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lorenza73

C/c condominiale

Buongiorno,

il complesso dove vivo è costituito da 2 palazzine di 4 appartamenti ciascuna, quindi 8 appartamenti totali. In base alla normativa che entrerà in vigore a giugno 2013, abbiamo quindi deciso di fare a meno dell'amministratore e di occuparci direttamente degli adempimenti di legge. Mi chiedevo se il conto corrente condominiale, che ha un'imposta di bollo pari a circa 100 euro l'anno, sia obbligatorio o se è possibile utilizzare una semplice carta prepagata, da intestare all'amministratore, che eviterebbe questa tipologia di spesa, dato che andrebbe ad incidere in maniera pesante sulle spese totali, che consistonoin circa 700 euro all'anno.

Grazie mille

 

lorenza spreafico

Il conto corrente, seppur ha dei costi, è l'unica garanzia per tutti voi per una corretta gestione.

Apritelo, fate transitare tutto da lì, spenderete 200 euro all'anno in più, ma avrete solo benifici (pagamenti su conto, pagamento fatture con bonifico, ecc.).

 

Saluti

 

 

conto corrente condominiale obbligatorio dal 18 giugno 2013

Avv. Mario Di Lorenzo28

Entreranno in vigore le norme di modifica alla disciplina del condominio negli edifici introdotte dalla Legge 11 dicembre 2012

Comunicato Stampa

Il 18 giugno 2013 entreranno in vigore le norme di modifica alla disciplina del condominio negli edifici introdotte dalla Legge 11 dicembre 2012, n. 220. La trasparenza gestionale perseguita dal legislatore si appalesa al VII comma dell'art. 1129 c.c.. (modificato dall'articolo 9 della Legge 220/2012), che recepisce l'ormai solida corrente giurisprudenziale che da anni imponeva il conto corrente del condominio, nonostante nessuna norma di legge ponesse in capo al legale rappresentante della compagine una simile incombenza. L'amministratore fino a poco tempo fa aveva l'obbligo di aprire il conto solo in caso di previsione del regolamento condominiale ovvero di specifica deliberazione assembleare. Il nuovo art. 1129 c.c. introduce una serie di importanti doveri in capo all'amministratore condominiale, che vanno ad integrare il contenuto base del contratto di mandato; tra questi, il menzionato obbligo di aprire un conto corrente condominiale ad hoc per i contributi e le spese condominiali del singolo condominio al fine di evitare che possa sorgere confusione tra il patrimonio suo personale e quelli dei diversi condominii amministrati, nonché tra questi ultimi (si pensi alle ingenti spese di ristrutturazione edilizia, interventi straordinari, etc.).

 

Il conto corrente dedicato, sia bancario che postale, dovrà essere intestato al condominio e di facile accesso - intermediato dall'amministratore - per tutti i condomini. Il condomino può in ogni momento chiedere ed ottenere, a sue spese, l'estrazione di copie della rendicontazione contabile. La firma e la gestione del conto corrente spetteranno, ovviamente, all'amministratore nella qualità di rappresentante dei condomini appositamente nominato con idonea delibera. A quanto sopra si deve aggiungere che per la mancata apertura o uso del conto corrente condominiale i condomini, anche singolarmente, potranno chiedere la convocazione dell'assemblea per far cessare la violazione e revocare il mandato all'amministratore. In caso di mancata revoca da parte dell'assemblea, ciascun condomino potrà rivolgersi all'autorità giudiziaria e in ipotesi di accoglimento della domanda, per le spese legali, avrà titolo di rivalsa nei confronti del condominio, che a sua volta potrà rivalersi sull'amministratore revocato. La norma è sancita al comma XI n. 3 dell'articolo citato. La nuova disposizione risponde, dunque, all'esigenza di elementare trasparenza e informazione nell'amministrazione di somme di denaro altrui, in modo che ciascun condomino possa costantemente verificare la destinazione dei propri esborsi e la chiarezza e facile comprensibilità dell'intera gestione condominiale.ciao

 

 

 

 

nicola

Come comportarsi se l'assemblea non autorizza l'apertura del conto corrente?

La domanda sorge perché l'istituto di credito a cui mi sono rivolto mi ha chiesto la delibera assembleare con cui l'assemblea autorizza espressamente l'apertura del conto corrente condominiale. Non è servito a niente far notare al bancario che l'apertura del conto corrente rientra ormai nell'ordinaria amministrazione e che l'amministratore è obbligato ad aprire apposito conto corrente.

