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molinac

Posto auto disabile ??

La questione e' questa :

il piazzale del condominio e' costituito da posti auto privati delimitati da strisce bianche, rimane poi una parte comune non delimitata antistante alle scale.

Un condomino (disabile) che possiede un posto auto ha richiesto "...che venisse adibito un posto auto ad uso esclusivo di persone diversamente abili all'interno di spazi condominiali identificato con striscia gialla".

Vorrei specificare che attualmente è l'unico disabile.

Le domande sono:

1) e' obbligatorio assegnare un posto auto ad uso esclusivo disabili in un parte privata di un condominio ? (credo di si)

2) il condomino diventerà, essendo l'unico disabile, " propietario" di un secondo posto auto : il suo e quello dei disabili e userà questo posto auto non occasionalmente ma sempre.

 

E' corretto quello che sta succedendo?

La delibera dell'assegnazione del posto auto non e' stata ancora fatta, alla riunione (19/12/2014)devo fare aggiungere qualche postilla.

Del tipo se il disabile e' un condomino non potra' usare il posto abitualmente o in modo continuativo ma solo per un periodo di tempo stabilito....

o qualcosa del genere?

 

ps (Il disabile e' indipendente cammina (zoppicando un po') porta la spesa ha un bastone e il simbolo giallo sicuramente)

 

 

grazie in anticipo

ciao,

Credo che un posto ad un disabile non sia richiesto in un condominio, ma potrei sbagliarmi. Credo c sia giusto civilmente dare un posto ai disabili . Ma se i posti sono 9 ed i condomini sono 9 quindi un posto per ogni condomino non vedo xkè creare un posto per disabili. Il psto per disabili viene dato quando i posti sono 6 allora vi è rotazione ed è giusto civilmente assegnare un posto al disabile che vive nel condominio. Ma nel tuo caso no, i posti sono giusti, quindi non vedo la questione, tranne se il disabile non voglia due posti.

Non può trovare accoglimento la domanda proposta nei confronti del condominio dalla singola proprietaria disabile per ottenere il riconoscimento di un parcheggio riservato nel cortile comune, se nel cortile medesimo vi è comunque la possibilità di trovare parcheggio, nonostante l’assenza di meccanismi di turnazione tra i singoli condomini.

(nota a Tribunale di Roma, decreto del 27 luglio 2013)

Di che anno è l'edificio, ovvero quando è stato approvato il relativo progetto?.

 

Ciao

la casa l'ho comprata nel luglio 2003 ed era finita da pochi mesi.

molto probabialmente e' obbligatorio assegnare un psto auto ad uso dei disabili e vabene ok

ma qui cosa succedera' per me:

siccome e' obbligatorio verra destinata una parte comune del piazale a disposizione in generale ai disabili ma agli effetti pratici "diventera" della condomina perchè lo occupera' sempre lei.

nella convocazione c'è scritto tra i punti da discutere :

2) delibera di assegnazione posto auto ad uso esclusivo di persone diversamente abili all'interno degli spazi condominialie identificazione con righe gialle.

La richiesta del posto auto disabili, non è una furbata dell'interessata, ma un obbligo di legge in vigore dal 11 agosto 1989

--link_rimosso--

Quindi se l'edificio, e l'annesso parcheggio è successivo al 1989, è fatto obbligo di prevedere uno stallo riservato alla sosta dei disabili ogni 50 posti auto (o multipli). A stabilirlo è il combinato disposto tra l'art. 1 punto 1 e l'art. 8, punto 8.2.3., del D.M. 14 giugno 1989 n°236, non ci sono deroghe, anzi, in alcune regioni (vedi proprio la Toscana) con Legge Regionale è stato abbassato il parametro a 1/30.

Tieni presente che non significa assegnare o consegnare lo stallo al disabile, ma riservarlo AI DISABILI, ovvero a qualunque disabile ne abbia necessità.

 

Ciao

Quindi, anche se il parcheggio e' privato e ogni condomino e' propietario di un posto auto e l'accesso al condominio e' consentito solo ai propietari, per legge bisogna riservare ai disabili un posto?

