#1 Inviato 15 Giugno, 2017 Salve, qualcuno sa dirmi come si può procedere se in un condominio, vecchio e non coibentato, circa la metà dei proprietari presenti in assemblea vuole far calcolare i nuovi millesimi per applicare la UNI 10200 e un'altra metà, invece, vuole richiedere la perizia per derogare alla UNI 1200 e utilizzare le quote fissa/variabile decise dall'assemblea? Naturalmente, ci sono anche alcuni proprietari che non si esprimono, dato che non si presentano mai. Grazie, M.M.
#3 Inviato 15 Giugno, 2017 Secondo il mio parere per la deroga è necessaria l'unanimità (1000/1000) Addirittura? E su quali riferimenti basi questa risposta? 🤔
#4 Inviato 15 Giugno, 2017 Addirittura? E su quali riferimenti basi questa risposta?🤔Ti ho detto "secondo il mio parere", visto che la UNI 10200 è prevista da un D.L. 141/2016 che recepisce la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, per cui "secondo me" per derogare ad un D.L. è necessaria l'unanimità.
#5 Inviato 15 Giugno, 2017 Ti ho detto "secondo il mio parere" Ah, ok, pensavo che ci fosse qualche riferimento legislativo che mi è sfuggito. La legge dice che "il condominio ha facoltà", ma non specifica altro!!!
#6 Inviato 15 Giugno, 2017 --link_rimosso-- Anche questa domanda trova risposta nelle FAQ del MISE (FAQ 2) Dovrebbe bastare il 500+1
#7 Inviato 16 Giugno, 2017 Il comma 5 dell'art 26 delle legge 10/91 dice; 5. Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio delibera con le maggioranze previste dal secondo comma dell'articolo 1120 del Codice civile. Da quanto dice si dovrebbe intendere che l'innovazione, ovvero l'installazione delle termovalvole e contabilizzatori con il conseguente riparto si approva con il 2° comma dell'art. 1120, ma tutto completo e non solo il conseguente riparto. In pratica l'assemblea approva la termoregolazione comprendente il riparto, riparto che sarà calcolato dal tecnico.
#8 Inviato 16 Giugno, 2017 Il comma 5 dell'art 26 delle legge 10/91 dice; 5. Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio delibera con le maggioranze previste dal secondo comma dell'articolo 1120 del Codice civile. Da quanto dice si dovrebbe intendere che l'innovazione, ovvero l'installazione delle termovalvole e contabilizzatori con il conseguente riparto si approva con il 2° comma dell'art. 1120, ma tutto completo e non solo il conseguente riparto. In pratica l'assemblea approva la termoregolazione comprendente il riparto, riparto che sarà calcolato dal tecnico. Bene... quindi non ci vuole l'unanimità per ripartire derogando alla UNI 10200?
#9 Inviato 16 Giugno, 2017 Bene... quindi non ci vuole l'unanimità per ripartire derogando alla UNI 10200?Da quanto vedo è previsto che si approva la messa in opera delle valvole e contabilizzatori con la maggioranza del 2° comma dell'art. 1120 cc (che rimanda al 2° comma cell'art. 1136 cc) accettando però la relazione tecnica del tecnico che effettuerà i conteggi per stabilire il consumo volontario e involontario.Per cui questa partizione stabilita dal tecnico non potrà essere ridiscussa e stabilita in altra maniera dall'assemblea.
#10 Inviato 16 Giugno, 2017 Da quanto vedo è previsto che si approva la messa in opera delle valvole e contabilizzatori con la maggioranza del 2° comma dell'art. 1120 cc (che rimanda al 2° comma cell'art. 1136 cc) accettando però la relazione tecnica del tecnico che effettuerà i conteggi per stabilire il consumo volontario e involontario.Per cui questa partizione stabilita dal tecnico non potrà essere ridiscussa e stabilita in altra maniera dall'assemblea. Ok, allora basta deliberare (con maggioranza 500+1) di far valutare al tecnico se ci sono squilibri superiori al 50%!
