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paky51

Diminuita capacità del portiere ad eseguire mansioni di puli

Salve ai frequentatori del Forum. Volevo porre un quesito: se il portiere, per sopravvenuti malanni fisici per il lavoro che praticamente lo ha costretto dopo molti anni ad essere all'intemperie, tipo artrosi cervicale, non è più grado di fare determinate mansioni di pulizie, tipo salire su una scala er pulire parti comuni del fabbricato od altro, cosa deve rispondere al condominio che chiede di rivedere il Contratto cambiandogli la categoria ed ovviamente diminuendogli il salario? Grazie per le risposte

Scritto da paky51 il 05 Nov 2009 - 14:16:42:Salve ai frequentatori del Forum. Volevo porre un quesito: se il portiere, per sopravvenuti malanni fisici per il lavoro che praticamente lo ha costretto dopo molti anni ad essere all'intemperie, tipo artrosi cervicale, non è più grado di fare determinate mansioni di pulizie, tipo salire su una scala er pulire parti comuni del fabbricato od altro, cosa deve rispondere al Condominio che chiede di rivedere il Contratto cambiandogli la categoria ed ovviamente diminuendogli il salario? Grazie per le risposte

Secondo me il portiere può rispondere ben poco perchè non è protetto dallo Statuto dei Lavoratori (oltre 15 dipendenti) che prevede la giusta causa per il licenziamento.

Sicuramente se il condominio non si ritiene soddisfatto del lavoro svolto potrà licenziarlo con regolare preavviso (oppure pagnado l'indennità di mancato preavviso) ed assumerne un altro senza doverne spiegare il motivo.

A questo punto la libera scelta di valutare la proposta del condominio, oppure correre il rischio di perdere il posto di lavoro.

Ciao

chiedete che venga sottoposto a visita medica presso l'Inail per accertare la compatibilità tra la sua salute e il lavoro. Quindo riunite l'assemblea e decidete se tenerlo, modificando il contratto, oppure scegliere una ditta esterna che si occupi delle pulizie.

Scritto da vanni il 05 Nov 2009 - 17:40:37:Ciao

chiedete che venga sottoposto a visita medica presso l'Inail per accertare la compatibilità tra la sua salute e il lavoro. Quindo riunite l'assemblea e decidete se tenerlo, modificando il contratto, oppure scegliere una ditta esterna che si occupi delle pulizie.

Scusa Vanni ma credo di aver capito che è il portiere che chiede cosa deve rispondere al condominio che gli vuole abbassare lo stipendio poichè non può più svolgere tutte le mansioni.

Quindi secondo me è il portiere che ha bisogno di un consiglio e non il condominio.

Infatti la richiesta di consiglio è del portiere, anche se non ritengo giusto che dopo diversi anni di lavoro per subentrate patologie causate dal lavoro stesso si debba essere accantonati o quantomeno ridotto di salario; è come se un cane diventato vecchio e non più capace di fare la guardia lo si abbandonasse sull'autostrada oppure gli si dasse da mangiare meno (esagerato il paragone?)

Ciao

stiamo ai fatti raccontati... parole di paky

1) presenza di malanni fisici

2) artrosi cervicale

3) non può svolgere alcuni lavori

4) non può salire sulla scala

 

Io, come amministratore, mi metto dalla parte del condominio perchè un dipendente che ha obiettivamente ridotte capacità è un pericolo per se stesso e per il condominio. Mettiamo il caso che salga sulla scala per pulire un vetro e, a causa della sua artrosi cervicale, ha un attimo di sbandamento e perde l'equilibrio.. secondo voi che succede? dirà scusate è colpa mia non è successo niente oppure vi fà un "mazzo" tanto (rivolto al condominio). E l'amministratore? che responsabilità avrà?

Quindi io amministratore, non aspetto che succeda il danno ma lo prevengo e chiedo che il portiere venga sottoposto a visita medica presso l'Inail.. se è in grado di continuare, bene.. ho l'attestazione dell'Inail e siamo tutti felici e contenti. Viceversa, mi dispiace per lui, propongo alcune soluzioni tra le quali quella di modificare il rapporto di lavoro...

Agisco, come amministratore, in modo corretto nei confronti del condominio che mi ha dato mandato di proteggerlo, gestirlo, tenerlo, per quanto possibile, indenne da guai? o no...?

