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Anomalia compilazione modulo Anagrafe Condominiale

Salve, volevo porvi un quesito ad Aprile ho inviato i miei moduli per anagrafe condominiale, chiaramente c'è stato il panico tra tutti i condomini per la redazione dello stesso, nei giorni scorsi mi è arrivato quello di un condomino in cui i dati catastali prelevati dall'agenzia del territorio non coincidono, secondo voi come mi devo comportare? Inoltre per quanto concerne le info sulla sicurezza non ha allegato nulla come certificati in quanto scrive non di competenza, pur avendogli rimarcato che non si possono fare autocertificazioni a riguardo.

Di sicuro io lo contatterei per rendergli noto che i dati da lui rilasciati non sono concordi con quelli dell'agenzia del territorio e per evitare verifiche da parte della stessa sarebbe meglio che mettesse tutto apposto con quest'ultima (contattando anche un geometra o direttamente l'agenzia del territorio). Per quanto concerne la sicurezza degli impianti, anche questa è un obbligo stabilita dalla legge 220/2012, quindi se questo non le rilascia gli renderei noto che se continua di questo passo, sono costretto ad andare alla direzione ambiente del comune di residenza del condominio per effettuare le relative verifiche a spese sue.

Per quanto concerne la sicurezza degli impianti, anche questa è un obbligo stabilita dalla legge 220/2012, quindi se questo non le rilascia gli renderei noto che se continua di questo passo, sono costretto ad andare alla direzione ambiente del comune di residenza del condominio per effettuare le relative verifiche a spese sue.

Al comune per la sicurezza!!! A chiedere cosa di preciso?

Per quanto riguarda le info sulla sicurezza vi ricordo che non c'è uniformità di comportamento. Molti amministratori chiedono semplicemente una autodichiarazione.

Vittorio so che anche tu come me sei associato Anammi. Ad un recente convegno ho sentito la loro posizione riguardo questo e loro sono concordi nel sostenere che non dovremmo chiedere alcuna certificazione di conformità. Basta guardare il modulo predisposto da loro per l'anagrafica, quello dice tutto.

Io sono scritto Anaci, ma non ho mai sentito parlare di autocertificazione, le materie sulla sicurezza non si possono autocertificare, ricordo che c'era un post di NaCaSa, che al momento non trovo, che spiegava con esattezza il motivo.

Lo so però resta il fatto che l'amministratore non può diventare l'archivio del condominio secondo me. La norma non è assolutamente chiara in merito, nel codice civile non si parla di autocertificazione ma nemmeno di certificazioni di conformità. Dipende da quanto ti vuoi lavare la coscienza. Tu hai gli strumenti necessari per capire se un certificato di conformità sia vero o contraffatto?

A quanto sembra Anaci stessa propone l'autocertificazione che puoi trovare al link qui sotto--link_rimosso--

 

ti/1366368095.pdf

Salve, volevo porvi un quesito ad Aprile ho inviato i miei moduli per anagrafe condominiale, chiaramente c'è stato il panico tra tutti i condomini per la redazione dello stesso, nei giorni scorsi mi è arrivato quello di un condomino in cui i dati catastali prelevati dall'agenzia del territorio non coincidono, secondo voi come mi devo comportare? Inoltre per quanto concerne le info sulla sicurezza non ha allegato nulla come certificati in quanto scrive non di competenza, pur avendogli rimarcato che non si possono fare autocertificazioni a riguardo.

come hai fatti ad accorgerti che i dati catastali erano difformi da quelli dell' Ade ? ne eri già in possesso o sono variati ?

inoltre per la dichiarazione sicurezza, c'è ancora molta confusione ,in quanto v'è silenzio da parte del legislatore ...

--link_rimosso--

archimede07 dice:
A quanto sembra Anaci stessa propone l'autocertificazione che puoi trovare al link qui sotto

 

Leggiamo bene la frase:

"Mi risulta che l’unità immobiliare e gli impianti in essa ubicati siano a norma, nel rispetto delle leggi vigenti e conformi alla normativa di sicurezza in vigore."

Così il condomino non sta autocertificando nulla !!! Sta solo esprimendo un pensiero...

Tutte le certificazione di conformità rilasciate dai vari tecnici ed imprese devono essere portate al comune di residenza e più esattamente alla direzione ambiente, la quale rilascia il deposito della stessa. Ovviamente si può fare una specie di visura cercando la dichiarazione dell'impianto, però non sò se a titolo oneroso o gratuito.

archimede07 dice:
A quanto sembra Anaci stessa propone l'autocertificazione che puoi trovare al link qui sotto

 

Le condizioni di sicurezza dei propri impianti devono essere avvallati da dichiarazioni di conformità e/o in mancanza da dichiarazioni di rispondenza.

