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mabad1976

Impianto elettrico e messa a terra

Buona sera,

 

l'argomento per il quale chiedo delucidazioni è già stato trattato ma alcune cose non mi sono chiare.

Sono proprietario di un appartamento in condominio di 21 unità ho iniziato da poco una ristrutturazione e mi sto scontrando con alcuni problemi. Rifarò l'impianto elettrico e siccome il condominio è datato non è provvisto di messa a terra ma dei soli interruttori magnetotermici.

Dove collego la messa a terra del mio impianto?

Posso chiedere che venga realizzata la messa a terra condominiale?

Chi è responsabile se succede qualcosa?

 

Grazie per le risposte.

Ciao

scusami la domanda ma ... l'impianto lo stai facendo tù o ti affidi ad un elettricista o ditta specializzata?. Perchè in tal caso, dovrebbe essere quest'ultima a provvedere in merito sapendo "come e dove mettere le mani"...

L'impianto lo faccio fare da un'elettricista, non lo faccio io.

Il problema è che non c'è la messa a terra condominiale e nemmeno quella per le singole unità immobiliari, ma solo gli interruttori magnetotermici. Anche se io faccio fare tutto l'impianto a norma nel mio appartamento il mio elettricista non potrà attaccare il cavo di terra. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Grazie

Ciao

puoi proporre in assemblea che venga adottata la delibera di adeguamento dell'impianto condominiale.. che tra l'altro dovrebbe essere già stato fatto da diversi anni.

Riferimento legge 46/90 abrogata e sostituita dal DM 37/08 che ti invito a leggere..

bisogna creare uno o due pozzetti dove piantare il palo di terra e verificare bene le misure............

ma queste sono cose che l'elettricista deve sapere benissimo altrimenti è preoccupante.

Ciao

queste sono cose che l'elettricista deve sapere benissimo altrimenti è preoccupante.

 

Infatti.. è proprio quello che ho sostenuto...

Buon giorno,

 

mi è chiaro (ed anche al mio elettricista è chiaro) come fare un impianto di messa a terra, il quesito non è questo. Ho letto la legge 46/90 e il DM 37/08 (grazie Vanni): negli impianti precedenti al 1990 (è il mio caso) bisognava fare l'adeguamento dell'impianto ed era sufficiente mettere un interruttore magnetotermico (ed è stato fatto). Ora nel solo mio appartamento sto facendo una ristrutturazione e il nuovo impianto avrà il cavo di messa a terra che arriverà nella sala contatori (di tutto il condominio) dove dovrà essere attaccato ad una messa a terra comune a tutti.

La messa a terra dentro la sala contatori, o comunque un impianto di messa a terra, ci deve essere?

 

Grazie per le risposte.

Grazie Carda per il link,

 

comunque non ho fugato i miei dubbi.

Capisco che le leggi in merito sono complesse e, per chi non è del settore, di difficile interpretazione.

Il condominio è stato costruito prima del 1990, e l'impianto elettrico è stato adeguato.

L'adeguamento doveva comprendere anche la realizzazione di un impianto di terra?

L'impianto di terra è obbligatorio a prescindere dalla data di costruzione dell'immobile?

 

Grazie

io sono elettricista e ti dico che quà a bologna tutti gli adeguamenti condominiali sono stati fatti con la messa a terra

che è un protezione aggiuntiva al differenziale se vuoi un consiglio fallo basta un granello di polvere nel differenziale

Modificato Da - fermati il 10 Gen 2010 16:20:49

Ciao

quali sono gli impianti elettrici che non prevedono la messa a terra?

Si mette anche nelle impalcature durante i lavori di rifacimento delle facciate.....

sono dieci anni che mi occupo solo di antenne cmq

che io sappia nessuno a parte gli apparecchi in classe due es

rasoi phon alcune plafoniere ecc ecc.

L'unica cosa certa è la confusione normativa. Ognumo dà libera interpretazione alle leggi.

Faccio ancora questo appunto sul quale è bene riflettere:

il "DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81" in materia di sicureza sui luoghi di lavoro fornisce all'art. 2 due definizioni importanti che sono quelle di LAVORATORE e DATORE DI LAVORO.

Come si evince "il datore di lavoro" è anche il privato cittadino che paga al "lavoratore" libero professionista la parcella dopo una sua prestazione professionale.

Quindi se il mio impianto elettrico non è a norma (e succede qualcosa di spiacevole) primo responsabile di fronte alla legge sono io.

Quello che dice Carda è parzialmente vero.