 

Come posso chiedere che venga evidenziato formalmente questo concetto : "il parcheggio non è assegnato ma riservato AI DISABILI e quindi ne e' vietato lo stallo continuativo"

 

albano59 giustamente dice che non è una furbata dell'interessata anche perchè non sa che la distanza tra il suo attuale posto auto e il posto auto che verrà riservato ai disabili e' di 4metri, inoltre voleva denunciare un vicino perchè aveva trovato delle strisce blu sulla sua auto lo stesso blu dell'auto del povero vicino. Non è furba ma ci sta prendendo tutti un pò in giro.

 

Come scrive Meri nella sua firma bisogna essere saggi e in questo caso per risolvere il problema che "formalmente" non cè bisogna tapparsi il naso 😉

1) Si, è un obbligo di legge per tutte le aree destinate alla sosta, nei complessi residenziali, edificati dal 1989. E' indifferente che si tratti di area ad uso pubblico o privato.

 

2) E' sufficiente realizzare la segnaletica contemplata dal DPR 495/92 per gli stalli destinati ai disabili, utilizzando il cartello generico senza numero di contrassegno.

 

3) Il posto riservato ai disabili, se assente, è una richiesta legittima. Non è giustificato assegnarlo ad un disabile specifico.

 

4) Se sei l'Amministratore devi solo applicare la norma, indipendentemente da ciò che pensano i condomini, perché non si tratta di una "facoltà", ma di un obbligo.

 

Ciao

ok molto bene mary è la risposta chiara e sintetica di cui avevo bisogno.

 

ultima cosa

l'amministratore la raccomandata con la proposta di delibere deve recapitarla prima di 30gg dalla data di convocazione essendo una modifica che interessa parti comuni del condominio?

Solo nel caso in cui i posti auto siano situati nelle parti comuni si può applicare la normativa che prevede un trattamento di favore per le persone con difficoltà motorie, nel caso invece in cui il posto auto sia di proprietà esclusiva del singolo condomino la questione della possibile esclusività o priorità di assegnazione a chi è in una situazione di difficoltà di deambulazione o altro ovviamente non si pone, in quest’ultimo caso occorrerà più che altro porre la dovuta attenzione in fase di acquisto, per accertarsi che le dimensioni, il posizionamento e la tipologia di posto auto (in box o in un area esterna) siano adeguate ai bisogni di chi dovrà usufruirne.

 

Se acquisto un posto auto che è mio, privato vicino all'ingresso dello stabile, il disabile non può nulla................doveva pensarci al momneto dell'acquisto eseguire opportune verifiche.

Attenzione, Non è una questione "condominiale", ovvero lasciata alla volontà dell'assemblea !. Ciò indipendentemente dal fatto che i posti siano tutti di proprietà esclusiva oppure comuni.

Vi riporto quanto già accaduto.

 

Un costruttore ha ottenuto un permesso di costruire prevedendo nel parcheggio del complesso immobiliare lo stallo destinato ai disabili come da obbligo di normativa (vedasi l'apposita tavola obbligatoria per la L.13/89).

Una volta presentata la fine lavori, tale costruttore si è guardato bene dal riservare il posto ai disabili ma ha venduto tutti gli stalli a diversi proprietari.

Un bel giorno nello stabile è arrivato un disabile, con tanto di contrassegno e carrozzina.... Questi ha chiesto all'amministratore dove fosse il posto auto assegnato ai disabili e l'amministratore è caduto dalle nuvole, affermando che non c'era mai stato.

Quindi il disabile ha presentato un esposto al Comune cosicché è intervenuta la P.M. (...) che ha accertato come in effetti ci sia una discordanza tra il progetto approvato e lo stato dei luoghi. Quindi la P.M. redige apposito rapporto all'A.C. - Ufficio Edilizia Privata.

A quel punto viene convocato in Comune l'Amministratore il quale deve rispondere in merito alla titolarità dei posti auto, ovvero se sono condominiali o di proprietà esclusiva. Viene quindi fuori che il costruttore li ha venduti tutti compreso quello gravato dalla destinazione d'uso.

L'amministratore fornisce quindi gli estremi del titolare dello stallo che doveva essere destinato ai disabili.

A quel punto il titolare di tale stallo si vede notificare Ordinanza di remissione in pristino della destinazione del posto auto, ovvero a rendere conforme il parcheggio a quanto previsto sia dal P.d.C. che dalle norme.

