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giuriati

Veranda abusiva

Volevo esporvi questo quesito

il mio vicino un tipo difficile ha avuto la bellissima idea di creare una veranda sul suo terrazzo ( che funge da lastrico solare).

In pratica ha delimitato tutta la superficie del terrazzo con una struttura legno metallo alto fino al terrazzino del vicino di sopra . posato un tetto in ondulato fissato al terrazzino del vicino di sopra, posata una grondaia e chiuso il tutto con un telone di plastica trasparente.

in pratica si è creato una veranda.

Nessuna comunicazione o richiesta formale o permesso.

L'unica sua risposta... a casa mia faccio quel c.....o che mi pare.

Non e nuovo a cose del genere.

L'ultima un anno fa ha rifatto il suo poggiolo e ingabbiato in una protezione in accialio inox ( fuori da ogni logica estetica del condominio che è invece in cemento armato) ovviamente nessuna richiesta.

 

stessa risposta.. a casa mia faccio quello che voglio e non rompete i ........."

Ora interpellato l'amministratore la risposta è stata " non sono il vostro guardiano e dovete andare d'accordo" e non posso fare nulla.

 

Come consigliate di procedere.

Domattina io e un altra condomina visto il comportamento passivo dell'amministratore vorremmo andare al comando della polizia municipale e sporgere denuncia.

Gli altri condomini invece hanno paura di ritorsioni ( tipo .. se denunciamo ci mettiamo nei guai ?) io e l'altro condomino non abbiamo intenzione di subire questi sopprusi

La segnalazione ai vigili urbani può essere fatta anche in forma anonima anche da un passante (cioè chiunque anche estraneo al condominio che ritiene sia stato eseguito un abuso edilizio), le autorità preposte saranno in ogni caso costrette ad intervenire per controllare la regolarità di quanto è stato fatto, agite quindi con tranquillità e come meglio ritenete opportuno (o con segnalazione anonima o recandovi personalmente al comando dei vigili urbani)

con segnalazione anonima non c'e' nessun obbligo d'intervenire .

Sicuro? Ci metteresti la mano sul fuoco? Potresti bruciartela

Non me la brucio . Non solo non c' e obbligo ma molte volte neanche vengono prese in considerazione .

Come consigliate di procedere.
Visto e considerato che per le verande è necessario il permesso edilizio, potete chiedere al Comune se è stato concesso per lo stabile interessato al piano X, se questo non c'è provvederà il Comune a sanzionare il condomino e a far rimettere le cose come erano in precedenza, fatto salvo che questo condomino non riesca a sanare l'abuso.

Ciao Peppe, ciao Alfonso

 

Per esperienza professionale diretta, posso chiarirvi la questione perché vedo che state collegando norme diverse avendo in un certo senso ragione entrambe.

Occorre analizzare la questione secondo due distinti disposti di legge: il comma 3° dell'art. 333 C.P.P. e gli artt. 361 e 362 del C.P..

Il disposto del C.P.P. impone che:

 

"Delle denunce anonime non può essere fatto alcun uso, salvo quanto disposto dall’art. 240."

Ovvero, una denuncia anonima non può essere utilizzata in un procedimento. Quindi non verrà presentata come prova o come (in edilizia) dimostrazione dell'esistenza di uno stato dei luoghi.

 

L'art. 361 C.P. dispone invece:

 

"Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all’Autorità giudiziaria, o ad un’altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da lire sessantamila a un milione...."

 

 

Se quindi la questione riveste carattere penale (ovvero viene denunciato un reato perseguibile d'ufficio) in base ai suddetti articoli del C.P. sussiste l'obbligo di "denunciare" all'A.G. il reato. Ho evidenziato volutamente il termine "denunciare" perché significa che non è la denuncia anonima che conta (che, come ho scritto, non verrà utilizzata nel procedimento) ma è la ""denuncia" del Pubblico Ufficiale che conta. Ciò perché nell'art. 361 C.P. non c'è scritto del "come" si viene a conoscenza del reato, ma solo "se" si è venuti a conoscenza del reato (quindi anche per sentito dire da dei passanti sconosciuti). L'importante è effettuare la verifica per poter valutare se si deve trasmettere la "denuncia ufficiale".