 

 

Scritto da Antonio_87 il 15 Apr 2013 - 11:11:10: Come comportarsi se l'assemblea non autorizza l'apertura del conto corrente?

 

 

ANTE 18/6/2013 è corretto che l'Istituto richieda copia verbale in quanto l'amministratore non ha titolo per aprire un c/c senza delibera assembleare che lo autorizzi all'apertura ed alla gestione.

 

 

 

POST 18/6/2013,diventando OBBLIGO di LEGGE in capo alla figura dell'amministratore si produrrà copia cambio rappresentanza in Ade,copia verbale da cui si evince la nomina e se proprio i bancari faranno gli struzzi testardi e disinformati copia della legge 220/2012.

 

Staff

Scusi sig.ra Patrizia Ferrari,

nel primo post mi aveva risposto che il c7c non è obligatorio, ma qui pare ci siano pareri discordanti. Io che come condomino sono subentrata all'amministratore, sono in difficoltà: i condomini mi chiedono se è legale non avere un c/c dato che una prepagata non ha una documentazione (estratto conto) valido ai fini fiscali. Dove posso trovare la parte della normativa che ne parla?????

Grazie.

 

 

lorenza spreafico

Nessun parere discordante

No amministratore ,che è il tuo caso ,no c/c.

Antonio è un amministratore,voi no.

 

Staff

Salve,

mi trovo nella stessa esatta situazione di lorenza73 (palazzina con 8 unità abitative, due scale). Dal 2010 sono l'amministratrice del condominio e sono regolarmente registrata come tale all'agenzia delle entrate.

Noi il conto non ce l'abbiamo ed usiamo ormai da diversi anni la postepay intestata a me.

Adesso mi chiedo se sia possibile cancellarmi come amministratrice all'agenzia delle entrate, non essendo più obbligatorio l'amministratore, e quindi il c/c.

Anche se mi cancello come amministratrice, posso continuare a "gestire" le poche cose del condominio (6 bollette della luce all'anno e l'assicurazione del fabbricato) ?

Grazie mille e buona serata.

Cinzia

 

Scritto da Patrizia Ferrari il 15 Apr 2013 - 16:45:02: Nessun parere discordante

No amministratore ,che è il tuo caso ,no c/c.

Antonio è un amministratore,voi no.

 

Staff

 

Cinzia

non e' che puoi continuare a gestire ma devi continuare visto che comunque rimaresti amministratore ,se non vuoi essere piu' amministratore devi farti revocare dall 'assemblea condominiale .

 

Estas malfacile vidi nigran katon en malluma ĉambro, precipe kiam la kato estas for.

 

Quindi è consigliabile rimanere registrata all'agenzia delle entrate ?

E questo implica che dobbiamo fare il conto corrente ?

Grazie mille a chi vorrà dare risposta a questi miei dubbi.

Cinzia

 

Scritto da peppe64 il 15 Apr 2013 - 20:31:46: non e' che puoi continuare a gestire ma devi continuare visto che comunque rimaresti amministratore ,se non vuoi essere piu' amministratore devi farti revocare dall 'assemblea condominiale .

 

Estas malfacile vidi nigran katon en malluma ĉambro, precipe kiam la kato estas for.

 

 

Cinzia

Scritto da condominio.marecchia il 15 Apr 2013 - 20:51:38: Quindi è consigliabile rimanere registrata all'agenzia delle entrate ?

E questo implica che dobbiamo fare il conto corrente ?

Grazie mille a chi vorrà dare risposta a questi miei dubbi.

Cinzia

 

 

Cinzia

Se non fai approvare dall' assemblea le tue dimissioni (irrevocabili) con espressa votazione e maggioranza che stabilisca la volontà di passare ad una forma di autogestione...rimani a tutti gli effetti amministratrice e in prorogatio quasi all' infinito.

 

"Certificate" le dimissioni" nominate uno di voi come "rappresentante" (o sinonimo) che servirà come contatto specialmente con l' AdE.

Al fisco non interessa se e quale ruolo hai all' interno del condominio ma piuttosto se percepisci compensi per quanto svolgi.

Quindi se rimani tu non serve fare alcuna modifica collegabile al Codice Fiscale.

 

Come detto se non sei "amministratrice" non vi è obbligo di c/c...ma nulla impedisce il contrario.

Anzi resta la forma migliore perchè l' uso di una PostePay su un nominativo personale darebbe occasione alla Finanza di ipotizzare redditi non dichiarati.