Ciao

Nicola.L

Ok per i dati catastali, chiedergli tramite raccomandata di fornirti i dati corretti, in assenza di risposta agirari come di condeguenza addebitandogli le spese sostenute per avere i dati corretti, ma per i dati relativi alla sicurezza dell’unità immobiliare, cosa dovrebbe fare un amministratore qualora i dati sulla sicurezza non siano consegnati? Dovrebbe coattivamente entrare nelle case dei condomini, fare eseguire le certificazioni e se necessario ordinare i lavori ad hoc previsti da legge?

Probabilmente molte, tantissime unità immobiliari finirebbero per essere fuori legge, e i costi per le amministrazioni condominiali finirebbero per essere così costose da fare dell’Amministratore di condominio il bersaglio prediletto di molti cittadini.

In verità esiste la possibilità di fare realizzare un’Autocertificazione ex d.p.r. 445/2000 attraverso la quale l’Amministratore si farà rilasciare dal condomino non solo i dati fiscali ma anche quelli relativi alla sicurezza, con la responsabilità penale per le false dichiarazioni che fossero rilasciate a carico del dichiarante.

In quest’ultimo caso si riuscirebbe ad assolvere ai compiti di legge senza andare ad ingolfare “il mondo condominio”.

N.B.: La legge non lo prevede (ovvero non v'e' obbligo di documentare ovvero fornire documentazione ma solo di fornire dati)

quindi cosa fare ??

Bella domanda!!

Spiegare ai condomini che le condizioni di sicurezza possono essere certificate solo da dichiarazioni rilasciate da tecnici abilitati;una dichiarazione di rispondenza DI.RI rilasciata da tecnici abilitati. Nel condominio che gestisco (l'unico perché ci abito) diversi proprietari hanno chiesto all'impresa elettrica del condominio di eseguire le veriche per il rilascio della dichiarazione di rispondenza.

Ciao

Nicola.L

Io partirei dall'obiettivo: non essere inadempienti. Le autocertificazioni sono carta da culo, in caso di sinistro si va sul penale. La legge dice cose poco chiare ma il problema è comunque in capo l'amministratore. Se succede qualcosa deve dimostrare di aver seguito la logica del buon senso del padre di famiglia.. aggirare l'obbligazione con qualsivoglia metodo si diventa collusi con il condòmino che non fornisce quanto richiesto. Nessuno punterà mai una pistola a un condòmino che non ti caga, ma non per questo si è giustificati a fermarsi a una raccomandata. Il problema rimane sempre il sinistro e non l'adempimento 'per essere in regola'

Io ho chiesto consiglio al mio avvocato e mi ha detto di stare tranquillo. In caso di incidente provocato da un impianto in unità privata la responsabilità è sempre del condomino e mai dell'amministratore.

Io ho chiesto consiglio al mio avvocato e mi ha detto di stare tranquillo. In caso di incidente provocato da un impianto in unità privata la responsabilità è sempre del condomino e mai dell'amministratore.

Giustissimo, stati tranquilli...........dobbiamo avere solo i dati catastali...................

Ad un convegno a cui sono stato, hanno avanzato l'idea che fra un pò, chiederanno a noi amministratori di comunicare tutti i dati catastali, ovviamente gratuitamente, in vista del riordino catastale che deve essere fatto, e anch'io sospetto questo.

Io partirei dall'obiettivo: non essere inadempienti. Le autocertificazioni sono carta da culo, in caso di sinistro si va sul penale. La legge dice cose poco chiare ma il problema è comunque in capo l'amministratore. Se succede qualcosa deve dimostrare di aver seguito la logica del buon senso del padre di famiglia.. aggirare l'obbligazione con qualsivoglia metodo si diventa collusi con il condòmino che non fornisce quanto richiesto. Nessuno punterà mai una pistola a un condòmino che non ti caga, ma non per questo si è giustificati a fermarsi a una raccomandata. Il problema rimane sempre il sinistro e non l'adempimento 'per essere in regola'

Concordo che l'autocertificazione che per l'impianto elettrico/idraulico/riscaldamento/ ecc.ecc non è consentita per legge,quindi queste tipologie di impianti devono essere avvallati con documenti rilasciati da tecnici preposti e/o abilitati.Capisco che in questo momento particolare non avendo elementi di certezza l'amministratore dovrebbe usare tutta quanta la sua capacità di " mediatore " per ottenere questi obiettivi importanti - cosa fare allora? Il condomino proprietario potrebbe dichiarare all'amministratore di fornire i dati oppure esibire la documentazione di quanto dichiarato in caso di necessità.