#11 Inviato 16 Giugno, 2017 Ok, allora basta deliberare (con maggioranza 500+1) di far valutare al tecnico se ci sono squilibri superiori al 50%!Certo, ed è proprio previsto dalla norma che la verifica da parte del tecnico dovrebbe essere effettuata annualmente, e nel caso modificare questo rapporto volontario/involontario ... Tornando a quanto descritto in precedenza, la UNI 10200 prevede quindi la suddivisione del costo dell’energia termica utile prodotta dal generatore in due componenti: la parte variabile e quella fissa. In linea generale, se l’impianto è dotato delle apparecchiature per la misurazione dell’energia, il calcolo delle quantità necessarie ai fini della ripartizione della spesa sarà più semplice, mentre se l’impianto è privo di contabilizzazione e termoregolazione tali quantità dovranno essere stimate. In entrambi i casi, la UNI 10200 richiede un calcolo annuale in modo da poter monitorare e quindi gestire nel tempo l’impianto. ... http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2781%3Ala-ripartizione-delle-spese-di-riscaldamento-e-acqua-calda-sanitaria-la-uni-10200&catid=170&Itemid=2612
#12 Inviato 16 Giugno, 2017 Certo, ed è proprio previsto dalla norma che la verifica da parte del tecnico dovrebbe essere effettuata annualmente, e nel caso modificare questo rapporto volontario/involontario ... Tornando a quanto descritto in precedenza, la UNI 10200 prevede quindi la suddivisione del costo dell’energia termica utile prodotta dal generatore in due componenti: la parte variabile e quella fissa. In linea generale, se l’impianto è dotato delle apparecchiature per la misurazione dell’energia, il calcolo delle quantità necessarie ai fini della ripartizione della spesa sarà più semplice, mentre se l’impianto è privo di contabilizzazione e termoregolazione tali quantità dovranno essere stimate. In entrambi i casi, la UNI 10200 richiede un calcolo annuale in modo da poter monitorare e quindi gestire nel tempo l’impianto. ... http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2781%3Ala-ripartizione-delle-spese-di-riscaldamento-e-acqua-calda-sanitaria-la-uni-10200&catid=170&Itemid=2612 Quindi si dovrebbe chiamare il tecnico ogni anno??? Dubito che, in tutta Italia, possa esistere anche SOLO UN CONDOMINIO che chiama, ogni anno, il tecnico per stabilire i consumi volontari e involontari!!!! 😂
#13 Inviato 16 Giugno, 2017 Quindi si dovrebbe chiamare il tecnico ogni anno??? Dubito che, in tutta Italia, possa esistere anche SOLO UN CONDOMINIO che chiama, ogni anno, il tecnico per stabilire i consumi volontari e involontari!!!! 😂Che ti posso dire? Così è previsto dalla norma UNI 10200, poi se non viene osservata non dipende da me.
#14 Inviato 16 Giugno, 2017 Salve, da quello che ho visto io nella mia limitatissima esperienza, la applicazione della UNi 10200 è piuttosto complessa. Direi che si può escludere che sia soggetta a revisione ogni anno. Nel testo riportato sopra c'è scritto che "richiede un calcolo annuale" perchè non è possibile prevedere a priori la percentuale tra consumi volontari e involontari. Si deve fare un conteggio che tiene conto dell'energia termica prelevata dal distributore che chiaramente è diverso da volta in volta. Ma nella relazione UNI 10200 ci sono (o meglio dovrebbero) essere riportati tutti i parametri per fare il calcolo. Il conteggio poi diventa ancora più complesso se la caldaia condominiale produce anche l'acqua calda sanitaria. A mio parere l'attività di "bollettazione" o se vogliamo di riparto sarà facilmente delegata a ditte specializzate visto che, per quanto ho visto, sono pochi gli amministratori che fanno da sè questo tipo di conteggi. Se è possibile andare in deroga (credo che siano molti i condominii che lo potranno fare..) è molto meglio (ma non è sempre vero) perchè il calcolo è molto più semplice, essendo fissa la quota "involontaria" e con la possibilità di usare i vecchi soliti millesimi riscaldamento. Da quello che ho visto in giro, però, è un metodo molto "ingiusto" negli edifici poco abitati.