 

 

 

Modificato Da - dimaraz il 16 Apr 2013 08:07:03

Scritto da Antonio_87 il 15 Apr 2013 - 11:11:10: Come comportarsi se l'assemblea non autorizza l'apertura del conto corrente?

...

 

quando verbalizzi la tua nomina, verbalizza l'obbligo di rispettare tutti i punti previsti all'art. 11 a)b) .... inserisci anche il c/c senza scriverlo espressamente

 

 

Scritto da prociotta il 16 Apr 2013 - 13:10:34:

 

quando verbalizzi la tua nomina, verbalizza l'obbligo di rispettare tutti i punti previsti all'art. 11 a)b) .... inserisci anche il c/c senza scriverlo espressamente

 

 

 

e perchè nascondere quello che sarebbe meglio sia chiaramente identificabile?

 

 

Scritto da condominio.marecchia il 15 Apr 2013 - 20:51:38: Quindi è consigliabile rimanere registrata all'agenzia delle entrate ?

E questo implica che dobbiamo fare il conto corrente ?

Grazie mille a chi vorrà dare risposta a questi miei dubbi.

Cinzia

 

 

Cinzia

L'iscrizione all'AdE serve all'Agenzia per sapere chi è il legale rappresentante, ovvero il "facente funzioni" come volete chiamarlo ma poco cambia, che sarà anche colui o colei che dovrà presentare, quando ne ricorreranno le condizioni, il Mod. 770 e il Quadro AC.

 

Possibile che in questi condomini non ci sia la benché minima manutenzione da svolgere?

 

La caldaia da revisionare, l'elettricista, il giardiniere, l'assicurazione, possibile che non ci siano queste spese?

 

A mio parere la carta Postepay non è idonea alla L. 220/2012 che parla di c/c.

 

 

 

Rag. Roberto Buziol

 

Scritto da prociotta il 16 Apr 2013 - 13:10:34:

 

quando verbalizzi la tua nomina, verbalizza l'obbligo di rispettare tutti i punti previsti all'art. 11 a)b) .... inserisci anche il c/c senza scriverlo espressamente

 

 

Se l'assemblea ha già manifestato l'intenzione di non aprire il c/c/, un simile comportamento mi sa di elusione verso i condòmini (prometto ma non mantengo perchè la legge me lo vieta).

 

A mio avviso un amministratore che usa simili mezzucci è un amministratore di serie B.

 

Un amministratore di serie A spiega chiaramente all'assemblea quali sono i i suoi doveri imposti dalla legge, anche a costo di rifiutare il mandato.

 

 

Ok, quindi cerco di ricapitolare :

da quel che ho capito, dato che tre anni fa l'assemblea condominiale ha espressamente sancito di rinunciare all'amministratore esterno e di passare all'autogestione, nominando me come amministratore interno (o forse legale rappresentante dato che non percepisco niente dal condominio e questo è scritto chiaramente nel verbale dell'epoca), da un punto di vista formale saremmo a posto oppure meglio aggiungere nel prossimo verbale d'assemblea che il condominio per adeguarsi alla nuova normativa legge 220/2012 riconferma me come legale rappresentante / facente funzioni, eliminando il riferimento all'amministratore ?

Come adempimenti io faccio annualmente il 770 per il condominio ed indico nel quadro AC della mia dichiarazione dei redditi l'importo dell'assicurazione dello stabile.

Per il resto siamo fortunati :

- in comune abbiamo in realtà solo una scala esterna di accesso al primo piano e ai garage, quindi solo le bollette della luce della scala

- le caldaie sono tutte nelle singole unità abitative e ogni condomino pensa alla sua,

- l'elettricista è un condomino, così come il giardiniere

- le pulizie dell'unica scala esterna ce le facciamo da noi

Grazie comunque

Cinzia

 

Scritto da Studio Brusuglio Srl il 16 Apr 2013 - 13:47:42:

 

L'iscrizione all'AdE serve all'Agenzia per sapere chi è il legale rappresentante, ovvero il "facente funzioni" come volete chiamarlo ma poco cambia, che sarà anche colui o colei che dovrà presentare, quando ne ricorreranno le condizioni, il Mod. 770 e il Quadro AC.

 

Possibile che in questi condomini non ci sia la benché minima manutenzione da svolgere?

 

La caldaia da revisionare, l'elettricista, il giardiniere, l'assicurazione, possibile che non ci siano queste spese?

 

A mio pa [...]

