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Cagliostro

Appropriazione preventivo opere straordinarie

Buongiorno a tutti, volevo sottoporre un quesito alla vostra attenzione.

 

A seguito dell'assemblea straordinaria tenutasi circa un mese fa, i condomini hanno approvato a maggioranza il preventivo della ditta "X", in cambio di una dilazione conveniente. Prima di cominciare la trattativa l'amministratore ha esaminato i vari fax e raccomandate inviate dai sig.ri condomini nei quali si richiedeva all'amministratore, data la cifra abbastanza importante che dovevano corrispondere, un pagamento su tre rate. L'amministratore prendendo atto di quanto ricevuto e chiama la ditta "X". Durante la contrattazione la società in oggetto decide di ritirare l'offerta perchè ritiene di non poter sottostare a dei pagamenti così a lungo termine. L'amministratore informa i sig.ri condomini, con inoltro di comunicazione cartacea, e al contempo contatta altre ditte sottoponendogli il medesimo preventivo. Molte, ritenendo troppo basso l'importo, non accettano, mentre la ditta "Y", decide di realizzare le opere come da preventivo della ditta "X".

Succede che a seguito di una serie di complicazioni di carattere economico, un inqulino che si era impegnato in sede asembleare a richiedere l'autorizzazione per la posa dell'impalcatura ad una sua parente, nonchè vicina di casa (non appartenente al condominio), sostiene di non riuscire a ricevere le autorizzazioni necessarie bloccando tutti i lavori, sollecitati tra l'altro da lui stesso. Queste opere, a carattere urgente - infiltrazione massiva di acqua dal tetto condominiale - dovranno quindi essere rimandate. Il condomino che ha sollecitato i lavori minaccia l'amministratore di andare per vie legali, in quanto in assemblea si era votato a favore del preventivo della ditta "X", mentre le opere verranno realizzate dalla ditta "Y". Ricordo che questo condomino è lo stesso che ha richiesto la dilazione, impedendo la realizzazione delle opere da parte della ditta "X", che non ha accettato la dilazione proposta.

Secondo voi ha ragione l'amministratore che, pur di sottostare alle richieste dei condomini, ha cercato in tutti i modi di soddisfare le loro esigenze cambiando società, oppure il condomino che sostiene che i lavori debbano essere eseguiti dalla ditta precedente, anche se lui stesso ha richiesto la dilazione e si è rifiutato di far pervenire le varie autorizzazioni necessaria al lavoro che aveva sollecitato in assemblea?

 

Come potete notare la situazione è un po' contorta, spero di essermi spiegato abbastanza chiaramente.

 

Cordialità, Cagliostro.

Ciao

se il lavoro viene effetuato alle stesse condizioni e la nuova ditta garantisce la regola d'arte e tutti gli oneri connessi, non vedo che danno possa derivarne al condominio. Eventualmente l'amministratore dovrebbe convocare una nuova assemblea e farsi ratificare la scelta. Per quanto riguarda l'accesso in altrui proprietà per il montaggio dell'impalcatura, fà fede il disposto dell'art. 843 c.c.

Accesso al fondo

Il proprietario deve permettere l'accesso e il passaggio nel suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessita, al fine di costruire o riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune.

Se l'accesso cagiona danno, è dovuta un'adeguata indennità.

Il proprietario deve parimenti permettere l'accesso a chi vuole riprendere la cosa sua che vi si trovi accidentalmente o l'animale che vi si sia riparato sfuggendo alla custodia. Il proprietario può impedire l'accesso consegnando la cosa o l'animale (896, 924; Cod. Pen. 637).

La scelta è stata comunicata tramite posta ordinaria e non rettificata in sede assembleare, proprio a causa della situazione di urgenza.

 

Come immaginavo anch'io, hai fatto fede all'art. 843 per la questione della vicina.

 

Grazie.

 

Cordialità, Cagliostro.

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