#15 Inviato 16 Giugno, 2017 Salve, da quello che ho visto io nella mia limitatissima esperienza, la applicazione della UNi 10200 è piuttosto complessa. Direi che si può escludere che sia soggetta a revisione ogni anno. Nel testo riportato sopra c'è scritto che "richiede un calcolo annuale" perchè non è possibile prevedere a priori la percentuale tra consumi volontari e involontari. Si deve fare un conteggio che tiene conto dell'energia termica prelevata dal distributore che chiaramente è diverso da volta in volta. Ma nella relazione UNI 10200 ci sono (o meglio dovrebbero) essere riportati tutti i parametri per fare il calcolo. Il conteggio poi diventa ancora più complesso se la caldaia condominiale produce anche l'acqua calda sanitaria. A mio parere l'attività di "bollettazione" o se vogliamo di riparto sarà facilmente delegata a ditte specializzate visto che, per quanto ho visto, sono pochi gli amministratori che fanno da sè questo tipo di conteggi. Se è possibile andare in deroga (credo che siano molti i condominii che lo potranno fare..) è molto meglio (ma non è sempre vero) perchè il calcolo è molto più semplice, essendo fissa la quota "involontaria" e con la possibilità di usare i vecchi soliti millesimi riscaldamento. Da quello che ho visto in giro, però, è un metodo molto "ingiusto" negli edifici poco abitati. Sono pienamente d'accordo che l'applicazione della UNI 10200 sia complessa, visto anche che il tema in questo forum è molto dibattuto, però e visto che ci sono i contabilizzatori di calore, poco si può derogare, ovvero se i contatori segnano 100, c'è poco da derogare si dovrà pagare 100 in qualsiasi modo la vogliamo derogare.Secondo me l'unica cosa che si può derogare è nel valore della parte consumo fisso/variabile calcolato dal tecnico, ma questo se viene effettuato potrebbe andare a discapito di qualcuno il quale potrebbe impugnare una delibera del genere.
#16 Inviato 16 Giugno, 2017 Sono d'accordo che l'applicazione della UNI 10200 sia complessa, visto anche che il tema in questo forum è molto dibattuto, però e visto che ci sono i contabilizzatori di calore, poco si può derogare, ovvero se i contatori segnano 100, c'è poco da derogare si dovrà pagare 100 in qualsiasi modo la vogliamo derogare.Secondo me l'unica cosa che si può derogare è nel valore della parte consumo fisso/variabile calcolato dal tecnico, ma questo se viene effettuato potrebbe andare a discapito di qualcuno il quale potrebbe impugnare una delibera del genere. Se la maggioranza prevista ha deciso di derogare alla uni 10200, direi che "si attacca"!!! Lo stesso vale per chi e' penalizzato dalla uni 10200, se la maggioranza ha deciso di non derogare!
#17 Inviato 16 Giugno, 2017 Se la maggioranza prevista ha deciso di derogare alla uni 10200, direi che "si attacca"!!! Lo stesso vale per chi e' penalizzato dalla uni 10200, se la maggioranza ha deciso di non derogare! Infatti io sostengo che la deroga si possa effettuare solo con l'unanimità, non è che ho cambiato opinione.
#18 Inviato 16 Giugno, 2017 Infatti io sostengo che la deroga si possa effettuare solo con l'unanimità, non è che ho cambiato opinione. Ho verificato. Il mise ha precisato che per la scelta del tipo di ripartizione da adottare per le spese di riscaldamento, ci vuole la maggioranza (500 + 1)!!!
#19 Inviato 16 Giugno, 2017 Ho verificato. Il mise ha precisato che per la scelta del tipo di ripartizione da adottare per le spese di riscaldamento, ci vuole la maggioranza (500 + 1)!!! Documenta, grazie
#20 Inviato 16 Giugno, 2017 Salve, da quello che ho visto io nella mia limitatissima esperienza, la applicazione della UNi 10200 è piuttosto complessa. Direi che si può escludere che sia soggetta a revisione ogni anno. Nel testo riportato sopra c'è scritto che "richiede un calcolo annuale" perchè non è possibile prevedere a priori la percentuale tra consumi volontari e involontari. Si deve fare un conteggio che tiene conto dell'energia termica prelevata dal distributore che chiaramente è diverso da volta in volta. Ma nella relazione UNI 10200 ci sono (o meglio dovrebbero) essere riportati tutti i parametri per fare il calcolo. Il conteggio poi diventa ancora più complesso se la caldaia condominiale produce anche l'acqua calda sanitaria. A mio parere l'attività di "bollettazione" o se vogliamo di riparto sarà facilmente delegata a ditte specializzate visto che, per quanto ho visto, sono pochi gli amministratori che fanno da sè questo tipo di conteggi. Se è possibile andare in deroga (credo che siano molti i condominii che lo potranno fare..) è molto meglio (ma non è sempre vero) perchè il calcolo è molto più semplice, essendo fissa la quota "involontaria" e con la possibilità di usare i vecchi soliti millesimi riscaldamento. Da quello che ho visto in giro, però, è un metodo molto "ingiusto" negli edifici poco abitati. Concordo nessuna revisione annuale, altrimenti la diagnosi che significato avrebbe? Concordo è complesso ma una volta imparato vale per tutti i casi...
