaia è predisposto?Mia personalissima opinione:sono una moda,e come tali una delusione.Basterebbe che i condòmini si accordassero per mezz'ora in meno nel tardi mattina,quando la casa è calda,e mezz'ora in meno alla fine giornata/tarda serata,ed ecco che il risparmio di trenta ore mensili sarebbe servito.

 

 

 

Grazie Pessina e ciao Enrico!

 

Non riesco ancora a giudicare bene la situazione: in uno dei miei appartamenti ho speso circa 800 euro per queste valvole e ne sto risparmiando 50 all'anno.

Nell'altro stanno appunto valutando il da farsi.

 

L'unica cosa che mi piace è il fatto che se lascio l'appartamento vuoto per qualche giorno oppure se ho stanze inutilizzate, quantomeno non spreco energia e soldi, ma anche io ho i miei dubbi sull'effettivo risparmio.

 

 

 

Modificato Da - Cosetto76 il 27 Mar 2013 12:05:25

Scritto da enrico dimitri il 27 Mar 2013 - 11:55:50: Preziosissimo pessina.

Prima che si ammortizzano in un appartamento di residenti passano cinque anni.Poi:il bruciatore della caldaia è predisposto?Mia personalissima opinione:sono una moda,e come tali una delusione.Basterebbe che i condòmini si accordassero per mezz'ora in meno nel tardi mattina,quando la casa è calda,e mezz'ora in meno alla fine giornata/tarda serata,ed ecco che il risparmio di trenta ore mensili sarebbe servito.

 

 

 

potrei essere d'accordo ma, a Milano, vi è una legge regionale che li obbliga !!!!

 

 

Scritto da pessina il 27 Mar 2013 - 12:06:46:

 

potrei essere d'accordo ma, a Milano, vi è una legge regionale che li obbliga !!!!

 

 

Buongiorno,

Mi permetto di essere bastan contrario alle vs opinioni.

L'inserimento del ripartitore in abbinamento alla termostatiche "sconvolge" l'ordinario funzionamento delll'impianto condominiale.

Il circuito da semplice compensazione climatica diviene termoregolato in funzione della temperatura ambiente, la portata di fluido termovettore é variabile in funzione del reale carico termico, gli apporti di calore gratuiti (sole, illuninazione, calore persone, elettronestici etc) sono utilizzati ...insomma é una vera e benefica rivoluzione!

Personalmente vedo e verifico in più impianti notevoli risparmi di combustibile con aumento delle condizioni di comfort.

Il mio parere é condiviso da molti altri tecnici del settore.

Gli incentivi economici di cui hanno goduto e godono indicano che lo Stato crede in queste innovazioni.

 

Altra cosa é invece il "pressapochismo" italiano dove queste innovazioni sono installate senza supporto tecnico, dicendo "tanto funzionano uguale lo stesso".

In questi casi l'efficacia dell'intervento é ridotta, se non annullata, da scelte "spannometriche" ed errate valutazioni tecniche.

Purtroppo queste situazioni sono sinora abbastanza diffuse.

E' come avere una Ferrari e portarla dal meccanico della Lambretta.

Se poi non funziona di chi é la colpa, del meccanico o ...di chi l'ha portata?

 

 

 

1KGrazie,

a presto

Nanojoule

 

il mare è fatto di gocce

Posso chiederti a cosa ti riferisci quando scrivi questo?

 

 

"queste innovazioni sono installate senza supporto tecnico, dicendo "tanto funzionano uguale lo stesso" "

 

 

 

Scritto da Cosetto76 il 27 Mar 2013 - 13:57:45: Posso chiederti a cosa ti riferisci quando scrivi questo?

 

 

"queste innovazioni sono installate senza supporto tecnico, dicendo "tanto funzionano uguale lo stesso" "

 

 

 

Buongiorno,

Significa in gergo che molte volte l'installazione delle termostatiche e dei ripartitori avviene senza progetto coordinatore, in barba alle norme e alle regole tecniche, senza alcuna garanzia di sinergia tra i componenti di produzione-distribuzione-termoregolazione del calore.

 

Questo genera impianti malfunzionanti che sfiduciano gli utenti ed ingiustamente penalizzano il sistema che invece é eccellente!

