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tonpen

Affitto al nero

Ho un affitto al nero presso mio suocero che però non sta bene e gestisce tutto mia suocera che non solo mi fa pagare un affitto al nero e non fa la minima manutenzione, la caldaia l'ho dovuta sostituire io, sotto la tazza c'è una perdita e io ho in giro per casa l'acqua di reflusso e i rubinetti non funzionano e mi è stato proibito di cambiarli, fa la cresta sulle spese condominiali e si è presa anche l'anticipo per la casa dato bonariamente perché una volta volevo comprarla , la figlia difende la mamma dicendo che ha problemi finanziari e questo si è riflesso sulla vita familiare, il mio avvocato mi ha consigliato Si uscire fuori casa e far causa ma io ho un figlio che posso fare?

Se hai la possibilità segui il consiglio dell'avvocato, comunque a mio parere puramente personale, tuo suocero padre di tua moglie ha un bel coraggio di chiedere l'affitto a nero per un appartamento e non fare nessuna manutenzione, in fin dei conti si tratta di sua figlia, suo genero e suo nipote.

Tonpen,

 

la domanda che nasce spontanea, è:

 

ma tu quale soluzione vorresti al tuo problema e quale consiglio aspetti da questo Forum?

Se vuoi consiglio legale - ti ha dato il tuo avvocato ansi, la causa puoi fare anche senza uscire di casa.

Se invece vuoi un consiglio pratico, te la do io, ma devi avere meno scupoli verso le persone che ti fanno le perché oltre alla suocera, è anche tua moglie è complice ed è vergognoso come atteggiamento . Sei raggirato due volte!

 

Immagino che sei tu paghi l' affitto, e non la tua moglie. Ma se ha reddito, o lavora:

La prima soluzione:

se la tua moglie lavora - fai pagare l'affitto a lei, e fai modo che non abbia accesso al tuo conto in banca, se è un conto in comune, o le togli la firma o levi i fondi dalla banca.

 

Se invece la moglie è a tuo carico, NON pagare più l' affitto, giàcche non c'è alcun contatto che te la obbliga a fare.

Ma la giustificazione che pui dare per spiegare che non paghi, potrebbe essere la circostanza che avevi già a suo tempo anticipato una somma del denaro come la caparra per l' acquisto.

Quindi la fai figurare come gli affitti già pagati in anticipo fino a tot.. anni, fai i tuoi calcoli.

Che tua moglie difenende la madre è un follia più assoluta, perché anche se ci sono ipotetici problemi finanziari, ( delle quali magari sei a conoscenza) la suocera, ricevendo gli affitti ha tutti mezzi per fare interventi che le spettano per legge.

Quindi ti consiglio tirar duro e intanto smettere di pagare, la cosa più importante, perché ha già pagato - hai dato soldi in anticipo, che immagino anche questi in , quindi puoi sostenere che era pagamento anticipato degli affitti .

Tanto che non ha mai avuto indietro la caparra e non avrai mai, vale pena in qualhe modo di ammortizzarla.

Se la suocera non è d'accordo ti dovrebbe fare causa lei, ma temo che è poco probabile, ansi, è impossibile perché non ha nessun contratto per andare al giudice e chiedere di farlo rispettare.

In ogni caso il contratto, anche se ci fosse, ma se non è rigistrato è nullo, e per stabilire la cifra del nuovo contatto in Tribunale si applicherebbe la legge del 1978 dell'equo canone, che come sai ha dei prezzi molto bassi.

Immagino avete delle discussioni in famigia, ma se sua moglie sarà sempre a prendere la difesa si sua madre, la rimanderei dalla sua stessa madre.

La causa puoi fare anche senza uscire di casa, continuando vivere senza pagare e a tutto ci panserà il tuo avvocato.

Si possibilmente puoi documentare le spese che hai sostenuto, fai le avere documentazione e chiedi onorare le spese. Tutto con RR per iscritto. I rubinetti puoi sostituire da solo avvisandola della situazione insoistenibile, previo una raccomandata - diffida formale di adempiere, intimando alla suocera a provvedere alle sostituzioni o riparazioni entro breve tempo e in caso che lei non provvede, fai fare tu eseguire lavori, documentando la spesa con fattura. Poi li metterai in conto tutto la lista di altri interventi che hai fatto.

Ricordati che anche il pagamento della tua quota del condominio, ( e ricordati che non è tutta la quota che devi pagarema una parte di questa).

