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barialu

Pagamento spese legali per lettera diffida inviata a condomi

Buonasera; avrei bisogno di un chiarimento. Nel condominio in cui abito e che amministro, abbiamo deciso, con regolare delibera assembleare, di dotarci del contatore di acqua fredda in ogni unità abitativa (prima suddividevo la spesa in base al numero delle persone). Il "solito condomino", unico su 15, si è opposto perchè l'istallazine gli avrebbe rovinato il sottopiano del lavello. La mia opera di convincimento sia a parole sia con lettera di diffida non hanno sortito effetto mentre la lettera dell'avvocato, a cui mi sono rivolto, gli hanno fatto cambiare idea in tre giorni, giusto il tempo concessogli prima di andare dal giudice. A questo punto chiedo: ha chi tocca la spesa di 300 euro che l'avvocato gli ha richiesto nella lettera che gli ha inviato e che il condomino non vuol pagare? Preciso che mi sono rivolto all'avvocato senza aver indetto una assemblea che me ne desse mandato, ma che ho avvisato singolarmente tutti gli altri condomini che avrei proceduto in tal senso (a parole tutti d'accordo, ma si sa ...verba volant). Ringrazio anticipatemente.

Scritto da Alcibiade21074 il 09 Gen 2013 - 19:08:29: E' una questione tra avvocato e condomino. Se la vedano loro.

L'avvocato ha ricevuto il mandato dall'amministratore in qualità di rappresentante del condominio, quindi è il condominio l'obbligato verso l'avvocato (tutti i condòmini, compreso chi ha ricevuto la lettera).

Se i condòmini non ritengono corretto l'operato dell'amministratore possono rivalersi su di lui ma il condòmino che ha ricevuto la lettere non può assolutamente pagare solo lui se non obbligato dalla legge (giudice).

E' affetta da nullità - e quindi sottratta al termine di impugnazione previsto dall'art. 1137 c.c., la deliberazione dell'assemblea condominiale che incida sui diritti individuali di un condomino, come quella che ponga a suo totale carico le spese del legale del condominio per una procedura iniziata contro di lui, in mancanza di una sentenza che ne sancisca la soccombenza, e detta nullità, a norma dell'art. 1421 c.c., può essere fatta valere dallo stesso condomino che abbia partecipato all'assemblea ancorchè abbia espresso voto favorevole alla deliberazione, ove con tale voto non si esprima l'assunzione o il riconoscimento di una sua obbligazione.

Cassazione Civile, Sezione II, 6 ottobre 2008 n 24696.

 

Modificato Da - Leonardo53 il 09 Gen 2013 20:57:57

A mio avviso la maggioranza (pure 14 su 15) NON aveva alcun "potere" di obbligare qualcuno a fare qualcosa (installare il contatore) nella sua proprietà privata, quindi prima cosa l'avvocato doveva dirvi questo (cioè che la sua lettera ed eventuale seguente azione legale non valevano nulla ai fini "impositivi") e seconda cosa il "quindicesimo" poteva continuare ad infischiarsene perchè non solo non era obbligato ad installare il contatore ma non lo è neanche a pagare l'avvocato.

 

L'assemblea ha competenza SOLO sulle parti COMUNI.

Staff

Sono d'accordo con la signora Bartolini. Per quanto riguarda la sentenza, invece, anche se fa giurisprudenza, non è legge e comunque il condominio non ha imposto nulla (e neanche il legale. Infatto chiede i soldi). Se la devono vedere avvocato e condomino, sicuramente davanti a un giudice. (ma questo era scontato).

Scritto da Alcibiade21074 il 09 Gen 2013 - 21:41:26: ...Se la devono vedere avvocato e condomino, sicuramente davanti a un giudice. (ma questo era scontato).

Non vedo cosa c'entra il condomino (il "quindicesimo"), visto che gli è stata mandata una lettera per qualcosa su cui non era in torto.

L'avvocato deve vedersela con chi gli ha dato, A TORTO, mandato di fare una cosa "inutile" (legalmente, nel senso che nessun Giudice avrebbe mai obbligato il quindicesimo a fare nella sua proprietà quanto deliberato dall'assemblea).

 

Staff

Io infatti disquisivo solo sulla sentenza. Nel senso che il copndominio non può chiedere che venga saldata una parcella di un legale, perchè questo lo decide un giudice. Ma in questo caso era il legale che chiedeva i soldi. Ovviamente, il discorso è solo teorico perchè, come Lei ha giustamente fatto notare, mancano i presupposti per la richiesta, Ma è un altro discorso.