Perchè, il condominio non può esentarlo dai suddetti lavori e delegare le pulizie ad un impresa, senza modificare il rapporto di lavoro, non fosse altro per riconoscenza? Perchè creare dissapori con un dipendente che lavora da decenni che ha dato tanto sia in termini umani che materiali e che potrebbe cercare una piccola rivalsa (vendetta) al momento del congedo dal condominio?

Per questo dicevo che il portiere può dire ben poco al condominio.

Anche ad un cane si ci affeziona e gli si dà da mangiare quando non è più in grado di far la guardia, ma dovrebbe essere il condominio a corrispondere lo stesso stipendio al suo fido e far fare i lavori in eccesso pagando altra ditta.

Ma se il condominio ha deciso di decurtare lo stipendio al suo fido vuol dire che lo considera meno di un cane; a questo punto che vuoi fare? Perciò nel mio primo post consigliavo di valutare bene se ci sono altre prospettive per non rischiare di perdere il posto di lavoro e trovarsi completamente disoccupato piuttosto che con stipendio ridotto.

Scritto da Leonardo53 il 05 Nov 2009 - 19:25:31:Per questo dicevo che il portiere può dire ben poco al condominio.

Anche ad un cane si ci affeziona e gli si dà da mangiare quando non è più in grado di far la guardia, ma dovrebbe essere il condominio a corrispondere lo stesso stipendio al suo fido e far fare i lavori in eccesso pagando altra ditta.

Ma se il condominio ha deciso di decurtare lo stipendio al suo fido vuol dire che lo considera meno di un cane; a questo punto che vuoi fare? Perciò nel mio primo post consigliavo di valutare bene [...]

facile fare la beneficenza con i soldi degli altri ...

Ciao

a prescindere dalle motivazioni più o meno di umanità, io devo eliminare il potenziale rischio... e un portiere che non è in grado di svolgere i suoi compiti è un rischio per sè e per gli altri. L'assemblea può anche decidere di tenerselo esentandolo dall'effettuare determinate mansioni ma non si può obbligare anche un solo condòmino ad accettare un potenziale pericolo di cui sarebbe corresponsabile...

Quello che non capisco è perchè il dipendente singolo non è protetto dallo statuto dei lavoratori, come diceva Leonardo. In qualsiasi realtà lavorativa se ci si ammala per colpa delle condizioni e dell'ambiente di lavoro si è tutelati e comunque nessun lavoratore può avere condizioni anche remunerative peggiori di quelle sempre avute. Il licenziamento è contemplato solo in casi di gravi mancanze come l'ubriachezza, furto o uso di droghe, ma non perchè a sessant'anni ti viene l'artrosi cervicale. Certamente l'argomento potrebbe avere risposte certe da un avvocato del lavoro, ma comunque Vi ringrazio dei Vostri pareri, ache di quello meno felice di Prociotta.

Ciao

mi occupo di consulenza del lavoro e casi come questo me ne sono capitati. Quì nessuno vuole mettere chicchessia in mezzo alla strada ma obiettivamente ritengo più opportuno per tutti, portiere, condominio, amministratore trovare una soluzione che, come si dice di solito, salvi "capra e cavoli"...

Scritto da prociotta il 06 Nov 2009 - 14:12:17:

facile fare la beneficenza con i soldi degli altri ...

Forse hai frainteso.

Proprio perchè, contrariamente al mio pensiero personale, ho ragionato con la testa di chi non fa beneficienza, ho consigliato, se non ci sono altre prospettive di lavoro, di accettare la decisione del condominio di decurtare lo stipendio piuttosto che perdere del tutto il posto di lavoro.

Facile parlare quando a perdere il posto di lavoro è un altro...

Provate ad immedesimarvi nel ruolo del portiere.

Io per fortuna ho cominciato a lavorare molto presto e sono in pensione, ma se non fossi in pensione ad avessi perso il lavoro all'età di 56 anni, credete che avrei trovato subito un altro posto di lavoro?

Sapete quanti nuovi poveri ex ceto medio ci sono in giro?

E se un domani toccassse ad uno di voi?

Oggi è il mio onomastico e sapete come l'ho festeggiato? facendo 4 ore di volontariato.

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