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Ferdinando

Gestione di detrazione 36% ereditata

Salve, riporto il caso recente di un mio collega: casa di proprietà del suocero su cui vengono effettuati lavori di ritrutturazione e avviate pratiche per la detrazione del 36%. Da qualche mese purtroppo il suocero è venuto a mancare e le restanti otto quote a rimborso dovrebbero passare in eredità all'unica figlia che vive stabilmente in quello stesso appartamento col marito. I due coniugi sono in comunione di beni. Nel testamento del suocero è indicato che la successione ricada nella comunione. Chi può/deve continuare a beneficiare della detrazione? Entrambi i coniugi al 50%, oppure a scelta uno solo dei due? Grazie

Scritto da Patrizia Ferrari il 28 Set 2012 - 11:29:07: A mio giudizio solo la figlia.

 

Staff

E per quale motivo il regime di comunione non dovrebbe avere efficacia in questo caso?

Perchè negli aventi titolo la comunione non viene menzionata.

Potrei sbagliare,ma non avendo mai avuto casi preferisco andare cauta.

Prova a chiedere un parere ad Ade.

 

Staff

benissimo, ma se nel testamento olografo è espressamente scritto che la casa ricada nella comunione, gli eredi diventano due, marito e moglie oppure mi sbaglio?

A questo quesito trovi risposta controllando l'atto di successione e conseguente voltura catastale di quell'immobile: se gli eredi che hanno accettato in eredità l'immobile sono due, e due sono pure i nuovi comproprietari di detto immobile, allora ognuno dei due eredi acquisisce il 50% delle detrazioni fiscali residue.

Ma se dall'atto di successione l'eredità risulta accettata dalla sola figlia... c'è solo un erede: l'unico che in questa circostanza particolare può acquisire le restanti quote di detrazione.

Saluti

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