Quindi, riassumendo: La denuncia anonima non vale niente "ai fini del procedimento" (e infatti è norma del C.P.P.), ma consente al P.U. di redigere altra denuncia (stavolta non anonima) per ottemperare all'art. 361 C.P..

 

Vi immaginate cosa succederebbe se arrivasse una denuncia anonima di un deposito di esplosivo per attentati e dopo verifica il P.U. non denunciasse la cosa all'A.G. perché la denuncia era anonima? (povero P.U....). Quindi a seguito di una denuncia anonima è bene sempre effettuare la verifica.

 

Ciao

Salve,

avevo in animo di chiudere con veranda il balcone della mia cucina poiché, essendo al quinto ed ultimo piano, sono molto esposto alle intemperie.

Premetto che abito in un parco di sei palazzine tutte uguali.

Nelle altre palazzine diversi condomini hanno già costruito delle verande.

mentre nel mio palazzo sarei il primo.

Ho intenzione nella prossima assemblea di condominio di chiedere il permesso agli altri condomini.

E' la strada giusta ho ci sono altre regole da seguire?

grazie.

giosco

Salve,

avevo in animo di chiudere con veranda il balcone della mia cucina poiché, essendo al quinto ed ultimo piano, sono molto esposto alle intemperie.

Premetto che abito in un parco di sei palazzine tutte uguali.

Nelle altre palazzine diversi condomini hanno già costruito delle verande.

mentre nel mio palazzo sarei il primo.

Ho intenzione nella prossima assemblea di condominio di chiedere il permesso agli altri condomini.

E' la strada giusta ho ci sono altre regole da seguire?

grazie.

giosco

Direi che è sufficiente un avviso ai condomini, in quanto se ottieni la concessione edilizia, i condomini potrebbero eccepire solamente la lesione al decoro ed ad eventuali diritti di terzi, p.es distanze non rispettate, ma immagino che un giudice se interpellato per il decoro se hai ottenuto il permesso comunale difficilmente farà demolire la veranda.
Ciao Peppe, ciao Alfonso

 

Per esperienza professionale diretta, posso chiarirvi la questione perché vedo che state collegando norme diverse avendo in un certo senso ragione entrambe.

Occorre analizzare la questione secondo due distinti disposti di legge: il comma 3° dell'art. 333 C.P.P. e gli artt. 361 e 362 del C.P..

Il disposto del C.P.P. impone che:

 

"Delle denunce anonime non può essere fatto alcun uso, salvo quanto disposto dall’art. 240."

Ovvero, una denuncia anonima non può essere utilizzata in un procedimento. Quindi non verrà presentata come prova o come (in edilizia) dimostrazione dell'esistenza di uno stato dei luoghi.

 

L'art. 361 C.P. dispone invece:

 

"Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all’Autorità giudiziaria, o ad un’altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da lire sessantamila a un milione...."

Se quindi la questione riveste carattere penale (ovvero viene denunciato un reato perseguibile d'ufficio) in base ai suddetti articoli del C.P. sussiste l'obbligo di "denunciare" all'A.G. il reato. Ho evidenziato volutamente il termine "denunciare" perché significa che non è la denuncia anonima che conta (che, come ho scritto, non verrà utilizzata nel procedimento) ma è la ""denuncia" del Pubblico Ufficiale che conta. Ciò perché nell'art. 361 C.P. non c'è scritto del "come" si viene a conoscenza del reato, ma solo "se" si è venuti a conoscenza del reato (quindi anche per sentito dire da dei passanti sconosciuti). L'importante è effettuare la verifica per poter valutare se si deve trasmettere la "denuncia ufficiale".

Quindi, riassumendo: La denuncia anonima non vale niente "ai fini del procedimento" (e infatti è norma del C.P.P.), ma consente al P.U. di redigere altra denuncia (stavolta non anonima) per ottemperare all'art. 361 C.P..

 

Vi immaginate cosa succederebbe se arrivasse una denuncia anonima di un deposito di esplosivo per attentati e dopo verifica il P.U. non denunciasse la cosa all'A.G. perché la denuncia era anonima? (povero P.U....). Quindi a seguito di una denuncia anonima è bene sempre effettuare la verifica.

 

Ciao

Salve a tutti. Chiedo:

Nel caso che l'abuso edilizio sia stato accertato dall'amministratore tramite un tecnico,

l'amministratore ha l'obbligo di effettuare la denuncia all'autorità o deve far deliberare in tal

senso l'assemblea?.

