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murcielagogt

Distacco caldaia - la caldaia ha sempre l' obbligo di manutenzione o si può ritenere dismessa?

buongiorno, vorrei sottoporre alla Vostra cortese attenzione un problema che riguarda il mio condominio. abito in una casa di 4 appartamenti, secondo il regolamento contrattuale, il proprietario dell 'interno 3 non ha posto macchina nel cortile di proprietà condominiale. questo perchè ostruirebbe il passaggio agli altri condomini che invece posseggono proprietà private riguardo i posteggi. il nuovo inquilino (ha comprato da pochi mesi) vorrebbe modificare il regolamento contrattuale e ci ricatta dicendo che altrimenti fa riattivare la caldaia centralizzata con onerose conseguenze economiche per noi. premesso che, sempre nel regolamento contrattuale, è specificato che chiunque può staccarsi da suddetta caldaia senza preavviso e senza obbligo di dichiarazione verso gli altri, perdendo altresì tutti i diritti. Siccome proprio per il suo appartamento, è depositata in Comune una dichiarazione del distacco dalla caldaia centralizzata, ed i restanti 3 appartamenti sono già staccati, la caldaia ha sempre l' obbligo di manutenzione o si può ritenere dismessa? noi non avremmo nulla in contrario a dargli un posto macchina, ma è fisicamente impossibile. è assurdo che lui non lo capisca.

grazie per l' attenzione, in atetsa di gradite risposte, porgo saluti a tutti.

Benvenuto nel forum.

 

Il Regolamento contrattuale parla chiaro:

non è riconosciuto al 4° condòmino alcun posto auto nel cortile ed una clausola sifatta potrebbe esser modificata solo con consenso unanime,nel caso specifico,con l'aggravante dell'impossibilità materiale,quindi,anche volendo,il condòmino ha poco da pretendere.

Per quanto riguarda il distacco dalla caldaia se il quarto condòmino aderirà la caldaia verrà dismessa con un consenso unanime,nel caso in cui egli faccia retromarcia,sarete costretti a contribuire per le sole spese di conservazione dell'impianto e non per quelle di consumo.

 

Non scenderei a patti con chi minaccia e pretende.

anzitutto grazie mille per la tempestiva risposta.

nel regolamento contrattuale è specificato che chi si stacca dalla caldaia può eventualmente riallacciarsi col consenso di tutti gli altri condomini. visto che siamo tutti staccati, se anche lui facesse retromarcia, e non volesse dismetterla, per decidere sulla manutenzione come dobbiamo comportarci? basta la maggioranza per decidere di non eseguire lavori di amnutenzione o questi sono obbligatori comunque per legge? grazie nuovamente.

A meno che il Regolamento contrattuale preveda un totale esonero,normalmente il distacco comporta il sostenere le normali spese di manutenzione relative alla conservazione dell'impianto in efficienza,verifiche periodiche obbligatorie,manutenzioni sistematiche,sostituzione pezzi,etc,mentre si risulta estranei alle spese di consumo.

Ogni spesa va verificata nella sua natura e poi ripartita.

Se siete tutti d'accordo potete anche stabilire regole diverse,una modifica al regolamento è possibile,ma dovete deliberare con consenso unanime,registrato se volete che sia anche opponibile a terzi futuri acquirenti.

sperando di dare un giusto contributo a questo utilissimo forum, riguardo alla mia vicenda,ho trovato (sempre in quest forum) quanto segue:

Cass., Sez. II Civi, sentenza n. 26822 / 2008

 

Non è più necessaria l'unanimità dei partecipanti all'assemblea di condominio per passare dal riscaldamento centralizzato all'autonomo. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 26822 della seconda Sezione civile, in cui si evidenzia che la normativa contenuta nel dpr 412/93 «è finalizzata al conseguimento del risparmio energetico, sicché essa consente alla maggioranza dei condomini, escludendo la necessità dell'unanimità, di decidere la dismissione dell'impianto di riscaldamento centralizzato e la sostituzione di esso con impianti autonomi rispondenti alle caratteristiche di legge».