 

Pretendi darti i consuntivi e le giustificativi delle spese, hai diritto a vederli, puoi benissimo rifiutare a pagarli anche questi, tanto è la suocera è risponsabile in solido.

 

Contratto in e/o verbale vale come un contratto normale la differenza è in che deve solo dimostare che paghi l'affitto, per ottenere la applicazione del contratto con tariffe prevviste dalla legge, credo che in qusto caso sarà applicato la .

Se fai causa - come ha consiglaito il tuo avvocato, avrai tutte le soddisfazioni.

Ma non è comprensibile che c'entra il tuo figlio nella tua giustificazione che dai : >

Non è comprensibile che soluzione vorresti avere per tuo caso, come dire non puoi avere . Se devi fare causa non devi avere pelli sullo stomaco andare avanti anche a costo di discussioni in famiglia. Le spese che sostieni oltre il dovuto li toglie a danno della tua stessa famiglia per aventaggiare la suocera. Ma che raggionamento è, già che una volta che ha ottenuto l'affitto può benissimo sostenere le spese della manutenzione.

Dimentichi la legge 431/98 che ha abrogato alcune articoli della legge 398/78 per le locazioni abitative .

 

legge 431/98 art 14 comma 4

4. Sono altresí abrogati gli articoli 1, 3, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 54, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 75, 76, 77, 78, 79, limitatamente alle locazioni abitative, e 83 della legge 27 luglio 1978, n. 392, e successive modificazioni .

ovvero il canone non e' stabilito dalla legge ma dalle parti contraenti .

Il mio unico consiglio e' di NON accettare affitti in nero.

 

Oltre ad essere fuorilegge, infatti, non danno alcuna tutela!

Questi paramentri della legge 431/ 98 i legge conosco MA ORA NON TI SO RISPONDERE perché devo studiare e leggere , ma ripeto, in caso di NESSUN contratto, viene applicata la legge 398/78

per stabilire i canono proprio perché NON è stato stipulato il contratto. Poi la legge 431/ 98 prevede due tipi di contratto - uno a contrattazione libera ma solo se di 3 anni + 1 senza proroga, altro a canone concordato a base delle tabelle per ogni città e fascia territoriale per contratti 4+4. In caso che parliamo non c'è stato alcun contratto scritto e quello che è in corso è una continua violezna dei più elementari obblighi , di regole, solo abusi e sorpusi, quindi non c'è stata nessuna trattativa libera tra le parti non essendo stato stipulato nhessun contratto .

 

- - - Aggiornato - - -

 

Ma detto: affitti in nero, non sarebbe stata data in affitto la casa . I giudici ne tengono conto di abuso, di sorpruso su chi ha bisogno e di approfittare dello stato di necessità ed è un aggravante per il prorietario in causa e un vantaggio per affittuario.

Per uso abitativo non si possono piu' applicare i parametri che determinano un equo canone visto che gli articoli sono stati ABOLITI . Ovvero la legge non stabilisce piu' un " equo canone " .

Se il contratto non e' registrato esso e' nullo .

Ad uso abitativo non si stipulato piu' seguendo la legge 398/78 ma ai sensi della legge 431 /98 .

Dimentcavo dire che in corso della causa i parti non contrattano più. è il giudice che decide sulla questione e sui canoni. E si basa sulla tabella della legge del'78, ma se qualche legale si fa avanti - per spegare meglio come funziona oggi. Infatti , io ho avuto la stessa storia in 2000, ho chiesto l'applicazione della legge 398/78 ( ovviamente lo ha fatto un avvocato) perché da 10 anni ero in come richiesto dal proprietario che pure pretendeva la paga in mani senza ricevuta, la casa era un cesso che man mano io lo sistemata e anche se era " ammobiliata" non si poteva utilizzare i mobili fatiscenti e orridi come fossero ricuperati da qualche discarica e ho comprato i nuovi con il permesso del proprietario che mi ha fatto firmare un obbligo di lasciarli in appartamento anche dopo che mi sarei andata via. Ho accettato pur " per necessità", e anche per il fatto che il canone perchè era REALTIVAMENTE buono in confronti della zona centrale di Milano a quei tempi . ma era solo un trucco per aumentare in modo discontinuo e ogni anno il prorietario aumentava di 50, poi di 100 euro l'affitto con le scuse vari, e in pochi anni il canone è radoppiato, ma non sistemava mai nullla. La casa aveva impianti vetusti, ovviamente c' erano gravissime carenze all'impianto idraulico, sia le rubunettrie degli anni '60 incrostati che sgocciolavano sia i tubi interni che perdevano essendo originari del inizio del ' 900 anno della costruzione dello stabile ed erano in piombo, ormai fuori legge. L''appartamento di sotto si allagava regolarmente, e il proprietario, invece di sistemare i guasti volevo che mi accollo sia le spese dell' assicurazione dello stabile che secondo suo raggionamento ero io a provocare alagamenti. Inoltre, il proprietario voleva che io stipulo un'altra polizza sull'appartamento a nome mio. A questo punto mi sono ribellata e lui mi ha detto che dovevo andar via, ovvviamente io non solo non mi sono andata via, ma lo citato in causa.