 

 

 

 

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Nanojoule

 

il mare è fatto di gocce

Scusate io ho molte perplessita' sull'efficacia di questi strumenti di misurazione e pure sul risparmio energetico che ne deriverebbe. Il buonsensenso direbbe che se uno non utilizza una stanza puo' tenere spento il trmosifone oppure se ha caldo puo' girare la manopola del termosifone in modo da avere meno calore (ovviamente dovrebbe avere manopole funzionanti). Ho moltissime perplessita' sulla rilevazione dei consumi da parte dell'incaricato che dal pianerottolo dovrebbe ricevere i dati. Siamo sicuri che i rilevatori funzionino correttamente? Mi pare che funzionino con wirless, in casa mia ho problemi con l'adsl da una stanza all'altra (camere attigue). Siamo sicuri che dal pianerottolo con porta chiusa riescano a rilevare anche i dati dei termosifoni posti molto lontani??????? Sinceramente speravo molto nel cambio della guardia in Lombardia e invece..................

 

 

Vorrei dire a microjoule una cosa che tutti dimenticano:le caldaie centralizzate,TUTTE le caldaie centralizzate,hanno già di loro una valvola di termoregolazione,che dovrebbe equilibrare/rapportare la temperatura interna a quella esterna,e che guarda caso ogni volta che ne segnali il malfunzionamento al terzo responsabile non si ottiene mai nessun risultato.Domenica scorsa a Roma faceva 23 gradi all'esterno contro i 32 interni al mio appartamento,ma è ovvio che gli interessi per l'installazione delle valvole sono così alti che certe cose non vengono comunicate,ed è vero purtroppo che in lombardia è legge,e tra poco PURTROPPO lo sarà anche a livello nazionale.

 

 

Scritto da enrico dimitri il 27 Mar 2013 - 17:14:00: Vorrei dire a microjoule una cosa che tutti dimenticano:le caldaie centralizzate,TUTTE le caldaie centralizzate,hanno già di loro una valvola di termoregolazione,che dovrebbe equilibrare/rapportare la temperatura interna a quella esterna,e che guarda caso ogni volta che ne segnali il malfunzionamento al terzo responsabile non si ottiene mai nessun risultato.Domenica scorsa a Roma faceva 23 gradi all'esterno contro i 32 interni al mio appartamento,ma è ovvio che gli interessi per l'installazione [...]

Buonasera,

Vorrei dire a Enrico dimitri, come già scritto molte volte, che la valvola a tre vie con centralina non é termoregolazione della temperatura ambiente, ma un semplice compensatore climatico.

Ribadisco che tale dispositivo non ha nulla a che vedere con la termoregolazione ambiente, tanto é vero che lo stesso dimitri lamenta sovratemperature.

Infatti il compensatore imposta una temperatura secondo una curva dettata dalla centralina, ma questo sistema non sa nulla di cosa capita in ambiente.

Come non sa nulla dei locali posti a esposizione diversa di quella sonda climatica, la temperatura impostata vale tanto per i locali a sud, tanto per il locali a nord.

Ne più e ne meno che un semplice indicatore, una banale ed inefficiente compensazione climatica.

Come ho già scritto più volte l'inserimento della termostatiche con ripartitori compensa tutte le magnagne della compensazione climatica, regolando in tempo reale ed efficiente la temparatura ambiente.

 

Il sistema di controllo termostatico é da anni una realtà utilizzata all'estero, in Italia, come al solito, siamo agli albori.

 

Mi auguro che la diffidenza verso le nuove cose svanisca.

 

 

 

 

 

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Nanojoule

 

il mare è fatto di gocce

Scritto da 67sere il 27 Mar 2013 - 16:58:56: Scusate io ho molte perplessita' sull'efficacia di questi strumenti di misurazione e pure sul risparmio energetico che ne deriverebbe. Il buonsensenso direbbe che se uno non utilizza una stanza puo' tenere spento il trmosifone oppure se ha caldo puo' girare la manopola del termosifone in modo da avere meno calore (ovviamente dovrebbe avere manopole funzionanti). Ho moltissime perplessita' sulla rilevazione dei consumi da parte dell'incaricato che dal pianerottolo dovrebbe ricevere i dati. Siamo [...]

Buonasera,

Allo stesso modo auguro a 67sere di vincere la diffidenza, chi poi ne guadagna é solo il suo portafoglio.

Come già indicato il controllo termostatico e la ripartizione sono realtà utilizzate da anni all'estero.

In Europa la scuola é tedesca, volete proprio che loro tecnicamente facciano "cappellate"?