Secondo la Cassazione, quindi, «non è più consentito alla minoranza dissidente di mantenere in esercizio il dismesso impianto, risolvendosi una tale eventualità in un dispendio maggiore di energia e non di quel risparmio perseguito dalla legge».

Scritto da murcielagogt il 22 Ago 2010 - 12:38:25: sperando di dare un giusto contributo a questo utilissimo forum, riguardo alla mia vicenda,ho trovato (sempre in quest forum) quanto segue:

Cass., Sez. II Civi, sentenza n. 26822 / 2008

 

Non è più necessaria l'unanimità dei partecipanti all'assemblea di condominio per passare dal riscaldamento centralizzato all'autonomo. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 26822 della seconda Sezione civile, in cui si evidenzia che la normativa contenuta nel dpr 412/93 «è finalizzata al conseguiment [...]

Devi però valutare il tuo caso.

La sentenza si riferisce non ad un distacco graduale,come il vostro,bensì,ad una delibera assembleare in cui all'o.d.g. è stato messo "dismessione impianto caldaia e passaggio a riscaldamento autonomo".

Ciò comporta che tutti si decida,ma soprattutto,che sussistano le condizioni asseverate di risparmio energetico.

avrei un 'altra domanda da sottoporre alla vostra cortese attenzione:

l' assemblea si è svolta regolarmente, con la partecipazione di tutti e 4 i condomini, ed all' unanimità si è deciso per la dismissione della caldaia, sono inoltre stati discussi altri punti come il parcheggio per l' unità immobiliare interno3. adesso però proprio il condomino del n°3 vorrebbe rimangiarsi quanto deciso asserendo che il verbale dell' assemblea non è valido in quanto firmato solo dal Presidente e dal segretario, e non da tutti, e minacciando inoltre di andare per avvocati. io vorrei sapere per la precisione, se il registro su cui va trascritto il verbale è costituito di qualche forma particolare o se basta ad esempio un quadernone, se va vidimato da qualche ente preposto, eccetera. insomma necessito di una piccola guida d' uso corretto del registro. grazie.

Il verbale o processo verbale è valido quando sottoscritto e firmato da presidente e segretario.

Quindi per quanto attiene la delibera di dismissione dell'impianto caldaia non è impugnabile in quanto la sottoscrizione di tutti i partecipanti al condominio non è necessaria.

Diversa cosa sarebbe se aveste deliberato qualcosa inerente un diritto di proprietà,non sarebbe bastata la firma ma sarebbe altresì stata necessaria la registrazione della convenzione.

grazie mille, sempre gentilissima e disponibile. potrebbe per cortesia spiegarmi in cosa consiste precisamente il registro su cui vanno trascritti i verbali? cioè è un libro apposito che si compra in determinati posti o va bene un semplice quadernone? va vidimato da qualcuno? grazie.

Scritto da murcielagogt il 06 Set 2010 - 09:22:59: grazie mille, sempre gentilissima e disponibile. potrebbe per cortesia spiegarmi in cosa consiste precisamente il registro su cui vanno trascritti i verbali? cioè è un libro apposito che si compra in determinati posti o va bene un semplice quadernone? va vidimato da qualcuno? grazie.

Non è richiesta la vidimazione,nè una forma particolare,anche se consigliata rimane quella del libro verbali da cartoleria.

E' sufficiente,comunque, anche un semplice quaderno.

Scritto da Patrizia Ferrari il 21 Ago 2010 - 17:50:45: Benvenuto nel forum.

 

Il Regolamento contrattuale parla chiaro:

non è riconosciuto al 4° condòmino alcun posto auto nel cortile ed una clausola sifatta potrebbe esser modificata solo con consenso unanime,nel caso specifico,con l'aggravante dell'impossibilità materiale,quindi,anche volendo,il condòmino ha poco da pretendere.

Per quanto riguarda il distacco dalla caldaia se il quarto condòmino aderirà la caldaia verrà dismessa con un consenso unanime,nel caso in cui egli faccia retromarcia,sar [...]

E' molto professionale nel rispondere, può darmi un aiuto alla mia domanda? Grazie

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