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Legittimazione lavori parti comuni

In una riunione interna (senza amministratore) viene stabilito di fare dei lavori in giardino per il posizionamento dei bidoni per la raccolta differenziata. La settimana successiva iniziano i lavori (scavo in giardino, gettata di cemento e piastrellatura)in un luogo differente da quello stabilito. Alle mie rimostranze viene risposto che il posto scelto non andava bene e quindi hanno fatto i lavori da un'altra parte. Pensavo fosse stato l'amministratore, ma scopro che l'amministratore non è stato coinvolto nei lavori: è tutto stato fatto da un consigliere e altri condomini senza preoccuparsi di organizzare un'altra riunione. Ora vorrei capire se la cosa è legittima o posso contestarla. Inoltre, se viene presentata la fattura all'amministratore, questi deve accettarla o può rifiutarla, ad esempio per mancanza di delibera ufficiale?

Grazie

L'amm non può far proprio un modo d'agire di questo tipo, ma deve sottopporre ad approvazione assembleare. Se l'assemblea approva tutto bene, altrimenti le spese rimangono a carico di chi ha commissionato e può essere chiesto dall'amm la riduzione in pristino.

 

"La fede è più forte dell'evidenza, quindi è un ostacolo alla ricerca della verità".

Quindi, se nella prossima assemblea verranno approvati ufficialmente i lavori eseguiti, bisognerà accettare la situazione, anche se con approvazione "a posteriori".

Un'altra domanda: l'amministratore non deve essere sempre coinvolto quando si effettuano dei lavori sulle parti comuni? Chi è responsabile se questi lavori non sono fatti a norma e causano danno a qualcuno?

Dipende sempre se c'è l'approvazione assembleare o meno.

Se c'è il responsabile è il condominio altrimenti chi li ha commissionati o realizzati.

 

"La fede è più forte dell'evidenza, quindi è un ostacolo alla ricerca della verità".

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