Se trattasi di abuso edilizio fatto "a casa propria", cioè che non riguarda spazi condominiali e nel regolamento non vi è alcun divieto di effettuare abusi edilizi (cioè se il regolamento edizio, per esempio dice che non possono eseguirsi determinati lavori tipo "chiudere le logge") l'amministratore non deve fare proprio nulla perchè la cosa non lo riguarda, chi ne ha interesse viceversa può agire di conseguenza, l'assemblea, a mio avviso non ha alcuna voce in capitolo salvo che non ci sia il sospetto che tale abuso alteri il "decoro" del fabbricato (ma sarà tutto da provare in tribunale)

Se trattasi di abuso edilizio fatto "a casa propria", cioè che non riguarda spazi condominiali e nel regolamento non vi è alcun divieto di effettuare abusi edilizi (cioè se il regolamento edizio, per esempio dice che non possono eseguirsi determinati lavori tipo "chiudere le logge") l'amministratore non deve fare proprio nulla perchè la cosa non lo riguarda, chi ne ha interesse viceversa può agire di conseguenza, l'assemblea, a mio avviso non ha alcuna voce in capitolo salvo che non ci sia il sospetto che tale abuso alteri il "decoro" del fabbricato (ma sarà tutto da provare in tribunale)

Grazie Alfonso.

L'abuso edilizio è stato accertato(dal tecnico) esistente sia sulle parti condominiali che contro il regolamento edilizio. L'amministratore però tergiversa e vuole rimandare il tutto all'assemblea condominiale.E' corretto questo comportamento?

Nel caso specifico è corretto che egli indica apposita assemblea per intraprendere l'azione legale che è obbligatoria qualora sia disatteso il regolamento ma che comporta inevitabilmente delle spese che devono essere anticipate dai condomini, ciò non toglie che egli possa fare autonomamente una regolare preventiva denuncia ai vigili in quanto parte lesa nella qualità del rappresentante del condominio. Tale denuncia sarà utile ed utilizzabile in sede di successiva azione legale intrapresa dal condominio, è possibile che il condomino possa ottenere un condono dal Comune ma ciò non toglie che tale condono non è efficace nei confronti del condominio che potrà richiedere il ripristino in base al regolamento se questo è (si spera) contrattuale

Nel caso specifico è corretto che egli indica apposita assemblea per intraprendere l'azione legale che è obbligatoria qualora sia disatteso il regolamento ma che comporta inevitabilmente delle spese che devono essere anticipate dai condomini, ciò non toglie che egli possa fare autonomamente una regolare preventiva denuncia ai vigili in quanto parte lesa nella qualità del rappresentante del condominio. Tale denuncia sarà utile ed utilizzabile in sede di successiva azione legale intrapresa dal condominio, è possibile che il condomino possa ottenere un condono dal Comune ma ciò non toglie che tale condono non è efficace nei confronti del condominio che potrà richiedere il ripristino in base al regolamento se questo è (si spera) contrattuale

Mi sa che stai confondendo regolamento edilizio e regolamento condominiale.

Al post sopra ha scritto "edilizio".

 

In tal caso l'amministratore non ha alcun obbligo quale legale rappresentante del condominio. Non ha alcun compito di natura ispettivo-urbanistica e nell'articolo del cc relativo ai suoi doveri non se ne parla proprio.

 

Si potrebbe ricavare un obbligo derivante dal compimento degli atti conservativi sulle parti comuni ex art. 1130 cc C4.

 

https://www.condominioweb.com/atti-conservativi-nozione-elaborata-dalla-dottrina-e-della-giurisprudenza-contenuto-e-limiti.331

 

Resta il fatto che volesse convocare prima l'assemblea ne ha facoltà. Tra l'altro, l'art.1130 è derogabile.

In ogni caso, l'inerzia è la peggiore scelta.

In qualità di amministratore nonchè architetto penso di conoscere la differenza tra i due regolamento, ti specifico che anche se so benissimo e l'ho anche detto che l'amministratore NON ha l'obbligo, ma una sua segnalazione GRATUITA alle autorità competenti ritengo possa essere utile nel caso specifico ad ottenere migliori risultati in sede legale, a prescindere

In qualità di amministratore nonchè architetto penso di conoscere la differenza tra i due regolamento, ti specifico che anche se so benissimo e l'ho anche detto che l'amministratore NON ha l'obbligo, ma una sua segnalazione GRATUITA alle autorità competenti ritengo possa essere utile nel caso specifico ad ottenere migliori risultati in sede legale, a prescindere

Scusa, non ce l'ho con te, ma "conoscere" e "confondere" hanno un significato nettamente diverso. Il confondersi può derivare dall'aver letto male. Io non ho affatto scritto che non sai la differenza.