Sapete come è andata a finire?. Attualmente il / i disabili sostano nello stallo che è di proprietà del Tizio, (naturalmente dopo avere realizzato tutta la segnaletica di norma) mentre questi ha intrapreso una lunga e costosa causa contro il costruttore (la persona fisica perché la ditta è fallita....) per non aver dichiarato al rogito il vincolo di destinazione.

 

Quindi attenzione!. Se il parcheggio è comune e l'edificio è post 1989 e non c'è il posto/i per disabili, l'Ordinanza arriva all'Amministratore, se invece gli stalli sono di proprietà esclusiva l'ordinanza arriva al rispettivo titolare.

Dimenticavo: Il ricorso al TAR all'ordinanza è perso in partenza.......

 

Ciao

grazie kurt

 

vado ad approfondire la nota a Tribunale di Roma, decreto del 27 luglio 2013) cosi sono preparato.

Se non presenzio all'assemblea e non delego e gli altro condomini deliberano l'assegnazione del posto auto posso impugnare la delibera?

Supponiamo che la proposta di delibera del posto auto abbia senso, in questo caso l'amministratrice avrebbe farci recapitare la ar di convocazione 30gg prima della data della riunione trattandosi di modifiche a parti comuni del condominio?

Tieni presente che la sentenza, oltre ad evidenziare che il disabile non aveva i requisiti per sostare in area riservata in quanto non era titolare dell'apposito contrassegno, ha carattere esclusivamente civilistico, ovvero derivante da un contenzioso tra disabile e condominio.

Altra questione è invece l'aspetto amministrativo - urbanistico, che segue diverse strade. Infatti a fine sentenza si legge:

 

...il ricorso cautelare urgente va respinto tutte le volte in cui la situazione di pregiudizio dedotta possa essere risolta avvalendosi di uno degli strumenti tipici previsti dall’ordinamento e, a maggior ragione, quando, come nel caso di specie, emerga che il soggetto che invoca la tutela cautelare non si sia attivato con tutti i mezzi a sua disposizione, idonei a risolvere la situazione pregiudizievole anche senza l’intervento del giudice...."

Quindi, se sussiste un obbligo normativo per il posto disabili, è sufficiente che il disabile presenti un esposto in comune.

Ciao

Ciao Meri,

 

ma nel caso di posto auto di proprietà (escludiamo la condominialità) che viene fatto un esproprio al proprietario per darlo al disabile?

Ciao Meri,

 

ma nel caso di posto auto di proprietà (escludiamo la condominialità) che viene fatto un esproprio al proprietario per darlo al disabile?

Ciao Kurt

 

No, non viene espropriato. Sull'Ordinanza è imposto solo il rispetto della destinazione d'uso, ovvero che venga provvisto della segnaletica di norma a favore dei disabili (come riportato nel progetto approvato ai sensi della L. 13/89), e quindi vi possono sostare solo i veicoli aventi esposto l'apposito contrassegno. Se il titolare del posto ha il contrassegno ci può sostare altrimenti ci sosteranno altri.....

Nel caso che ho riportato purtroppo nel palazzo c'era solo un disabile (quello che ha mosso tutta la faccenda) e quindi al titolare del posto non è restato altro che fare causa al costruttore (mi risulta ancora in corso....).

Di fatto il non prevedere lo stallo per disabili, ove sarebbe obbligatorio, si configura come un cambio di destinazione d'uso ai fini urbanistici (al pari, ad esempio, del non rispettare la superficie permeabile di norma), e quindi esula da questioni "civilistiche" tra i condomini. La sentenza che hai riportato lo dimostra con la frase che ho evidenziato: se il disabile avesse avuto il contrassegno e avesse segnalato al Comune la difformità, non ci sarebbe stato bisogno del Giudice.

 

Ciao

ultima domanda.

ho visto nei parcheggi di ipermercati e centri commerciali dei posti riservati a future mamme, nel parcheggio deve essere riservato anche un posto di questa tipologia?

nel caso positivo l'amministratore che non lo fa a cosa va incontro?

 

grazie

ultima domanda.

ho visto nei parcheggi di ipermercati e centri commerciali dei posti riservati a future mamme, nel parcheggio deve essere riservato anche un posto di questa tipologia?

nel caso positivo l'amministratore che non lo fa a cosa va incontro?