Qualcuno vuol paragonare un'Audi o una Mercedes alla Fiat?

Capisco che la mancanza d'informazione alimenti lo sport preferito in Italia, ovverossia il pessimismo ....ma qui non si parla di aria fritta, sono realtà tecniche testate con successo all'estero da anni in paesi più freddi e precisi che noi.

 

Atenzione però a non fare questi lavori con il "pressapochismo" italiano ....rischiamo di rovinare tutto!

 

 

 

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Nanojoule

 

il mare è fatto di gocce

Scritto da enrico dimitri il 27 Mar 2013 - 17:14:00: Vorrei dire a microjoule una cosa che tutti dimenticano:le caldaie centralizzate,TUTTE le caldaie centralizzate,hanno già di loro una valvola di termoregolazione,che dovrebbe equilibrare/rapportare la temperatura interna a quella esterna,e che guarda caso ogni volta che ne segnali il malfunzionamento al terzo responsabile non si ottiene mai nessun risultato.Domenica scorsa a Roma faceva 23 gradi all'esterno contro i 32 interni al mio appartamento,ma è ovvio che gli interessi per l'installazione delle valvole sono così alti che certe cose non vengono comunicate,ed è vero purtroppo che in lombardia è legge,e tra poco PURTROPPO lo sarà anche a livello nazionale[...]

Buonasera,

Dimenticavo di comunicare a dimitri, che si preoccupa dell'obbligo delle valvole termostaiche a livello nazionale, che queste valvole sono praticamente imposte per gli impianti nuovi dal lontano 1993 (venti anni fa), come indicato dal 412/93.

Poi in Italia, fino a poco tempo fa, nessuno legge le leggi e nessuno controlla i controlli .....quindi solo i più ligi le hanno installate ....e hanno risparmiato!

 

In Lombardia, ad esempio, da anni quando cambi caldaia hai due strade:

1) fai un progetto del sistema edificio impianto coivonlgendo strutture edili ed impianti con spese immani

Oppure

2) installi una caldaia a condensazione con valvole termostatiche, non eseguendo la complessa progettazione, ma solo una molto più semplice.

 

In Italia quanto sopra si fa dal 2005.

 

Questo perchè l'efficacia del sistema termostatico garantisce risparmi di combustibile noti e certi, quindi ti agevolano a seguire questa strada.

 

Mi auguro che queste informazioni siano utili ad avere maggiore visibilità.

 

 

 

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Nanojoule

 

il mare è fatto di gocce

 

 

 

Modificato Da - microjoule il 27 Mar 2013 20:18:07

in questi giorni si stanno impiantando le valvole termostatiche, vorrei sapere se esiste una legge per la ripartizione della quota a carico per la suddivisione delle spese di riscaldamento, in quanto il primo piano ha sotto un androne, e quindi deve aumentare le calorie, metnre i piani intermedi le abbassano essendo riscaldati dagli altri piani, come d'altronde l'ultiomo piano che ha sopra di lui il sottotetto.

Pertanto mi chiedo: mi sembra ingiusto che il primo e l'ultimo piano debbano sopportare un costo maggiore al confronto dei piani intermedi, avevo letto da qualche parte che si doveva applicare delle percentuali di costo per ogni piano in modo che tutti paghino equamente.

grazie a chi vorrà darmi una risposta

 

 

Scritto da selvaggio47 il 28 Mar 2013 - 07:47:39: in questi giorni si stanno impiantando le valvole termostatiche, vorrei sapere se esiste una legge per la ripartizione della quota a carico per la suddivisione delle spese di riscaldamento, in quanto il primo piano ha sotto un androne, e quindi deve aumentare le calorie, metnre i piani intermedi le abbassano essendo riscaldati dagli altri piani, come d'altronde l'ultiomo piano che ha sopra di lui il sottotetto.

Pertanto mi chiedo: mi sembra ingiusto che il primo e l'ultimo piano debbano soppor [...]

 

Buongiorno,

Esprimo la mia opinione.

La ripartizione del calore ha norme precise a cui far riferimento, ovverossia le UNI10200.

Tali norme, che devono essere la base del progetto specifico per l'impianto in essere, dividono la spesa in due parti:

Quella proporzionale all'emissione termica e quella a consumo.

La prima ha valore medio di circa il 30%, la restante a complemento.

I piani estremi hanno maggior dispersione, ma con valori percentuali molto contenuti.