 

Al post 14, l'hai scritto tu che in caso di infrazione al regolamento l'azione è obbligatoria e in basso scrivi di regolamento contrattuale.

Dato che al 13 si parla solo di regolamento edilizio (e non mi pare che altrove, Scrattina parli di RC), confermi che l'amministratore ha l'obbligo di agire in caso di infrazione al regolamento edilizio e che quest'ultimo possa essere di tipo contrattuale?

 

Grazie.

Ti rispondo per l'ennesima volta che l'amministratore è obbligato a difendere il REGOLAMENTO DI CONDOMINIO, cioè DEVE farlo rispettare. Tale regolamento supera le leggi edilizie, anche se fosse concesso tramite concessione edilizia non si potrebbe fare il lavoro a meno di modificare il regolamento di condominio, rimane il fatto che il condomino che ha eseguito un abuso potrebbe farsi una risata se l'amministratore gli contestasse alcunchè, l'amministratore non ha l'obbligo di denunciare un abuso edilizio ma "potrebbe" essere utile che lo faccia in maniera che chi ha contravvenuto alle regole del "condominio" rida un pò di meno, la causa in tribunale "sarebbe" comunque obbligatoria ma se non si raccolgono i soldi (assemblea) non se ne farà nulla, ed il condomino continuerà a ridere

Ti rispondo per l'ennesima volta che l'amministratore è obbligato a difendere il REGOLAMENTO DI CONDOMINIO, cioè DEVE farlo rispettare. Tale regolamento supera le leggi edilizie, anche se fosse concesso tramite concessione edilizia non si potrebbe fare il lavoro a meno di modificare il regolamento di condominio, rimane il fatto che il condomino che ha eseguito un abuso potrebbe farsi una risata se l'amministratore gli contestasse alcunchè, l'amministratore non ha l'obbligo di denunciare un abuso edilizio ma "potrebbe" essere utile che lo faccia in maniera che chi ha contravvenuto alle regole del "condominio" rida un pò di meno, la causa in tribunale "sarebbe" comunque obbligatoria ma se non si raccolgono i soldi (assemblea) non se ne farà nulla, ed il condomino continuerà a ridere

Ancora??

 

Ma se manco lo sai se esiste un regolamento di condominio (visto che nessuno ne ha mai scritto), ma di che parli? Post 11 e 13, dicci dove si parla del RdC cui ti stai attaccando. E molla, no.

 

Secondo: t'hanno mai detto che specialmente sui forum, i periodi di nove righe (di cui ben poco si comprende), è meglio non scriverli?

Non me la brucio . Non solo non c' e obbligo ma molte volte neanche vengono prese in considerazione .

Mmmh. Io dubito. Se, in modo anonimo, chiamo i carabinieri e dico che tizio vuole uccidere il Papa secondo te non intervengono?

Confermo: l'ingegnere incaricato dall'amministratore ha accertato che trattasi di "abuso edilizio" la veranda ed il balcone sono contro le norme del comune. Avevo fatto riferimento al post di Meri per conoscere se ci sono implicazioni penali per l'amministratore nonché per i condomini che sono stati portati a conoscenza dell'abuso.

Sinceramente ho il timore che essendo noi condomini a conoscenza dell'abuso rischiamo anche noi!

Confermo: l'ingegnere incaricato dall'amministratore ha accertato che trattasi di "abuso edilizio" la veranda ed il balcone sono contro le norme del comune. Avevo fatto riferimento al post di Meri per conoscere se ci sono implicazioni penali per l'amministratore nonché per i condomini che sono stati portati a conoscenza dell'abuso.

Sinceramente ho il timore che essendo noi condomini a conoscenza dell'abuso rischiamo anche noi!

Buonasera a tutti.

A breve l'amministratore vuole convocare l'assemblea "per far decidere i condomini sui comportamenti da intraprendere.

Qualche consulente in materia penale mi può tranquillizzare?

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