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Cavedio coperto da una soletta? Giusta la condanna alla rimozione se altera il decoro

Copertura del cavedio e alterazione del decoro architettonico.
Avv. Alessandro Gallucci 

In tema di alterazione del decoro architettonico di un edificio in condominio, è legittimo chiedere la rimozione della soletta di copertura di una parte del cavedio anche se la stessa non toglie luce ed aria agli altri condòmini.

Il decoro architettonico, in sostanza, è un bene comune tutelabile al di là della compresenza (o meno) di altri profili d'illegittimità delle opere edili realizzate.

Questo, in sintesi, il risultato cui è giunta la Seconda Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 15037 del 21 luglio 2015.

Copertura del cavedio e decoro architettonico: questi i concetti attorno ai quali s'è svolta la controversia tra condòmini.

In breve, i fatti oggetto della controversia che hanno portato alla sentenza: una condomina, proprietaria dell'appartamento dal quale si accedeva al cavedio lo faceva coprire con una soletta: alzi la mano chi nelle stesse condizioni non abbia fatto (o pensato di fare) la stessa cosa.

Alcuni suoi vicini, però, non ci stavano: quella copertura, a loro modo di vedere, era illegittima e doveva essere eliminata. Da qui la querelle che, partita nelle aule di giustizia del Tribunale di Milano è arrivata fino alla Corte di Cassazione.

Prima di vedere in che modo è finita è bene rammentare, per sommi capi, le nozioni di cavedio e decoro architettonico.

Il cavedio, ricorda la Suprema Corte di Cassazione, è "un cortile di piccole o di piccolissime dimensioni, che serve prevalentemente a dare aria e luce a locali secondari (bagni, gabinetti, disimpegni, servizi etc.)" (Cass. 7 aprile 2000, n. 4350).

Avete presente quel piccolo spazio che partendo dal piano terra (o comunque da un piano basso) sale fin su all'ultimo nel prospetto interno dell'edificio? ecco, quello è il cavedio: in sostanza un pozzo di luce.

Ecco cosa è il cavedio o pozzo luce

Il decoro architettonico, è noto, è dato dell'insieme delle linee, sia pur estremamente semplici, che caratterizzano l'estetica di un edificio. Il decoro architettonico è un bene condominiale che non può essere alterato (ossia modificato in senso peggiorativo) né dall'assemblea (cfr. art. 1120 c.c.), né dal singolo condomino che faccia un uso personale delle parti comuni (art. 1102 c.c.).

Decoro architettonico, i condomini possono definire il contenuto e vietarne ogni modifica

Il cavedio, stante la funzione sua propria su descritta, dev'essere considerato sempre condominiale, salvo diversa indicazione del titolo d'acquisto o per la particolare conformazione che possa farne escludere ab origine la condominialità.

Se è condominiale, come nel caso risolto dalla sentenza n. 15037, tutti i condòmini devono evitare di alterarne l'estetica e tutti i condòmini possono agire per fare accertare tali violazioni.

Nel caso di specie la condomina che aveva chiuso con una soletta una parte del cavedio riteneva che i condòmini che le avevano fatto causa non fossero titolati a farlo perché la chiusura, così come realizzata, non gli toglieva luce ed aria. I giudici dal primo grado fino alla Cassazione, le hanno dato torto.

La soletta era illegittima e andava rimossa e ben potevano i condòmini agire al fine di ottenere tale risultato.

Motivo? Come si legge in sentenza anche se l'accesso al cavedio è di esclusiva spettanza di un condominio ciò "non fa venir meno l'interesse di tutti i condomini al decoro dell'edificio in tutti suoi spazi comuni" (Cass. 21 luglio 2015 n. 15037).

Sentenza
Scarica Cass. 21 luglio 2015 n. 15037
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