Non dimentichiamo che non abitiamo in alloggi di fortuna, ma in edifici con strutture edili che possiedono un certo isolamento.

Quindi se pensiamo ad un ultimo piano che soffitto su sottotetto e ne analizzaziamo la dispersione, ci rendiamo conto che sul complessivo alloggio sono poche unità percentuali.

Che i piani terra e ultimo disperdano di più é noto, che debbano pagare qualcosa in più é ovvio.

Dopotutto i piani estremi hanno anche dei vantaggi, nessuno ti cammina sopra con gli zoccoli oppure puoi spostare i mobili quando vuoi senza dare fastidio ....insomma, anche in albergo la camera vista mare costa un po' di più!!

 

In ogni caso però una cosa é certa, anche se magari i piani estremi pagano qualche unità percentuale in più che i medi, sicuramente tutti pagheranno meno!!

Questo é una certezza a fronte di modifiche ben progettate ed eseguite, cosa sicura perchè finalmente si dota l'impianto di termoregolazione efficace.

Il funzionamanto non sarà più con eccessi e sbilanciamenti, caldo in alcune zone e freddo in altre.

La nuova filosofia di funziomento impianto sarà quella del consumo a bisogno, l'invio di potenza a chi la chiede e la corretta gestione delle temperature

 

 

 

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Nanojoule

 

il mare è fatto di gocce

 

Modificato Da - microjoule il 28 Mar 2013 17:10:04

Per Microjuole.

Io non sono assolutamente contraria alle innovazioni o al risparmio energetico, infatti dove ho potuto ho cambiato gli infissi e fatto il cappotto......

Il fatto e' che in Italia si fa tutto da italiani........ Ho girato tutta l'europa del nord. In Austria e persino in Irlanda e Scozia si vedono su parecchi tetti i pannelli fotovoltaici o solari e non sono paesi particolarmente soleggiati ma abitati da persone che tengono molto piu' di noi alla salvaguardia del territorio ecc............

Il fatto e', ripeto, che siamo in Italia. Anni fa e' uscita la legge (in tutta Italia) che bisognava fare un buco nei locali dove e' installato lo scaldabagno a gas............. girando per Milano se ne vedono di buchi ma in altre regioni???????? Parlano di ottimizzare e risparmiare il calore. Se in cucina dove ho lo scaldabagno a metano ho un foro di ca. 20 cm. di diametro e gli infissi con i doppi vetri quando e' inverno e tira vento sto al caldo e risparmio calorie o ne ho bisogno di piu'??????

Siamo in tre condomini ad utilizzare la stessa caldaia per il riscaldamento, da anni sono stati istallati dei misuratori e sensori di calore ma non sono stati posizionati tutti nello stesso punto e guarda caso quello del condominio dove abito e' stato posizionato piu' esterno il risultato e' che a noi addebitano piu' metano consumato perche' il sensore fa scattare scatta piu' spesso. Ribadisco e' solo quetione di buon senso, quando uno ha caldo invece di aprire le finetre dovrebbe chiudere il suo termosifone e basta.........

 

 

Scritto da 67sere il 29 Mar 2013 - 11:44:48: Per Microjuole.

Io non sono assolutamente contraria alle innovazioni o al risparmio energetico, infatti dove ho potuto ho cambiato gli infissi e fatto il cappotto......

Il fatto e' che in Italia si fa tutto da italiani........ Ho girato tutta l'europa del nord. In Austria e persino in Irlanda e Scozia si vedono su parecchi tetti i pannelli fotovoltaici o solari e non sono paesi particolarmente soleggiati ma abitati da persone che tengono molto piu' di noi alla salvaguardia del territorio ecc.. [...]

Buongiorno,

per 67sere:

 

che siamo in Italia, patria dell'arte, ma non della tecnica concordo pienamente.

Siamo come al solito in ritardo sulle energie alternative, ma soprattutto tanto stupidi da non utilizzare quella più efficiente e a minor costo qual è il reale rispermio energetico.

Non concordo sui buchi nei muri perchè fanno entrare aria solo se esce dal camino, quindi non sono poi così energivori perchè inseriscono solo aria per combustione.

Il tuo impianto di termo ripartizione non funziona bene, ma da quanto leggo deve essere sempre un figlio del pressapochismo italiano (purtroppo sono in molti), nato più da capacità manuali che da progettazione.

Probabilmente chi ti ha fatto l'impianto non ha la minima conoscenza della banda proporzionale, del corretto salto termico, dell'esatta posizioone del ripartitore e altre cose.