Ho vinto la causa anche senza ricevute di pagamento perché ho fatto vedere i prelievi regolari dal mio C/C e ho avto il rimborso di 24 mila euro pagati in più secondo il canone che è stato stabilito dal giudice di 180 euro contro 1.200 che pagavo.

Oggi siamo nel 2017 . Nel 2000 meno 10 significa che il contratto era stato stipulato nel 1990 quando la legge 431/98 non esisteva .

 

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Oggi un contratto non registrato e' nullo .

 

Ripeto ad oggi gli articoli della legge 398/78 che servivano a determinare il canone sono Abrogati . ( Nei casi di locazioni ad uso abitativo )

abrogare v. tr. [dal lat. abrŏgare, comp. di ab «da» e rogare «chiedere»] (io àbrogo, tu àbroghi, ecc.). – Revocare un ordine, una legge con un atto di pubblica autorità detto abrogazione.

Forse hai ragione, ma se contratto è nullo, che s fa in questo caso? Che cosa si chiederebbe in causa al giudice? Applicare contratto ma a base di quale paramento stabilre i canoni?

Al giudice non si chiede nulla, perché la causa esiste solo se esiste un contratto: in caso di controversia su di una locazione il primo documento che il giudice esige agli atti è il contratto di locazione, ma se il contratto non c'è non esite alcuna lite.

 

E' ad altri soggetti che bisogna rivolgersi assumendosi in prima persona le proprie responsabilità... oppure si agisce in prima persona comportandosi come ci si deve comportare in assenza di contratto regolarmente registrato (ma con tutte le conseguenze negative che ciò comporterà, compreso l'esser messo alla porta da un ufficiale giudiziario).

Il contratto è nullo ma il giudice provvede alla tua domanda, ossia di riconoscre il contratto che non era scritto, ma verbale. Poi fa tutti gli aggiornamenti che merita il procediemento, stabilire il canone, la durata e le condozioni contrattuali, a me è successo così, non avevo alcun contaratto ma accordi verbali, pagamenti cash in mano al proprietario e e niente ricevuta. Poi ho chiesto restituirmi tutti i soldi pagatri oltre il canone che ha stabilito il giudice.

 

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Se il contratto è nullo, ma non è che uno si trova dentro l' appartamento altrui abusivamente, e pure paga l'affitto pur in - ma sta li dietro corrispettivo, quindi vanno solo regolamentati le cose, applicata la legge ossia un contratto ufficiale. Il giudice potrebbe anche sciogliere il contratto per inadempimenti contrattuali, ma prima applica il contratto e poi lo scioglie.

in fondo volevo solo consiglare a TONPEN di smettere di pagare l' affitto non essendo il contratto regolare, e in nero, di fatto non è obbligato a rispettare gli accordi per mancanza di godimento del bene e disagi che sta vivendo, e fare causa come lo ha consiglato il suo legale, ma senza uscire di casa, ma continuando a vivere, certo no gli sarà facile con la mogie connivente con la suocera vipera eppure deve fare qualcosa se non gli sta bene la situazione..

Il contratto è nullo ma il giudice provvede alla tua domanda, ossia di riconoscre il contratto che non era scritto, ma verbale. Poi fa tutti gli aggiornamenti che merita il procediemento, stabilire il canone, la durata e le condozioni contrattuali, a me è successo così

Questo poteva accadere prima dell'approvazione della legge di stabilità 2016. Sono state introdotte modifiche sostanziali sulla 431/98 anche in ossequio ad alcune pronunce della Cassazione che avevano generato una bella confusione ed una evidente lotta interpretativa fra diversi poteri dello Stato.

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