 

Cinzia

Scritto da condominio.marecchia il 16 Apr 2013 - 15:37:46: ...dato che tre anni fa l'assemblea condominiale ha espressamente sancito di rinunciare all'amministratore esterno e di passare all'autogestione, nominando me come amministratore interno (o forse legale rappresentante dato che non percepisco niente dal condominio e questo è scritto chiaramente nel verbale dell'epoca)...

Se sei stato nominato amministratore (interno) a seguito della revoca del precedente (esterno) sei a tutti gli effetti amministratore in carica pur svolgendo il mandato a titolo gratuito.

Se vuoi decadere dal mandato e dal "prorogatio" devi farlo deliberare chiaramente nel verbale.

Al link qui di seguito ho già detto la mia opinione dando anche indicazione di come, a mio avviso, andrebbe redatto il verbale.

Leggi attentamente:

 

--link_rimosso--

 

 

 

Scritto da condominio.marecchia il 16 Apr 2013 - 15:37:46: Ok, quindi cerco di ricapitolare :

da quel che ho capito, dato che tre anni fa l'assemblea condominiale ha espressamente sancito di rinunciare all'amministratore esterno e di passare all'autogestione, nominando me come amministratore interno (o forse legale rappresentante dato che non percepisco niente dal condominio e questo è scritto chiaramente nel verbale dell'epoca), da un punto di vista formale saremmo a posto oppure meglio aggiungere nel prossimo verbale d'assemblea che il condominio per [...]

Ratificare che non sei più l' Amministratore (interno od esterno nulla cambia) ma fungi unicamnete da rappresentante (referente) nei confronti di terzi...serve sopratutto a ripartire fra tutti i condomini/proprietari tutte le responsabilità che ora ma specialmnete dopo Giugno sono a tuo carico.

Il fatto che eletricista e giardiniere siano condomini non ti solleverebbe da dette responsabilità, specie in caso di incidente.

 

 

Grazie mille a tutti per le esaurienti risposte.

Adesso mi è tutto molto più chiaro.

Convocherò l'assemblea condominiale entro maggio e procederò a far ratificare le mie dimissioni come amministratore e il mio incarico come rappresentante / referente del condominio.

A presto

Cinzia

 

Scritto da dimaraz il 17 Apr 2013 - 07:46:59:

 

Ratificare che non sei più l' Amministratore (interno od esterno nulla cambia) ma fungi unicamnete da rappresentante (referente) nei confronti di terzi...serve sopratutto a ripartire fra tutti i condomini/proprietari tutte le responsabilità che ora ma specialmnete dopo Giugno sono a tuo carico.

Il fatto che eletricista e giardiniere siano condomini non ti solleverebbe da dette responsabilità, specie in caso di incidente.

 

 

 

Cinzia

Scritto da Patrizia Ferrari il 15 Apr 2013 - 11:15:33:

 

ANTE 18/6/2013 è corretto che l'Istituto richieda copia verbale in quanto l'amministratore non ha titolo per aprire un c/c senza delibera assembleare che lo autorizzi all'apertura ed alla gestione.

 

POST 18/6/2013,diventando OBBLIGO di LEGGE in capo alla figura dell'amministratore si produrrà copia cambio rappresentanza in Ade,copia verbale da cui si evince la nomina e se proprio i bancari faranno gli struzzi testardi e disinformati copia della legge 220/2012.

 

Staff

Ciao a tutti, mi intrometto per dire che ho letto in questo forum che "l'amministratore è OBBLIGATO, senza approvazione dell'assemblea, a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonchè quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio ovviamente a spese del condominio". Vorrei sapere 1)se le spese di conto devono essere ripartite in parti uguali o per millesimi? 2)l'Amministratore può far firmare a tutti i condomini una liberatoria per non aprire il conto benchè sia obbligatorio? Grazie

 

 

 

1)Criterio legale per eccellenza :millesimi salvo diversa convenzione

2)No.Non è possibile deliberare contro norma sarebbe delibera nulla (per fortuna!).

 

Staff

Scritto da Patrizia Ferrari il 19 Apr 2013 - 18:00:37: 1)Criterio legale per eccellenza :millesimi salvo diversa convenzione

2)No.Non è possibile deliberare contro norma sarebbe delibera nulla (per fortuna!).

 

Staff

Grazie Patrizia, ti scomodo ancora un momento: se questa liberatoria viene eseguita prima del 18 giugno, la cui la norma entra in vigore, si ritiene corretta? Ancora grazie.

 

 

 

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