Se purtroppo hai problemi dettati da cattiva costruzione dell'impianto, non puoi generalizzare.

Per esperienza posso affermare che impianti ben progettati e costruiti GARANTISCONO rispermi di conbustibile e maggiori situaizoni di comfort.

Il mancato utilizzo delle termostatiche priva l'impianto di efficace e determinante termoregolazione della temperatura ambiente.

 

 

 

 

 

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a presto

Nanojoule

 

il mare è fatto di gocce

Mi aggiungo alla già corposa lista di risposte, riassumendo: un ripartitore di calore è un dispostitivo che, se installato correttamente (nella giusta posizione), misura la temperatura del radiatore o convettore in un punto nella quale la stessa approssima la temperatura media del corpo scaldante. Misurando tale temperatura nel tempo calcola un integrale di temperatura (o più probabilmente una sommatoria di valori campionati ad intervalli periodici) che viene usata per calcolare in modo indiretto (da qui il termine "contabilizzazione indiretta") la quantità di calore ceduta all'ambiente da ogni corpo scaldante.

Tutto qui, in maniera economica e con margini di errore sufficientemente piccoli.

Con questi sistemi si puo' misurare il consumo effettivo di ciascuno e procedere ad una ripartizione dei costi di riscaldamento in maniera sicuramente più equa della tradizionale ripartizione a m/m, che si è sempre fatta solo perché non c'era la tecnologia necessaria (ed economica) per fare diversamente.

 

Approfitto anche per segnalare:

x Cosetto76

Il ripartitore misura e basta. Probabilmente a parità di temperatura ambiente chi abita in appartamenti "svantaggiati" avrà bisogno di più calore per mantenerla costante.

Terrete tutti le manopole delle termostatiche nella medesima posizione (perchè sono LORO che provvedono poi a far scaldare i radiatori più a lungo a chi necessita di più calore) e non dovete far altro: avrete tutti gli appartamenti a temperature accettabili (perchè se qualcuno "non ce la fa" a scaldarsi si interviene centralmente sulla curva climatica della caldaia alzando la temperatura dell'acqua) e avrete consumi diversi a seconda dell'utilizzo, delle condizioni degli infissi, della posizione, ecc ... esattamente come se aveste riscaldamenti autonomi.

 

x Enrico e per 67sere

(che parla di buonsenso, merce ormai rarissima)

non ti puoi basare sul buonsenso delle persone, purtroppo non esiste più. A volte le valvole sono così vecchie che non si riescono a chiudere, ma anche quando sono funzionanti è difficile regolare la temperatura se non sono termostatiche. E se sono termostatiche ma le spese si dividono a millesimi dopo un po' non ci sta più dietro nessuno, si lasciano piuttosto le finestre un po' aperte per le note dinamiche condominiali dove nessuno vuole essere il più fesso e quando vede che gli altri se ne fregano inizia a fare lo stesso ... se non fai pagare in base al consumo troverai pochissime persone civili disposte a sbattersi un po' per il risparmio comune. Lo dico con esperienza decennale nel settore.

 

Nessun problema per la trasmissione radio, nessun problema di interferenze, inquinamento elettromagnetico ridotto a livelli trascurabili. Se (come ricorda microJoule) il lavoro è fatto da gente seria, competente, in modo trasparente, questi sistemi sono ottimi. Non vanno giudicati con l'italico sospetto e diffidenza: sono degli strumenti di misura e basta. "Come" vengano poi usate le misure ottenute è un altro discorso.

 

ancora x Enrico

a livello di centrale termica si puo' lavorare su una funzione matematica, detta "curva climatica", che permette di impostare la temperatura dell'acqua che circola nei radiatori in modo inversamente proporzionale alla temperatura esterna.

Se il conduttore della centrale è persona seria e competente trova (magari nel tempo e in modo empirico) la giusta calibrazione per far star bene tutti, senza sprechi.

In Italia facciamo tante porcherie, spesso per far contenti gli amici e gli amici degli amici, ma la contabilizzazione del calore è al di sopra di ogni sospetto. Perchè è di buon senso e non è un esperimento: sono decenni che viene usata e perfezionata.

 

E per il resto mi associo ai commenti del solito precisissimo microJoule, che ha saputo rispondere a tutti in maniera più che oggettiva.

