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fendi

Servitù di passaggio su terrazzo privato

Buongiorno,

Io sono proprietaria di un appartamento con relativo terrazzo annesso, sul quale, circa 12 anni fa, dietro approvazione del mio condominio ( assemblea alla quale quale io non partecipai ), venne deciso di far passare il tubo di riscaldamento, circa 10 mt, lungo tutto il perimetro dello stesso, deturpandolo.

 

Allora io non ero a conoscenza di che cosa comportasse avere una servitù all`interno d'una proprietà privata perché nessuno mi comunico` alcunché (svalutazione del mio immobile ed impossibilità di negare l`accesso alla mia proprietà).

Ora chiedo se:

1) posso chiedere, dopo tutti questi anni, di rimuovere la tubazione?

2) c`è possibilità di chiedere un risarcimento danni?

3) la servitù in questione doveva essere regolamentata?

4) in seguito a lavori di rifacimento facciata e balconi avvenuti nel 2010, dove io ho pagato di tasca mia la pittura del muro dove é alloggiato il tubo relativo, posso chiedere il rimborso dei soldi spesi ripartiti per i vari condomini?

5) è vero che chi "subisce" una servitu (fondo servente) può chiedere una riduzione nel pagamento della quota di condominio?

Ringrazio anticipatamente chiunque volesse darmi una mano a capire come muovermi in tal senso.

Cordilamente

Elisabetta

Buonasera, lungo il perimetro significa che la tubazione non è invasiva dello spazio privato ?

Il tubo dà limitazione al corretto uso del terrazzo?

Sarebbe interessante capire in via descrittiva come, quando e quanto pesa questa servitù.

5) è vero che chi "subisce" una servitu (fondo servente) può chiedere una riduzione nel pagamento della quota di condominio?

 

 

falso .

Bsera,

La tubazione non limita la mobilità del passaggio (anche se in quei dieci metri io non mi posso più affacciare tanto è scostato dal muro), ma può facilmente comprendere che avere un tubo della dimensione di un gasdotto sia alquanto deturpante per il mio terrazzo che non ha certo la grandezza di un giardino! Comunque rimane il fatto che ho subito un danno sia dal punto di vista economico ( per un`eventuale vendita) sia dal punto di vista della forzata condivisione della ma proprietà.

Anche se si fosse trattato di una servitù coattiva, avresti avuto comunque diritto ad un'indennità, calcolata ai sensi dell'articolo 1053 del codice civile. A maggior ragione, siccome si tratta di una servitù volontaria, hai il diritto di chiedere un compenso proporzionato al danno nel caso in cui la proprietà perde di valore.

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