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marcella1

Amministratore esterno che vuole dimettersi per immobile in comunione

Buon giorno,

amministro lo stabile dove abito (in tutto 8 inquilini)vorrei dimettermi, ma essendo l'immobile in comunione (l'amministatore svolge le funzioni assegnate dai comunisti) non trovo una legge che parli delle dimissioni volontarie dell'amministratore, o devo seguire le regole

solite di un "normale amministratore" racc.a/r ai comunisti e restare in carica fino al nuovo amministratore?

Grazie

Secondo me puoi dimettersi da amministratore e l'amministrazione passa in mano ai comunisti .

grazie per la risposta, ma vorrei certezze perchè sicuramente ne scaturirà una forte discussione, e ne voglio uscire bene, senza l'intervento di un avvocato.

la legge non specifica nulla?

@ marcella1

Tu parli di inquilini, ma ritenendo che si tratti di condominio di 8 unità immobiliari, credo che ti riferisci ai condomini, la legge dice che l'amministratore si nomina quando i condomini sono più di otto (da 9 in poi), nel vostro caso potete stare senza, per cui se tu vuoi dimetterti dall'incarico puoi farlo liberamente consegnando tutti gli incartamenti e cassa a tutti i condomini (te compreso) per l'autogestione, se nessuno vuole assumersi l'onere di custodire gli incartamenti, secondo il mio parere puoi rivolgerti alla Volontaria Giurisdizione.

Il Codice Civile si limita a disporre le norme per la nomina dell'amministratore per i condomini superiori ad otto condomini, ma non dice nulla per quelli con numero uguale o inferiore ad otto;

 

cc Art. 1129. Nomina, revoca ed obblighi dell'amministratore.

Quando i condomini sono più di otto, se l'assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall'autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell'amministratore dimissionario.

...

Marcella parla di "inquilini " ma anche di 'immobile in comunione" quindi non si tratta di condominio .

Grazie Tullio per la risposta, chiarisco i proprietari in comunione sono 4 (non abitano nello stabile)le

8 u.i.sono tutte locate (anch'io sono inquilina)

sono stata eletta amministratrice in quanto i proprietari risiedono molto lontano dallo stabile, risulto amministratrice all AdG e ho firma in banca.

posso lasciare l'incarico senza problemi?ho letto gli articoli di legge indicati da Peppe64 ma mi sembra che non parlano di dimissioni volontarie dell'amministratore esterno.

Grazie Tullio per la risposta, chiarisco i proprietari in comunione sono 4 (non abitano nello stabile)le

8 u.i.sono tutte locate (anch'io sono inquilina)

sono stata eletta amministratrice in quanto i proprietari risiedono molto lontano dallo stabile, risulto amministratrice all AdG e ho firma in banca.

posso lasciare l'incarico senza problemi?ho letto gli articoli di legge indicati da Peppe64 ma mi sembra che non parlano di dimissioni volontarie dell'amministratore esterno.

Visto che sei inquilina probabilmente non avrai tutti i requisiti per essere amministratore, ovvero non avrai le riduzioni dei requisiti per il condomino/amministratore previsti dall'art 71 bis Dacc, ovvero dovresti aver frequentato e superato l'esame di formazione iniziale per essere amministratore e frequentare la formazione periodica, senza questa qualità e tutte le altre previste non puoi svolgere l'attività;

 

Art. 71-bis.

Possono svolgere l'incarico di amministratore di condominio coloro:

a) che hanno il godimento dei diritti civili;

b) che non sono stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l'amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni;

c) che non sono stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione;

d) che non sono interdetti o inabilitati;

e) il cui nome non risulta annotato nell'elenco dei protesti cambiari;

f) che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;

g) che hanno frequentato un corso di formazione iniziale e svolgono attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale.

I requisiti di cui alle lettere f) e g) del primo comma non sono necessari qualora l'amministratore sia nominato tra i condomini dello stabile.

Se si tratta di comunione non servono i requisiti previsti dall'art 71 bis .

Se si tratta di comunione non servono i requisiti previsti dall'art 71 bis .
Se i 4 proprietari sono in comunione di tutto l'edificio, non è necessario nemmeno l'amministratore.

Questo lo stabiliscono i 4 proprietari .nel caso di Marcella hanno stabilito la necessita' .