 

Buona Pasqua a tutti.

eK

 

 

 

 

 

 

 

Scritto da ekontar il 29 Mar 2013 - 17:41:45: ancora x Enrico

a livello di centrale termica si puo' lavorare su una funzione matematica, detta "curva climatica", che permette di impostare la temperatura dell'acqua che circola nei radiatori in modo inversamente proporzionale alla temperatura esterna.

Se il conduttore della centrale è persona seria e competente trova (magari nel tempo e in modo empirico) la giusta calibrazione per far star bene tutti, senza sprechi. [...]

Buonasera,

condivido quanto splendidamente indicato da ekontar, ad eccezione della definizione del ripartore, che non misura il calore, ma solo delle unità termiche adimensionali tipiche del ripartitore, e dell'ottimismo verso il compensatore climatico (curva climatica) che purtroppo non fornisce alcuna garanzia di termoregolazione.

Questo perchè cerca di bilanciare l'emissione del calore dei radiatori con una compensazione (variazione) di temperatura di mandata.

Sistema che non considera in alcun modo le diverse esposizione dell'edificio, l'accumulo termico strutturale, gli apporti di calore gratuiti .....insomma qualcosa che è un artifizio per dire "stiamo cercando di fare qualcosa".

La cosa è oramai preistoria e fin dal lontano 1993 gli impianti di riscaldamento nuovi devono avere la compensazione climatica di base (non fa mai male, anche se di diversa impostazione rispetto al precedente circuito a portata costante), ma essere dotati in utenza di valvola termostatica.

Nel 2005 finalmente la termostatica è stata praticamente imposta in caso di cambio caldaia e nel 2011 è iniziato l'obbligo di posa sull'esistente (forse in Piemonte se ne parlava ancora prima).

A questo proposito segnalo che, con il corretto funzionamento delle termostatiche, la curva climatica è più alta perchè il radiatore ha portata minore (azione della termostatica e della preregolazione), quindi vi saranno anche minori consumi di energia elettrica per le pompe a portata variabile (rapporti di 7 a 1)

 

Ribadisco che l'installazione delle termostatiche rivoluziona il modo di funzionamento dell'impianto, garantendo benessere e confort con minori consumi.

 

 

 

 

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a presto

Nanojoule

 

il mare è fatto di gocce

diverse volte si è tornati sulla ripartizione delle spese con i contabilizzatori di calore. La regione Lombardia con allegato alla Delibere 2601 del 30.11.2011 ci dice: "Nella progettazione del sistema di termoregolazione e contabilizzazione dell’energia termica, il progettista

deve tenere conto delle diverse esposizioni delle unità abitative, degli ambienti confinanti in maniera

specifica per i primi ed ultimi piani dell’edificio, dell’equilibratura dell’impianto." Con questo mi sembra che propenda per una ripartizione della spesa non basata sugli scatti del contabilizzatori ma sugli scatti corretti con depenalizzazione dei piani estremi. cosa che mi sembra in contrasto con lo spirito della legge sul risparmio energetico

diverse volte si è tornati sulla ripartizione delle spese con i contabilizzatori di calore. La regione Lombardia con allegato alla Delibere 2601 del 30.11.2011 ci dice: "Nella progettazione del sistema di termoregolazione e contabilizzazione dell’energia termica, il progettistadeve tenere conto delle diverse esposizioni delle unità abitative, degli ambienti confinanti in manieraspecifica per i primi ed ultimi piani dell’edificio, dell’equilibratura dell’impianto." Con questo mi sembra che propenda per una ripartizione della spesa non basata sugli scatti del contabilizzatori ma sugli scatti corretti con depenalizzazione dei piani estremi. cosa che mi sembra in contrasto con lo spirito della legge sul risparmio energetico
Buonasera,La definizione della DGR 2601/11 non riporta ai fattori correttivi, ma al solo bilanciamento d'impianto, correlazionecon illustrato carico termico .La norma 10200 a cui far riferinmento per la ripartzione esclude in modo perentorio i fatttori correttivi.