 

"un esplicitissimo articolo 6 comma 3 del recente dm 37/2008, che ti riporto:

"3. Gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all'origine dell'impianto, di protezione

contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.""

 

Per quanto ho potuto leggere la protezione dai contatti indiretti fatta con interruttore differenziale è migliore se è presente la messa a terra degli impianti.

Con rispetto parlando, "parzialmente" un accidente: ti ho citato un articolo di legge vigente, che supera tutto quello che hai potuto leggere. Che poi ci siano interpretazioni tecniche diverse sugli impianti elettrici te l'ho già detto io.

E dal decreto 81/08 hai evinto piuttosto male: in una casa di civile abitazione quel decreto non si applica, perchè quello che tu sbagliando definisci "datore di lavoro" è invece il committente.

Nessuno ti ha detto di non fare la messa a terra, ti ho solo detto quando è obbligatoria.

Se invece sapevi già tutto e volevi vedere com'era preparato il forum, scusa tanto.

Premetto, non sono un elettricista, mi sembra che la 37/08 obblighi a rilasciare dichiarazione di conformità, con deposito pratica allo sportello comunale, settore ediliza, tale certificazione e obbligatoria per tutti i casi di ampliamento o sostituzione di componenti e manutenzioni extra str. dell'impianto elettrico.

Ora tale certificazione, relativa agli impianti certificabili da personale tecnico specializzato, che abbia i requisiti rispettivi alla lettera A, deve certificare che l'impianto rispetta le norme CEI in materia e le normative vigenti.

Io personalmente interpreto, che se si fanno modifiche o ampliamenti, bisogna rispettare tutte le norme vigenti a oggi, quindi decade il fatto dell'esentare abitazioni prima di una certa data.

Scritto da coppo76 il 11 Gen 2010 - 23:45:28:

Io personalmente interpreto, che se si fanno modifiche o ampliamenti, bisogna rispettare tutte le norme vigenti a oggi, quindi decade il fatto dell'esentare abitazioni prima di una certa data.

SE SI FANNO MODIFICHE......... APPUNTO.

 

se conti che cambiare un interruttorre, una presa un lampadario... non rientra nelle modifiche che richiedano rilascio della dichiarazione di rispondenza.......

posso dirti che di impianti funzionanti e posati ante 1990 ce ne sono ancora tantissimi.

Modificato Da - tbsgnn il 12 Gen 2010 09:54:59

Scritto da mabad1976 il 09 Gen 2010 - 20:46:14:Rifarò l'impianto elettrico e siccome il condominio è datato non è provvisto di messa a terra ma dei soli interruttori magnetotermici.

Dove collego la messa a terra del mio impianto?

Posso chiedere che venga realizzata la messa a terra condominiale?

A me è capitato già.

 

Ho chiesto all'amministratore che provvedesse a mettere in regola l'impianto comune con regolare messa a terra (fra l'altro obbligatoria). Non lo ha fatto.

 

Ho fatto un esposto all'ASL la quale ha intimato all'amministratore di regolarizzare l'impianto elettrico comune (ai sensi della Legge 46/90 - DPR 380/2001 e art. 14 D.L. 355/2003) e permettermi di allacciarmi e regolarizzare così il mio impianto.

 

A parte gli ho scritto che se non avesse provveduto subito lo avrei denunciato e chiesto i danni per i miei lavori che nel frattempo erano fermi (senza il collegamento con la terra l'elettricista non mi rilasciava il certificato di conformità e io non potevo chiudere la DIA in Comune).

 

Ha provveduto subito.

 

Saluti

 

Giuseppina

Grazie a tutti,

 

ma soprattutto grazie a Giuseppina che mi dà una buona notizia, tra l'altro confermata dal mio legale di fiducia oggi pomeriggio.

 

Marco

Caro Carda,

 

mi sembri piuttosto saccente. Mi fido decisamente di più di Giuseppina (geometra) che delle tue opinioni.

Scritto da tbsgnn il 12 Gen 2010 - 09:54:23:

SE SI FANNO MODIFICHE......... APPUNTO.

 

se conti che cambiare un interruttorre, una presa un lampadario... non rientra nelle modifiche che richiedano rilascio della dichiarazione di rispondenza.......

posso dirti che di impianti funzionanti e posati ante 1990 ce ne sono ancora tantissimi.