#21 Inviato 16 Giugno, 2017 Concordo nessuna revisione annuale, altrimenti la diagnosi che significato avrebbe?Concordo è complesso ma una volta imparato vale per tutti i casi... Scusami Patrizia, ma l'Ente Italiano di Formazione (UNI) scrive; ... Altro tema molto discusso – poiché in qualche modo richiamato anche in Lombardia dalla D.g.r. 30 novembre 2011 n. IX/2601 – è quello delle percentuali, ovvero che la spesa fissa e variabile siano determinate a priori (per esempio rispettivamente 30% e 70%). La UNI 10200 non prevede la determinazione a priori delle due quote, ma com’è stato precedentemente illustrato fornisce la procedura per calcolare (annualmente) le quantità in gioco. Tale approccio, al contrario del metodo delle percentuali, garantisce quindi una ripartizione della spesa che tiene conto sia delle eventuali variazioni climatiche che si possono registrate da un anno con l’altro, sia del comportamento del singolo utente. Di fatto, si può dire che il metodo delle percentuali non premia il comportamento virtuoso dell’utente. ... http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2781%3Ala-ripartizione-delle-spese-di-riscaldamento-e-acqua-calda-sanitaria-la-uni-10200&catid=170&Itemid=2612
#23 Inviato 17 Giugno, 2017 --link_rimosso-- Risposta alla faq #2. Prego! Allora avevo già risposto a questo --> post #7Il comma 5 dell'art 26 delle legge 10/91 dice; 5. Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio delibera con le maggioranze previste dal secondo comma dell'articolo 1120 del Codice civile. Da quanto dice si dovrebbe intendere che l'innovazione, ovvero l'installazione delle termovalvole e contabilizzatori con il conseguente riparto si approva con il 2° comma dell'art. 1120, ma tutto completo e non solo il conseguente riparto. In pratica l'assemblea approva la termoregolazione comprendente il riparto, riparto che sarà calcolato dal tecnico. Ovvero non sta all'assemblea stabilire il rapporto consumo variabile/volontario, ma sta al Tecnico che con competenza superiore a quella dell'assemblea deciderà quale è questo rapporto.
#24 Inviato 17 Giugno, 2017 --link_rimosso-- Risposta alla faq #2. Prego! Allora avevo già risposto --> #7Il comma 5 dell'art 26 delle legge 10/91 dice; 5. Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio delibera con le maggioranze previste dal secondo comma dell'articolo 1120 del Codice civile. Da quanto dice si dovrebbe intendere che l'innovazione, ovvero l'installazione delle termovalvole e contabilizzatori con il conseguente riparto si approva con il 2° comma dell'art. 1120, ma tutto completo e non solo il conseguente riparto. In pratica l'assemblea approva la termoregolazione comprendente il riparto, riparto che sarà calcolato dal tecnico. Ovvero non sta all'assemblea stabilire il rapporto fisso/variabile ma starà al Tecnico, che con competenza superiore a quella dell'assemblea deciderà quale è il giusto rapporto, all'assemblea sta approvare a maggioranza del 2° comma art. 1120 cc (-->cc art. 1136 2° comma) l'adozione della UNI 10200 con l'installazione delle termovalvole e contabilizzatori
#25 Inviato 17 Giugno, 2017 Allora avevo già risposto -> #7Ovvero non sta all'assemblea stabilire il rapporto fisso/variabile ma starà al Tecnico, che con competenza superiore a quella dell'assemblea deciderà quale è il giusto rapporto, all'assemblea sta approvare a maggioranza del 2° comma art. 1120 cc (-->cc art. 1136 2° comma) l'adozione della UNI 10200 con l'installazione delle termovalvole e contabilizzatori La risposta #7 e' errata, perche' nella precisione del MISE si parla SOLO della scelta del metodo di ripartizione e non dei contabilizzatori che, giustamente, potrebbero essere stati installati in precedenza!!!! Per il resto, se si deroga alla uni 10200, il tecnico non decide un bel nulla!