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simser

Concessione in sanatoria su immobile da acquistare aiuto

Salve, grazie innanzitutto a chi mi risponderà. Fatta proposta di acquisto, accettata, chiesto mutuo, analisi creditizia ok, perizia. E ci fermiamo. Il perito non mi chiude la perizia poichè manca la copia conforme della concessione edilizia in sanatoria del 1995. Sull'atto di compravendita c'è scritto che per la detta concessione si è provveduto a pagare l'intera oblazione ed oneri accessori (sono stati allegati i bollettini pagati a suo tempo). Il perito mi dice che se manca la copia non chiude la perizia anche per tutelare me dal momento che sull'atto non si evince che tipo di concessione edilizia si andava a chiedere di sanare e che magari manca ancora qualcosa da pagare. Ora...il venditore ha il rogito il 26 prossimo per la sua prima casa. Qualcuno mi può dire cosa bisogna fare e come mi devo comportare?

Sono veramente disperata,

grazie a tutti

Il perito ha tutte le ragioni.

Soluzione: il venditore si mette nelle mani di un tecnico (avrebbe dovuto farlo ben prima, sapendo di non essere in regola dal punto di vista edilizio) che andrà in Comune per richiedere la concessione in sanatoria ed eventuale certificato di agibilità speciale. A Milano ci sono uffici e moduli apposta per sollecitare la chiusura di queste pratiche, non so a Roma. Il Comune spolvererà la vecchia pratica, la controlla e risponderà di inviare qualche altro documento se manca o di passare a prendere la concessione se va tutto bene. Paghi gli oneri per il rilascio e rogiti.

A Milano per fare tutto ci va da uno a due mesi. A Roma un altro utente mi ha detto di più.

Quindi posticipate il rogito.

Il perito è stato professionale e corretto nei tuoi confronti. Come chi mi ha preceduto, rimandare il rogito non è una tragedia. Spera solo che quanto uscirà dagli uffici confermi il tutto e che le risultanze siano conformi allo stato dei luoghi. In particolare se la modifica ha riguardato anche la statica.

 

Se tale verifica non puoi farla da sola, fatti assistere da un perito. A volte, anche nei patronati se ne trovano di bravi.

La concessione potrebbe non essere ancora essere stata rilasciata.

 

L'ufficio in questione si trova in via di Decima e fino a pochi anni fa si chiamava USCE.

Buongiorno e grazie.

 

No, rimandare il rogito non è una tragedia...ma c'è dell'altro. Ora, io non so se il venditore sia a conoscenza di questa situazione nel senso che questo abuso è stato fatto tre proprietari prima di lui. Quando ha comprato casa lui era il periodo in cui i mutui li davano anche agli asini..quindi non ci metterei la mano sul fuoco che lui sia a conoscenza di questo. Anche perchè sono 3 mesi che ha gli scatoloni per casa e la cucina smontata (l'ho vista io) e non avrebbe senso fare lo gnorri quando anche lui sta subendo evidentemente un danno dal momento che ora si deve intestare la sua prima casa come seconda con tutto ciò che ne consegue. Il problema è che noi avevamo il rogito il 30.9...ma già abbiamo rimandato a questo mese. Poi il perito si è accorto di questa cosa. Il problema è che non abbiamo sottoscritto un altro compromesso e ancora non verso la caparra (i patti erano di aspettare la perizia). Dunque ho un pugno di mosche in mano. Sia chiaro..non avrei mai preteso la restituzione del doppio della caparra, insomma lui mi sembra essere una persona a posto; credo che il macello lo abbia fatto l'AI. Io sono disposta ad aspettare anche altri 3 -4 mesi. Mi chiedo..se lui manda tutto all'aria (perchè questa situazione ha del ridicolo) io posso rivalermi in qualche modo? Posso obbligarlo se non altro a concludere la vendita? Posso citare qull'incapace dell'AI per danni morali?.

Grazie mille

Dubito abbia responsabilità sulla regolarità urbanistica, salvo sia scritto sul mandato. Penso avresti dovuto chiederla prima.

Per il resto, si dovrebbe leggere bene il compromesso, prima di valutare se il promissario venditore sia considerabile inadempiente a fronte di quanto emergerà.

