#1 Inviato 8 Febbraio, 2010 In una riunione interna (senza amministratore) viene stabilito di fare dei lavori in giardino per il posizionamento dei bidoni per la raccolta differenziata. La settimana successiva iniziano i lavori (scavo in giardino, gettata di cemento e piastrellatura)in un luogo differente da quello stabilito. Alle mie rimostranze viene risposto che il posto scelto non andava bene e quindi hanno fatto i lavori da un'altra parte. Pensavo fosse stato l'amministratore, ma scopro che l'amministratore non è stato coinvolto nei lavori: è tutto stato fatto da un consigliere e altri condomini senza preoccuparsi di organizzare un'altra riunione. Ora vorrei capire se la cosa è legittima o posso contestarla. Inoltre, se viene presentata la fattura all'amministratore, questi deve accettarla o può rifiutarla, ad esempio per mancanza di delibera ufficiale? Grazie
#2 Inviato 8 Febbraio, 2010 L'amm non può far proprio un modo d'agire di questo tipo, ma deve sottopporre ad approvazione assembleare. Se l'assemblea approva tutto bene, altrimenti le spese rimangono a carico di chi ha commissionato e può essere chiesto dall'amm la riduzione in pristino. "La fede è più forte dell'evidenza, quindi è un ostacolo alla ricerca della verità".
#3 Inviato 8 Febbraio, 2010 Quindi, se nella prossima assemblea verranno approvati ufficialmente i lavori eseguiti, bisognerà accettare la situazione, anche se con approvazione "a posteriori". Un'altra domanda: l'amministratore non deve essere sempre coinvolto quando si effettuano dei lavori sulle parti comuni? Chi è responsabile se questi lavori non sono fatti a norma e causano danno a qualcuno?
#4 Inviato 8 Febbraio, 2010 Dipende sempre se c'è l'approvazione assembleare o meno. Se c'è il responsabile è il condominio altrimenti chi li ha commissionati o realizzati. "La fede è più forte dell'evidenza, quindi è un ostacolo alla ricerca della verità".