Ciao

Nicola.L

A me invece hanno detto sempre il contrario.. anche su vari approfondimenti legati alla sicurezza... quando qualcuno si fa male l'opera di vigilanza non è stata sufficiente ad impedire il sinistro, questo anche quando non era fisiologicamente possibile fare ció che l'avrebbe evitato... vedi esempio del duvri, non obbligatorio ma i giudici lo chiedono in caso di sinistro e se non ce l'hai un punto in meno a tuo favore.. d'altronde siamo in Italia.... cosa aspettarsi da questo bel paese??

A me invece hanno detto sempre il contrario.. anche su vari approfondimenti legati alla sicurezza... quando qualcuno si fa male l'opera di vigilanza non è stata sufficiente ad impedire il sinistro, questo anche quando non era fisiologicamente possibile fare ció che l'avrebbe evitato... vedi esempio del duvri, non obbligatorio ma i giudici lo chiedono in caso di sinistro e se non ce l'hai un punto in meno a tuo favore.. d'altronde siamo in Italia.... cosa aspettarsi da questo bel paese??

Appunto visto che siamo in Italia la documentazione sulla sicurezza diventa lo strumento che scagiona l'amministratore in caso d'incidente nelle u.i.

Ciao

Nicola.L

l'amministratore non deve scagionarsi proprio da nulla ,visto che la responsabilita' degli impianti privati delle u.i. sono poste a carico dei proprietari delle u.i e non certo a carico degl'amministratori .

in caso d'incidente in un impianto di u.i ne risponde colui che detiene l'impianto (proprietario o affittuario)e non certo l'amministratore .

 

l'amministratore e' chiamato in causa per gli impianti condominiali .

 

non mi sembra che la riforma sul condominio ponga a carico dell'amministratore le responsabilita' su impianti privati .

l'amministratore non deve scagionarsi proprio da nulla ,visto che la responsabilita' degli impianti privati delle u.i. sono poste a carico dei proprietari delle u.i e non certo a carico degl'amministratori .

in caso d'incidente in un impianto di u.i ne risponde colui che detiene l'impianto (proprietario o affittuario)e non certo l'amministratore .

 

l'amministratore e' chiamato in causa per gli impianti condominiali .

 

non mi sembra che la riforma sul condominio ponga a carico dell'amministratore le responsabilita' su impianti privati .

Grande capo non sono io che dico e affermo una cosa del genere ma Il sostituto procuratore generale della Corte d'Appello di Milano Giulio Borrelli intervenendo ad un convegno organizzato a Stresa dagli amministratori condominiali Anaci ha dichiarato che "crescono i rischi dell'amministratore condominiale con l'entrata in vigore della riforma perché, attraverso, l'obbligo dell'anagrafe condominiale lega il professionista alla documentazione sulla sicurezza che diventa l'unico modo per essere scagionato.

Ciao

Nicola.L

Grande capo non sono io che dico e affermo una cosa del genere ma Il sostituto procuratore generale della Corte d'Appello di Milano Giulio Borrelli intervenendo ad un convegno organizzato a Stresa dagli amministratori condominiali Anaci ha dichiarato che "crescono i rischi dell'amministratore condominiale con l'entrata in vigore della riforma perché, attraverso, l'obbligo dell'anagrafe condominiale lega il professionista alla documentazione sulla sicurezza che diventa l'unico modo per essere scagionato.

Ciao

Nicola.L

Aggiungo che per Benedetti proprio il contenuto preciso della legge 220/2012 non lascia scampo:in caso d'incidente diventa impossibile per l'amministratore sostenere che non era a conoscenza del rischio perché avrebbe dovuto chiedere e ottenere tutta la documentazione e,in caso di rifiuto, segnalare immediatamente alla autorità interessata la loro mancanza oltre a sollecitare il condomino a procurarsela

Ciao

Nicola.L

Appunto visto che siamo in Italia la documentazione sulla sicurezza diventa lo strumento che scagiona l'amministratore in caso d'incidente nelle u.i.

Ciao

Nicola.L

L'amministratore non è responsabile per le proprietà private, ma solo per le parti comuni.

Se nel suo appartamento compie atti illeciti, è responsabile l'amministratore?

appunto e' una dichiarazione (sicuramente autorevole) ma non mi sembra avvallata da fonte giuridica ovvero quale legge porrebbe a carico dell'amministratore detta responsabilita'?

 

non certo la riforma del condominio ,visto che non prevede nessun obbligo di vigilanza e responsabilita' sugli impianti privati ma semplicemente pone a carico dell'amministratore la tenuta l'anagrafe condominiale che comprende dati relativi alla sicurezza (che non significa che l'amministratore si assume la responsabilita' degl'impianti privati)ovvero ne piu' ne meno che reperire informazioni (dato)sullo stato di sicurezza degli impianti .

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