Scritto da Alcibiade21074 il 09 Gen 2013 - 21:49:41: Io infatti disquisivo solo sulla sentenza...

Meglio chiarire, visto che lo stesso concetto lo avevi espresso anche sul caso specifico prima che la sentenza venisse postata...

 

Staff

nella lettera da me inviata al condomino ho scritto:

"sussiste l'obbligo, per ogni singola unità abitativa, di istallare dei contatori di ripartizione del consumo d'acqua così come previsto dal D.P.C.M. 4 Marzo 1996 - disposizione in materia di risorse idriche - (Gazzetta Ufficile 14 Marzo 1996 n.52) e dal successivo D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 -Art.146f)".

Rispetto alla suddivisione della spesa in base al numero presunto delle persone, la scelta del contatore era una scelta giusta, a nostro avviso, e quando si può decidere se non mettendo l'argomento all'odg dell'assemblea?

Vero che si tratta di proprietà esclusiva, ma lo è anche il contatore dell'acqua calda se è per quello. E lo saranno anche le valvole termostatiche, fra un pò. Come la mettiamo?

 

scusate, quanto ho scritto deve intendersi correttamente: "il contatore dell'acqua calda è già presente nelle singole unità abitative, le valvole termostatiche lo saranno fra un pò. Come la mettiamo, potrà opporsi?".

Scritto da barialu il 09 Gen 2013 - 22:14:26: nella lettera da me inviata al condomino ho scritto:

"sussiste l'obbligo, per ogni singola unità abitativa, di istallare dei contatori di ripartizione del consumo d'acqua così come previsto dal D.P.C.M. 4 Marzo 1996 ...

Rispetto alla suddivisione della spesa in base al numero presunto delle persone, la scelta del contatore era una scelta giusta, a nostro avviso, e quando si può decidere se non mettendo l'argomento all'odg dell'assemblea?

...

Il punto è che non sta AL CONDOMINIO far rispettare questo obbligo, il condominio non ha questa competenza. Vero che installare il contatore singolo è la cosa migliore ma se lui non lo voleva mettere non stava a voi obbligarlo e comunque il vostro problema era già risolto, visto che gli altri lo avevano messo: decurtavate dal contatore centrale le 14 letture e addebitavate a lui la differenza (che fra l'altro sarebbe stata sicuramente maggiore del consumo effettivo: vedrai che le 15 letture sommate saranno sempre inferiori al valore del contatore centrale).

 

Staff

"Meglio chiarire, visto che lo stesso concetto lo avevi espresso anche sul caso specifico prima che la sentenza venisse postata... "

Bè, a me non piace artrampicarmi sui vetri. Io ho risposto sempliìcemente che se un avvocato chiede soldi a un condomino per una lettera inviatagli, su sollecitazione del condominio, è una bega che riguarda loro due, C'è chi paga e chi invece porta la questione davanti al giudice. Non sono entrato nel merito dei motivi dell'intervento del legale.

E'sensata l'obiezione di Barlalu, in quanto esistono disposizioni di legge che impongono i contatori per l'acqua in ogni singola unità, esattamente come le termovalvole. Il condomino si oppone? Allora cosa deve fare l'amministratore? Perché deve mettersi a ricalcolare il tutto per colpa di un tizio che si oppone a una legge? E se tutti facessimo così? Oltretutto Barlalu ha scritto che il soggetto in questione ha cambiato rapidamente idea, dopo aver ricevuto la lettera del legale. Quindi dà ragione al condominio, altrimenti si sarebbe opposto. Ma se ha riconosciuto le ragioni del condominio, ha anche accettato che le stesse siano state inoltrate dall'avvocato. (infatti le diffide dell'amministratore non erano state prese in considerazione)

Scritto da Alcibiade21074 il 10 Gen 2013 - 10:00:50: ...

E'sensata l'obiezione di Barlalu, in quanto esistono disposizioni di legge che impongono i contatori per l'acqua in ogni singola unità, esattamente come le termovalvole. Il condomino si oppone? Allora cosa deve fare l'amministratore? Perché deve mettersi a ricalcolare il tutto per colpa di un tizio che si oppone a una legge? E se tutti facessimo così? Oltretutto Barlalu ha scritto che il soggetto in questione ha cambiato rapidamente idea, dopo aver ricevuto la lettera del legale. Quindi dà ragione al condominio, altrimenti si sarebbe opposto. Ma se ha riconosciuto le ragioni del condominio, ha anche accettato che le stesse siano state inoltrate dall'avvocato. (infatti le diffide dell'amministratore non erano state prese in considerazione)

Non mischiare cose che non c'entrano fra loro.