 

grazie

No, non sono istituiti da alcuna norma. Sono solo una accortezza dei titolari di parcheggi privati (generalmente supermercati e centri commerciali) a favore delle future mamme.

Immaginati cosa accadrebbe se fossero istituiti con Ordinanza su area pubblica..... Il vigile chiede l'esame delle urine?. 😂

l'esame delle urine puo' essere taroccato! tutte le forze dell'ordine verrebbero munite di test di gravidanza !

 

Ultima info

 

la raccomandata di convocazione che ha nell'ordine del giorno la delibera di assegnazione posto auto ad uso esclusivo di persone diversamente abili all'interno degli spazi condominialie e identificazione con righe gialle deve essere recapitata 30gg prima della data dell'assemblea in quanto si tratta di una modifica di una parte comune del condominio?

 

 

 

-delibera di assegnazione posto auto ad uso esclusivo di persone diversamente abili all'interno degli spazi condominialie identificazione con righe gialle.

 

la raccomandata deve essere recapitata 30gg prima della data dell'assemble in quanto si tratta di una modifica di una parte comune?

Parti sempre dal principio di richiedere il consenso ai condomini per realizzare ciò che è obbligatorio per legge.

Prendi visione del progetto depositato in Comune, verifica sulla tavola L. 13/89 dove è previsto lo stallo per i disabili, e avvisa i Condomini che devi rendere conforme il parcheggio alle norme e al progetto.

Supponiamo che i condomini decidano di non fare lo stallo. Tu che fai, violi la Legge?.

 

Ciao

la raccomandata deve essere recapitata 30gg prima della data dell'assemble in quanto si tratta di una modifica di una parte comune?

NO.

Ma qual millantatore e con quale tornaconto, mette in giro queste panzane ?!

A chi sostiene ciò, chiederei di esibire la legge o l'articolo di legge che prevede detto supposto obbligo.

 

Rimanendo invece coi piedi saldamente per terra, per una qualunque convocazione con in OdG qualsiasi argomento vale sempre e solo il disposto dell'art. 66 d.a.c.c. 3° comma:

"L'avviso di convocazione, contenente specifica indicazione dell'ordine del giorno, deve essere comunicato almeno cinque giorni prima della data fissata per l'adunanza in prima convocazione, a mezzo di posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o tramite consegna a mano, e deve contenere l'indicazione del luogo e dell'ora della riunione. [...]"

Questo SI che è un fatto!

Legge... o articolo di legge...

Aspetta ferma tutto dammi un aiuto.

Avrei bisogno di uno scaletta del tipo:

 

- Nel progetto non e' stato previsto lo stallo per disabili

1)....

2)....

3)....

......

......

- Nel progetto e' previsto lo stallo per disabili

1)......

2).....

3).....

........

.......

 

Grazie

per albano avevo letto queso Art. 1117-ter. (1) Modificazioni delle destinazioni d'uso.

ma non sono sicuro che sia corretto aplicarlo in qs. caso

Scusa, ma non hai scritto che il progetto è successivo al 1989?. Quindi la tavola L. 13/89 dovrebbe essere allegata, e dovrebbe dimostrare il rispetto di quanto a favore dei disabili.

Se ciò non fosse si aprono due strade:

 

1) Se il titolo edilizio è antecedente al DPR 380/2001, è il Comune ad aver rilasciato un titolo senza verificare la rispondenza di legge, e quindi sussiste anche una omissione da parte dell'Ente Pubblico.

 

2) Se il titolo è successivo al 2001, rischia il progettista, che in sostanza assevera la conformità delle opere a quanto disposto dalle leggi, senza però poi rispettarle....

 

Quindi si entrerebbe nel campo della co-responsabilità da parte di terzi estranei alla proprietà.

Ciò non toglie però che il parcheggio andrebbe comunque adeguato, per essere portato a norma,fermo restando che la situazione è sanabile solo realizzando lo stallo. Non esiste in questo caso "sanatoria" senza adeguamento. Sarebbe come avere realizzato un alloggio in un edificio che contempla solo laboratori o negozi e pretendere di sanarlo.....

 

Ciao

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