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Requisiti dell'amministratore Condominiale

nel "condominio Parziale" dove ho un piccolo negozio, lo stesso è amministrato da un ragioniere che ha il suo studio in un appartamento nello stesso stabile. Inizialmente era anche proprietario, poi ha intestato l'appartamento ai figli; a seguito di tanti scontri su addebiti di spesa arbitrari, in quanto mi attribuiva spese del vano scale, usando le tabelle dei millesimi generali anziché quelle del vano scale (da cui sono escluso); stanco delle continue discussioni gli ho chiesto se aveva i requisiti richiesti dalla riforma del condominio del 2013. Inizialmente abduceva che essendo ragioniere, il suo titolo era maggiore di quello di un amministratore condominiale e messo alle strette si è chiuso a riccio e non mi ha più risposto. Adesso, calmati gli animi, dice che ha fatto un semplice aggiornamento presso l'albo dei ragionieri, ma non il corso.

Per cui vi chiedo, se esiste un modo per accertare se un amministratore è realmente abilitato a fare l'amministratore, oppure dobbiamo stare solo alla sua parola?

Nel suo studio non è affitto nessuna abilitazione per amministratore di condominio.

E non riesco a sincerarmi della sua abilitazione, premesso che per qualsiasi altro professionista è sufficiente rivolgersi al Collegio o all'Albo, perfino su internet, per accertare se abilitato o no a svolgere la propria professione.

Ringrazio da adesso chi vorrà aiutarmi a capire questo mistero.

Non esiste l'abilitazione per amministratore di condominio (difatti non e' previsto che un qualche autorita' o ente rilasci l'abilitazione )ma deve avere i requisiti previsti dall'art 71 bis disposizioni attuative codice civile .

Non esiste l'abilitazione per amministratore di condominio (difatti non e' previsto che un qualche autorita' o ente rilasci l'abilitazione )ma deve avere i requisiti previsti dall'art 71 bis disposizioni attuative codice civile .

 

Visto che l'amministratore non è più condòmino dell'edificio in questione, direi che la richiesta di esibizione dell'attestato di superamento dell'esame annuale​ ( leggasi ogni anno) in base al ex DM 140/14 potrebbe essere una buona prova di abilitazione.

e questi corsi obbligatori che la Legge obbliga a fare, in pratica ti rilasciano un attestato che non è censito da nessuna parte?

Visto che l'amministratore non è più condòmino dell'edificio in questione, direi che la richiesta di esibizione dell'attestato di superamento dell'esame annuale​ ( leggasi ogni anno) in base al ex DM 140/14 potrebbe essere una buona prova di abilitazione.

Prova solo che si e' in possesso di un requisito di quelli previsti ma non prova l'abilitazione.

e questi corsi obbligatori che la Legge obbliga a fare, in pratica ti rilasciano un attestato che non è censito da nessuna parte?

Che io sappia no, non esiste una banca dati interrogativa ove si possa verificare la situazione del proprio amministratore.

Salve, purtroppo chiunque potrebbe fregiarsi di tale foglio di carta intestata. Anche se qualcuno chiedesse informazioni alla scuola non sarà dato nessuna risposta. Possibile che nessun legislatore può approfondire gli errori e potrebbe integrare la norma ben delineata!

Prova solo che si e' in possesso di un requisito di quelli previsti ma non prova l'abilitazione.

A mio giudizio è assai complicato individuare un momento riscontrabile ed immediato di abilitazione che contemporaneamente rispetti tutti i requisiti.

 

La mancanza (anche temporanea) di qualsiasi requisito può far venir meno o sospendere l'abilitazione annuale all'esercizio.

😎

A mio giudizio è assai complicato individuare un momento riscontrabile ed immediato di abilitazione che contemporaneamente rispetti tutti i requisiti.

 

La mancanza (anche temporanea) di qualsiasi requisito può far venir meno o sospendere l'abilitazione annuale all'esercizio.

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nel "condominio Parziale" dove ho un piccolo negozio, lo stesso è amministrato da un ragioniere che ha il suo studio in un appartamento nello stesso stabile. Inizialmente era anche proprietario, poi ha intestato l'appartamento ai figli; a seguito di tanti scontri su addebiti di spesa arbitrari, in quanto mi attribuiva spese del vano scale, usando le tabelle dei millesimi generali anziché quelle del vano scale (da cui sono escluso); stanco delle continue discussioni gli ho chiesto se aveva i requisiti richiesti dalla riforma del condominio del 2013.

Cosa ne pensa la maggioranza?

Se alla maggioranza soddisfa il modo di amministrare del ragioniere, a mio avviso è più opportuno che tu badi che sia effettuato il riparto legale e che non si commettano gravi irregolarità (soprattutto fiscali e di lavoro nero).

 

Per quanto riguarda i requisiti, se il ragioniere ha amministrato per almeno un anno tra il 18/06/2010 ed il 18/06/2013 non ha bisogno di fare alcun corso iniziale, bensì avrà bisogno solo di fare un aggiornamento annuale di 15 ore.

Gli aggiornamenti annuali di 15 ore si possono sempre fare a stretto giro, anche con corsi on line che prevedono solo l'esame finale de visu.

 

In ultimo, se l'operato dell'amministratore è gradito alla maggioranza, la stessa potrebbe nominare amministratore un figlio del ragioniere che in qualità di condòmino non ha bisogno di alcun requisito professionale. Il figlio potrebbe avvalersi della collaborazione del padre a far fare tutto a lui ugualmente.

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