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donfelipe

Spese a titolo di regalo non indicate all'ordine del giorno.

Apprendo dal verbale di una assemblea straordinaria alla quale non ho potuto partecipare, che l'amministratore ha richiesto la ratifica ai pochissimi presenti (moltissime deleghe), di due spese effettuate a titolo di "regalia" ad un tizio che aveva in appalto la gestione della manutenzione del condominio. La manutenzione consiste in giardinaggio, vigilanza, ecc... In una assemblea precedente a quella in oggetto all'unanimità era stato deciso che al tizio in questione non fosse rinnovato l'incarico e che lo stesso doveva essere allontanato sia per "scarso rendimento" che per una serie di comportamenti alquanto disdicevoli.

In una corrispondenza precedente da me intrattenuta con l'amministratore, proprio inerente i conteggi relativi al saldo delle fatture con il tizio in questione, lo stesso amministratore non aveva assolutamente fatto cenno di aver "condonato" una somma che il tizio doveva restituire al condominio né, tantomeno, che gli era stata erogata un'altra somma perché il "poveretto non disponendo di mezzi di sostentamento non avrebbe potuto fare ritorno al suo paese di origine e quindi oltre alle spese più urgenti gli è stato pagato anche il biglietto aereo".

Oltretutto c'è da notare che pur avendo interrotto il rapporto prima della scadenza, il condominio aveva deciso (con mio parere contrario) di pagare ugualmente l'intera somma pattuita per tutto l'anno...

Domanda n. 1 - Perché nella corrispondenza precedente l'assemblea pur avendo già pagato le somme a titolo di regalo, l'amministratore non me ne ha fatto cenno?

Domanda n. 2 - E' una prassi valida quella di chiedere all'assemblea la ratifica delle regalie in questione, senza che nulla di tutto questo sia indicato nell'ordine del giorno. Ne deriva che le numerose deleghe, che hanno consentito la validità dell'assemblea, erano state date inconsapevolmente rispetto a questo problema. Sono ugualmente valide?

Non sembra anche a voi che sia stato usato un metodo eccessivamente buonista?

Ringrazio in anticipo chiunque mi possa dare un consiglio su come evitare di pagare la mia quota di un regalo a chi decisamente non la ha mai meritato.

Donfelipe.

il condominio non puo' regalare nulla tantomeno l'amministratore in qualita' di amministratore , i condomini se vogliono posso regalare .

 

 

ovvero i regali si fanno al di fuori del contesto "condominio". ovvero al di fuori del contesto "condominio" ognuno e' libero di regalare i suoi soldi a chicchessia .

 

 

"poveretto non disponendo di mezzi di sostentamento non avrebbe potuto fare ritorno al suo paese di origine e quindi oltre alle spese più urgenti gli è stato pagato anche il biglietto aereo". non e' un poblema del condominio e non e' di sua competenza .

Ricordiamoci ogni tanto del lato umano ...

Technobi, il lato umano qui non c'entra per niente. Dopo anni di inviti al tizio a fare quello che, con la firma del contratto, aveva accettato di fare, e dopo aver subito insulti per questo... e dopo aver scoperto quale uso faceva dell'appartamento che gli era stato dato in comodato gratuito... e dopo aver scoperto le denunce penali che aveva beccato nel frattempo (col rischio di coinvolgere anche gli ignari condomini in attività di cui neppure conoscevano l'esistenza) il lato umano, proprio quello che aveva indotto i condomini ad iniziare il rapporto di lavoro, ti garantisco che è andato ben presto a farsi benedire!!! Per questo non posso accettare che gli vengano fatti regali assolutamente immeritati e cerco il modo per oppormi a quanto deciso (a mio avviso in modo arbitrario) dall'amministratore.

il condominio non puo' regalare nulla tantomeno l'amministratore in qualita' di amministratore , i condomini se vogliono posso regalare .

 

 

ovvero i regali si fanno al di fuori del contesto "condominio". ovvero al di fuori del contesto "condominio" ognuno e' libero di regalare i suoi soldi a chicchessia .

 

 

"poveretto non disponendo di mezzi di sostentamento non avrebbe potuto fare ritorno al suo paese di origine e quindi oltre alle spese più urgenti gli è stato pagato anche il biglietto aereo". non e' un poblema del condominio e non e' di sua competenza .

Alla luce di quello che mi hai confermato, cosa debbo fare per contestare e non pagare la quota che sicuramente mi verrà addebitata?

Scusa non sapevo (sapevamo) i trascorsi ...

Addirittura nessuno mi può impedire di pensare, dal momento che non esistono documenti che provino l'avvenuta regalia, che quelle somme se le sia intascate l'amministratore.

Il tizio in questo momento non è rintracciabile... Infatti quando il tizio era ancora in zona e avremmo potuto chiedere conferma della regalia, l'amministratore si è guardato bene - nonostante la corrispondenza intercorsa precedentemente all'assemblea - di riferire in proposito.

Ne ha parlato in assemblea chiedendo la ratifica ai presenti (4 su 18 + 8 deleghe) ma, come già detto, nulla di tutto questo era all'ordine del giorno.

... E comunque siamo in un forum... non c'è bisogno di scusarsi, sono io che ringrazio per l'attenzione.

Ricordiamoci ogni tanto del lato umano ...

E difatti ho detto fuori dal contesto "condominio" puoi fare come ti pare .

Dovevi impugnare il verbale d'assemblea entro 30 giorni, e avresti avuto soddisfazione.

ora è troppo tardi

assemblea nulla quindi impugnabile in ogni momento . e' contraria alla legge ovvero l'assemblea non puo' decidere di regalare i miei soldi per giunta contro la mia volonta' .

 

"condonati" dei soldi che dovevano essere restituiti (nessuno puo' impormelo )

erogazione di una somma per pagare il biglietto aereo .(nessuno puo' impormelo )

 

quindi detta delibera lede diritti di donfelipe ,quindi e' nulla .

Mi pare piu' un reato penale : (per cui delibera illecita piu' che illegittima e concordo, affetta da nullità assoluta )

 

L’appropriazione indebita è il reato attribuibile a chi, trovatosi a qualunque titolo in possesso di denaro o di cose mobili altrui, se ne sia appropriato, ossia si sia comportato, senza autorizzazione, come se ne fosse il proprietario, per procurarne profitto per sé o per altri.

(codice penale, articolo 646)

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