 

Modificato Da - tbsgnn il 12 Gen 2010 09:54:59

Mica tanto vero: cambiare un interruttore, una presa o un lampadario a rigor di legge sarebbe compito di tecnici che abbiano specifici requisiti tecnico-professionali i quali al termine dell'intervento dovrebbero rilasciare relativo certificato di conformità. Se ipoteticamente cambiando una presa il tecnico si accorgesse della mancanza del conduttore di terra, questi potrebbe anche rifiutarsi di effettuare la sola sostituzione, perchè dovrebbe anche aggiornare l'impianto alle ultime Norme entrate in vigore nel frattempo.Poi che questo nessuno lo faccia è un'altro discorso... E cmq dimensionare una linea di terra per una sola utenza è sicuramente possibile, ma poi detta linea non potrà essere usata da tutti gli altri condòmini in quanto risulterebbe fortemente sottodimensionata. Quando si parla di sicurezza il buonsenso in una comunità condominiale dovrebbe prevalere sugli interessi dei singoli.

@ Giuseppina:

non so che tipo di immobile sia stato quello a cui si riferisce il TUO caso.

Se l'immobile è ante 46/90 ed è completamente residenziale e senza dipendenti, l'impianto di terra può ancora essere inesistente, grazie al decreto milleproroghe...

 

In questo caso concordo con carda: se l'amministratore ha un minimo di competenza, la questione resterà irrisolta.

 

Resta però il fatto inoppugnabile, che nessuno, dico NESSUNO, può vietare al tuo elettricista di realizzare una linea equipontenziale (dotata di opportuno picchetto) utilizzando le parti comuni ai sensi dell'art.1102: detta linea di terra ovviamente sarà e DOVRA' restare privata. Nel caso in cui il condominio in futuro vorrà dotarsi di impianto di terra, allora il teecnico che si dovrà occupare del dimensionamento, dovrà tenere conto anche del tuo impianto.

Scritto da automan73 il 15 Gen 2010 - 14:13:36:

 

Mica tanto vero: cambiare un interruttore, una presa o un lampadario a rigor di legge sarebbe compito di tecnici che abbiano specifici requisiti tecnico-professionali i quali al termine dell'intervento dovrebbero rilasciare relativo certificato di conformità. Se ipoteticamente cambiando una presa il tecnico si accorgesse della mancanza del conduttore di terra, questi potrebbe anche rifiutarsi di effettuare la sola sostituzione, perchè dovrebbe anche aggiornare l'impianto alle ultime Norme en [...]

torno quindi a dire:

 

SE SI FANNO MODIFICHE......... APPUNTO come confermi con il tuo intervento.

 

per le singole parti se marchiate IMQ e/o CE la garanzia è già quella.

e nessuno ti cambierà mai un lampadario o un interruttorre facendo una dichiarazione di rispondenza e nessuno si opporrà mai alla sostituzione SE PRIMA NON RIFAI L'IMPIANTO...

Se il tecnico si accorge di una mancanza, la segnala, il proprietario SE LO RITIENE farà le modifiche.... e torniamo alla frase di apertura:

 

SE SI FANNO MODIFICHE......... APPUNTO

Scritto da tbsgnn il 15 Gen 2010 - 15:34:09:

 

torno quindi a dire:

 

SE SI FANNO MODIFICHE......... APPUNTO come confermi con il tuo intervento.

 

per le singole parti se marchiate IMQ e/o CE la garanzia è già quella.

e nessuno ti cambierà mai un lampadario o un interruttorre facendo una dichiarazione di rispondenza e nessuno si opporrà mai alla sostituzione SE PRIMA NON RIFAI L'IMPIANTO...

Se il tecnico si accorge di una mancanza, la segnala, il proprietario SE LO RITIENE fa [...]

Non ti scaldare, puoi tornare a dire quello che vuoi ma la realtà rimane sempre che la certificazione di installazione a regola d'arte da parte di un tecnico abilitato sarebbe OBBLIGATORIA anche solo in caso di semplice sostituzione di una lampadina. E' più chiaro adesso?

Certo, la regola dell'arte prevede di utilizzare materiali certificati IMQ/CE che altro non sono che le certificazioni del COSTRUTTORE riguardanti la rispondenza elettrica e di sicurezza del materiale che esso produce, altrimenti detto materiale non potrebbe neppure essere messo in commercio (il marchio CE viene fatto specificamente per quest'ultima ragione). Ma sono due cose molto diverse la rispondenza IMQ o CE dalla dichiarazione di conformità.

Il solo utilizzo di materiali marchiati IMQ o CE non sgravia chi sostituice/ripara/modifica/installa tutto o parte di un impianto elettrico dalle sue responsabilità di tecnico abilitato. E' condizione necessaria ma non sufficiente.

Che poi quasi nessuno degli installatori rilasci (a torto) la dichiarazione per interventi così semplici è un altro discorso...

Saluti.

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