Ok che è vittima anche il venditore: ma è vittima perché l'ha voluto lui. Quando si acquista un immobile, o comunque quando si fa un investimento importante, è bene, se non si è del settore, far valutare l'acquisto da un tecnico e da un legale, o da chi serve nel caso specifico. Tutti gli imprenditori, gli investitori, ecc. lo fanno, prima di investire i loro soldi, e lo stesso vale per le persone "normali": se non hai le competenze ti affidi alla consulenza di qualcuno che ce l'ha; se non lo fai accetti il rischio, senza nemmeno sapere se può andare bene o male. Quindi ok che il tuo venditore non sapeva nulla, ma questa non è una scusante. Attualmente lui è responsabile dell'abuso, in quanto proprietario e in quanto con il rogito notarile ne è divenuto responsabile.

Sono dura? Forse sì. Ma prova un po' a pensare quando tu sarai proprietaria di quella casa e decidessi di venderla: tu sarai esattamente nei panni del tuo attuale venditore, e dall'altra parte ci sarà un acquirente che vorrà garanzie sul bene che acquista... e sarai tu proprietaria a dovergli dare queste garanzie, non il tuo o i tuoi precedenti proprietari...

 

L'AI non ha colpa: è un'agenzia di intermediazione immobiliare e il suo lavoro, cioè l'intermediazione, l'ha fatta, ed è terminata alla firma dell'accettazione della proposta di acquisto.

 

Quindi il mio consiglio è, se vuoi acquistare, di posticipare il rogito ma di acquistare un immobile perfettamente in regola. Alternativa: riduci il prezzo accollandoti la sistemazione della pratica (accettando il rischio che non sia sistemabile) e acquista, purtroppo, senza mutuo, o dando come garanzia altri beni (perché la banca ti ha praticamente detto che l'immobile allo stato attuale non è idoneo ad essere preso come garanzia dei soldi che ti prestano).

ciao e grazie ancora. No, la banca mi ha detto che il mutuo me lo da...deve solo uscire la pratica depositata presso il comune nel 1995 (pratica che risulta iscritta nel rogito, protocollata) e verificare se ci sono ancora degli oneri da pagare. E' evidente che se si tratta di qualche centinaio di euro non ci saranno problemi; se invece si tratta di somme piu consistenti se ne dovrà parlare. Comunque non si tratta di un abuso edilizio, ma di una concessione in sanatoria che credo sia altra cosa. A questo punto il venditore, tramite l'AI, mi ha detto di aver incaricato un geometra per le verifiche. Dite che ne devo assumere uno anche io? E a che titolo posso mandare il mio tecnico a verificare questa pratica?

Grazie mille

" No, la banca mi ha detto che il mutuo me lo da...deve solo uscire la pratica depositata presso il comune nel 1995 "

 

E ci dici poco? Praticamente è la pratica di condono (il secondo che è stato autorizzato in Italia). La concessione in sanatoria è il documento che ti daranno (se è tuto a posto), la pratica è il condono: in ogni caso si tratta di una abuso edilizio. E' quello che ho cercato di farti capire nel precedente post: acquista solo se è tutto a posto, se no è meglio rinunciare, per non trovarti poi tu in futuro nei panni del tuo venditore.

Comunque ora il venditore ha incaricato un tecnico che andrà in comune e vedrà il da farsi. Aspetta cosa vi consiglierà questo tecnico e le tempistiche che darà: poi decidi se continuare nell'acquisto o meno.

Scusami lollolalla..grazie innanzitutto per la tua gentilezza. A me un tecnico che avevo contattato per avere info mi aveva detto che il condono è una cosa; la concessione in sanatoria è un'altra. Il condono è un atto straordinario che in italia è stato rilasciato tre volte credo..la concessione in sanatoria è un abuso minore diciamo..è per opere realizzate in difformità dall'autorizzazione. Il condono può non essere autorizzato; la sanatoria è un dichiarare di aver fatto delle cose che non dovevi o che dovevano essere fatte in un altro modo ma non violando i regolamenti edilizi del comune. C'è una multa da pagare ma non è che ti demoliscono il fabbricato. Dici quindi di fidarmi del loro geometra? Grazie mille

E tre! La concessione in sanatoria, "sana" ciò che si fatto senza titolo, ovvero in maniera abusiva. Quindi, ricrea ex post una situazione di regolarità amministrativa su qualcosa che si è già fatto su di un immobile, ma senza autorizzazione. Non ha importanza se sia piccola o grande, rilevante o no. Sempre di concessione in sanatoria si tratta.