ciao a tutti. permettete di dissentire. si si bellissime le valvole molto carine eleganti. Peccato che il risparmio è solo sulla carta, nel senso che tutti al freddo per risparmiare e vedersi il costo del riscaldamento aumentato. Tutta quota fissa, tubi che passano di qua e di là, adeguamento caldaia, lettura bla bla bla bla. Per non parlare del costo del montaggio e i danni relativi provocati (mensole rotte, per sfilare il termosifone e mettere la valvola e quindi spese murarie ecc.). Morale della favola nel mio condominio vi è stato un incremento dei costì, altro che risparmio. Quanto alle dispersioni varie che possono aumentare i costi soprattutto di dispersione (nel mio condominio tutti i termosifoni chiusi dalla paura che arrivi la batosta al punto che molti si sono comprati le stufette elettriche) che consigliate? di abbatterei i palazzi vecchi e ricostruirli? O facciamo gli adeguamenti delle parti in comune dove passano i tubi? (da me occorrerebbe abbattere il palazzo, faremmo prima) Gestione sbagliata? direi proprio di sì in quanto l'Italia è piena di case vecchie, ma un bel sopralluogo fatto come dio comanda questo sconosciuto. vabbè era da prevedere siamo in Italia, mica in Germania che a queste cose ci pensano secoli prima.

esempio numerico: 1050 euro di riscaldamento (con valvole tutte chiuse): 20 euro di gas tutto il resto quota fissa, adeguamenti certificazioni bla bla bla (escluso il montaggio valvole). Prima delle valvole 754 di riscaldamento e con i termosifoni accesi. Quindi per me è la solita menata all'italiana. Forse quelli che stanno nelle villette avranno avuto dei vantaggi, ma non certo molte realtà condominiali i cui inquilini sono persone "normali" che non hanno la pianta dei soldi sul terrazzo. Attendiamo quindi con pazienza questo risparmio a modi apparizione della Madonna.

Se metti i dati reali, possiamo confrontarci.

 

Come avete divisi i costi tra parte a consumo e parte "fissa" ?

Cosa avete inserito in queste voci (energia elettrica / gestione contabilzzatore/terzo responsabile /ecc)

All'interno sono anche presenti costi x l'installazion?

 

Quando spendevate prima e dopo ( meglio se metti i m3 di combustible) in totale

 

Consumi tuoi anche solo in %

 

Millesimi riscaldamento (vecchi)

.. x iniziare

ciao a tutti. permettete di dissentire. si si bellissime le valvole molto carine eleganti. Peccato che il risparmio è solo sulla carta, nel senso che tutti al freddo per risparmiare e vedersi il costo del riscaldamento aumentato. Tutta quota fissa, tubi che passano di qua e di là, adeguamento caldaia, lettura bla bla bla bla. Per non parlare del costo del montaggio e i danni relativi provocati (mensole rotte, per sfilare il termosifone e mettere la valvola e quindi spese murarie ecc.). Morale della favola nel mio condominio vi è stato un incremento dei costì, altro che risparmio. Quanto alle dispersioni varie che possono aumentare i costi soprattutto di dispersione (nel mio condominio tutti i termosifoni chiusi dalla paura che arrivi la batosta al punto che molti si sono comprati le stufette elettriche) che consigliate? di abbatterei i palazzi vecchi e ricostruirli? O facciamo gli adeguamenti delle parti in comune dove passano i tubi? (da me occorrerebbe abbattere il palazzo, faremmo prima) Gestione sbagliata? direi proprio di sì in quanto l'Italia è piena di case vecchie, ma un bel sopralluogo fatto come dio comanda questo sconosciuto. vabbè era da prevedere siamo in Italia, mica in Germania che a queste cose ci pensano secoli prima.

esempio numerico: 1050 euro di riscaldamento (con valvole tutte chiuse): 20 euro di gas tutto il resto quota fissa, adeguamenti certificazioni bla bla bla (escluso il montaggio valvole). Prima delle valvole 754 di riscaldamento e con i termosifoni accesi. Quindi per me è la solita menata all'italiana. Forse quelli che stanno nelle villette avranno avuto dei vantaggi, ma non certo molte realtà condominiali i cui inquilini sono persone "normali" che non hanno la pianta dei soldi sul terrazzo. Attendiamo quindi con pazienza questo risparmio a modi apparizione della Madonna.

Anch'io posso confermare di aver sentito molti condomini in cui si paga di più con la contabilizzazione... misteri italiani!!!

😂

Se x si paga di più si intende che qualcuno paga di più e si lamenta e qualcuno di meno e non dice nulla allora si.

L unico costo che aumenta è di gestione indicativamente 5-10€ a radiatore all`anno.

 

I costi energetici si riducono vista la riduzione delle portate.

I consumi si riducono x gli apporti gratuiti esterni del sole.

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