Marcella, a me sembra che più che una amministratrice tradizionale, tu sia la figura incaricata dai quattro proprietari (o comproprietari ?) a seguire i loro interessi relativamente a questa comunione. Il fatto stesso che tu sottolinei e riconfermi dell'esistenza di una comunione, mi fa propendere per l'inesistenza del Condominio dotato di codice fiscale: puoi dare conferma o smentita in proposito ?

In assenza di Condominio, una semplice rinuncia all'incarico comunicata ai proprietari risolve i tuoi obblighi verso di loro.

 

p.s.. "AdG" abbreviazione di che ?

Questo lo stabiliscono i 4 proprietari .nel caso di Marcella hanno stabilito la necessita' .
In una comunione dove quattro persone sono comproprietarie di tutto non è un condominio, perciò non si nomina un'amministratore ma un fiduciario che fa gli interessi dei proprietari, se è così Marcella può cessare il rapporto di lavoro e "licenziarsi"

Nella comunione si puo' nominare uno o piu' amministratori . (Lo prevede il codice civile)Difatti non sono amministratori condominiali ma pur sempre amministratori . Poi si possono chiamare anche " fiduciari".

Nella comunione si puo' nominare uno o piu' amministratori . (Lo prevede il codice civile)Difatti non sono amministratori condominiali ma pur sempre amministratori . Poi si possono chiamare anche " fiduciari".
Infatti intendevo dire che non si tratta di amministratore condominiale, visto che non è un condominio se tutti i quattro proprietari lo sono in comunione, ma è sufficiente che uno o più di questi quattro sia proprietario unico di una singola u.i. che diventa condominio ed allora Marcella sarebbe Amministratore condominiale con annessi e connessi compreso l'art 71 bis Dacc.

Ma questo arcano speriamo che ce lo sveli Marcella.

rispondo a Tullio

si, ho fatto il corso. si, i 4 proprietari sono in comunione per tutto l'edificio (nessuno è proprietario di una singola u.i)

rispondo ad Albano59

confermo non sono "amministratrice tradizionale"(essendo lo stabile in comunione).

si il condominio ha il codice fiscale da anni (molto prima del mio incarico di 2 anni fa)

grazie a tutti per le risposte, che sollievo, mi posso dimettere con data precisa, cancellarmi dall'AdE e togliere la mia firma dal cc condominiale e non restare in carica in attesa di un nuovo amministratore, ma solo facendo il passaggio a chi mi verrà indicato (ad un comunista o ad un amministratore esterno)

AdG errore mio intendevo AdE

Grazie a tutti

rispondo a Tullio

si, ho fatto il corso. si, i 4 proprietari sono in comunione per tutto l'edificio (nessuno è proprietario di una singola u.i)

rispondo ad Albano59

confermo non sono "amministratrice tradizionale"(essendo lo stabile in comunione).

si il condominio ha il codice fiscale da anni (molto prima del mio incarico di 2 anni fa)

grazie a tutti per le risposte, che sollievo, mi posso dimettere con data precisa, cancellarmi dall'AdE e togliere la mia firma dal cc condominiale e non restare in carica in attesa di un nuovo amministratore, ma solo facendo il passaggio a chi mi verrà indicato (ad un comunista o ad un amministratore esterno)

AdG errore mio intendevo AdE

Grazie a tutti

Se i 4 comproprietari sono TUTTI comproprietari dell'edificio e non c'è un gruppo di comproprietari che possiede appartamenti diversi da un altro gruppo di comproprietari non c'è condominio e non c'è mai stato.

 

Costituire fiscalmente un condominio apparente potrebbe portare anche a sanzioni perchè sfruttate agevolazioni (iva 10%) che ai proprietari non competono.

 

Forse è il caso di comunicare ai proprietari di consultare un commercialista per provvedere all'estinzione del codice fiscale (sempre con mod. AA5/6) per evitare di continuare ad operare in modo fiscalmente non corretto.

rispondo a Tullio

si, ho fatto il corso. si, i 4 proprietari sono in comunione per tutto l'edificio (nessuno è proprietario di una singola u.i)

Ti ha già risposto Leonardo, comunque non c'è condominio tu neon sei una amministratrice condominiale in questo contesto, ma sei semplicemente una dipendente fiduciaria dei proprietari che si cura dei loro interessi, perciò le norme riguardanti il condominio non si applicano, per cui non desideri svolgere l'attività di fiduciario? Invii una lettera raccomandata ai 4 proprietari e li avvisi che dal giorno gg.mm.aaaa, nel limite previsto dal contratto, (una volta erano 15 giorni, ora non so) ti licenzi e consegnerai a loro tutti gli incartamenti riguardanti la proprietà.
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