1) Se io decido di far scrivere una lettera da un avvocato a qualcuno sono io che devo pagare l'avvocato, mica chi riceve la lettera. Se non si va davanti al Giudice a dimostrare che chi riceve la lettera ha torto (SE ce l'ha!) e paga anche il mio avvocato voglio proprio vedere come lo obblighi a pagare.

 

2) Il fatto che esistano delle leggi riguardanti le proprietà private non significa che l'amministratore di condominio abbia il "potere" di fare azioni di qualsiasi tipo per farle rispettare, l'amministratore ha competenza solo sulle parti comuni. Casomai chiedeva l'intervento di chi è deputato a far rispettare la norma.

In questo caso il "quindicesimo" si è semplicemente fatto intimorire dalla lettera di un legale, che a quel punto valeva (legalmente) quanto la lettera inviata da barialu, cioè niente.

 

Staff

signora Bartolini, permetta che mi presenti: luciano bariani, anni 64, amministro il mio condominio da 22 anni (compreso questo). Devo prendere atto, da quanto scrive, di essere scivolato sulla buccia di banana di una delibera nulla e, di conseguenza, di aver sbattuto il muso sulle spese legali (a questo punto a mio carico). In pratica un Oscar alla carriera...

Le dispiace se sull'argomento "nullità delibera assembleare" apro un'altra discussione, visto che l'argomento specifico può essere di interesse generale? Così mi potrà indicare meglio come mi sarei dovuto comportare. Grazie.

"Se non si va davanti al Giudice a dimostrare che chi riceve la lettera ha torto (SE ce l'ha!) e paga anche il mio avvocato voglio proprio vedere come lo obblighi a pagare. "

Forse non ci siamo capiti. Io ho scritto che l'avvocato chiede i soldi e c'è chi paga e chi invece porta la questione davanti a un giudice. Il fatto che il condomino abbia prima ignorato la diffida dell'amministratore e poi, immediatamente, abbia dato ragione al condominio solo dopo la lettera del legale, la dice lunga. Probabilmente andranno davanti a un giudice. Se Tizio, prima si rifiuta di fare una cosa e poi, grazie all'intervento di un avvocato, quella cosa la fa, mi dà da pensare che abbia parecchia coda di paglia. Se era davvero convinto di avere ragione, perché ha ceduto? E se c'è voluto l'intervento di un legale per arrivare a ciò ( è lui che non ha voluto prendere in considerazione la diffida dell'amministratore), perché deve pagare il condominio per le sue bizze? E poi la sentenza non dice che il condomino in questione non deve pagare il legale, ma che solo un giudice può obbligare a farlo. Ed è esattamente quel che potrebbe succedere

Per l'altro punto, nulla da dire. E' la stessa cosa successa per i fori di areazione della cucina. Nessuno ha il potere di fare nulla, poi quando escono i pompieri per una qualsiasi emergenza, fanno i verbali.,

Scritto da Alcibiade21074 il 10 Gen 2013 - 12:52:51: ...Se Tizio, prima si rifiuta di fare una cosa e poi, grazie all'intervento di un avvocato, quella cosa la fa, mi dà da pensare che abbia parecchia coda di paglia. Se era davvero convinto di avere ragione, perché ha ceduto?...

Semplicemente per "paura" ed ignoranza.

 

barialu, se quello che vuoi chiedere è un argomento diverso da questo apri pure una nuova discussione, altrimenti continua qui che si capisce meglio, grazie.

 

Staff

Scritto da barialu il 10 Gen 2013 - 12:52:39: ...Devo prendere atto, da quanto scrive, di essere scivolato sulla buccia di banana di una delibera nulla e, di conseguenza, di aver sbattuto il muso sulle spese legali (a questo punto a mio carico)...

Le spese sono a carico del condominio, visto che fra l'altro sei stato appoggiato dai tuoi condomini in questa decisione.

 

Staff

l'argomento iniziale erano le spese legali (l'effetto), la nullità della delibera assembleare (la causa) mi sembra un nuovo argomento di interesse generale, degno di essere trattato in una nuova discussione specifica; conto sempre sui Suoi pareri e sulle Sue indicazioni - grazie.

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