 

Probabilmente, il tuo errore nasce dal non considerare che la questione ha tre aspetti: tributario, legale e urbanistico ognuno dei quali ha una terminologia a sè.

 

Senza offesa, ma oltre ad essere un pò testarda sembri quel genere di persone che preferiscono affidarsi a chi gliela canta meno peggio.

Un tuo tecnico potrebbe non aver accesso alla pratica, salvo delega del venditore;

L'iter della concessione in sanatoria bisogna vedere a che punto sia. Non è detto che se non c'è più nulla da pagare sia tutto a posto, finchè non hai il titolo in mano, tutto può succedere. Sei in Italia non lo scordare.

 

Per l'ennesima volta: se ci capisci poco o nulla, incarica qualcuno, è inutile che chiedi se ci si può fidare del loro. Ma chi lo conosce?

Secondo me si tratta proprio di pratica di condono (1995, la data torna), proprio per il fatto che è ferma da 20 anni. Fosse stato un semplice (semplice si fa per dire) richiesta di concessione in sanatoria, non condono, ora dovrebbe essere chiusa, anche perché per questo tipo di pratiche vige il silenzio dissenso. Di pratiche di condono ferme come questa ce ne sono milioni in tutta Italia: quando si chiudono positivamente, viene rilasciata la concessione in sanatoria ed eventuale agibilità speciale.

Per questo, secondo me, aspetta di sentire il tecnico del venditore e cerca di capire le tempistiche. Avvisa che rogiterai se e solo se sarà tutto a posto (concessione in sanatoria in mano), non sulla parola del tecnico (che non può assolutamente assicurare le tempistiche comunale. Ti potrà dire che di norma è così...).

grazie. caro efisio..io non sono assolutamente testarda. però non è che ti spieghi molto bene..prima mi dici che un mio tecnico potrebbe non avere accesso agli atti poi di incaricare qualcuno. Comunque il mio intervento mi sembra ben chiaro ed io la terminologia l' ho bene presente: l'abuso edizilio è una cosa; la sanatoria un'altra. Una casa con un abuso non la comprerei mai; una con una sanatoria forse pendente forse finita ci penso. Grazie per il tuo intervento.

Cara lollolalla..dai documenti (cioè l'atto di compravendita precedente) che ho io c'è scritto chiaramente:

per le opere eseguite in difformità si è provveduto a depositare domanda di sanatoria edilizia, non di condono. Come mi dice l'AI la pratica è ferma li perchè nessuno ha avuto interesse ad andare a vedere in questi anni (i due proprietari prima sono molto molto anziani ora seppur viventi..l'attuale la sta verificando ora). Grazie lollolalla, allora aspetto il parere del tecnico..ovviamente con la sanatoria in mano

Intendevo dire incaricare qualcuno a vagliare le risultanze del tecnico di controparte. Poi se questo eventuale tuo tecnico ricevesse delega per fare l'accesso agli atti per tuo conto, meglio ancora.

 

Se ancora non capisci le differenze tra abuso, sanatoria e condono, come puoi pretendere di valutare operato e risultanze del perito della controparte?

 

Inoltre, non è detto che costui trovi la concessione in sanatoria emessa e solo da ritirare. Altro che "ovviamente".

Bene. Ora ci capiamo. Sentirò il venditore se acconsente. Ti ripeto anche io che le differenze tra abuso, sanatoria e condono le ho bene presenti e non voglio giudicare l'operato del perito della controparte, chiedevo infatti se fosse il caso di prenderne uno mio. Il mio "ovviamente" era riferito al fatto che se andrò mai a rogitare, ci andrò "ovviamente" con la concessione ed i documenti a posto ed in ordine in mano. Non che "ovviamente" va li e li ritira. Saluti

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