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Il comfort termico degli ambienti interni. Ecco alcune soluzioni contro le dispersioni termiche.

Come isolare la casa per evitare dispersioni termiche.
Dott.ssa Giada D’Amato 

Il comfort termico degli ambienti interni rappresenta uno degli aspetti principali per il raggiungimento della qualità dell'edificio. Tale comfort è garantito dalla corretta progettazione dell'isolamento termico, finalizzata alla limitazione delle dispersioni termiche.

Una progettazione non corretta provocherebbe la dispersione del calore e, di conseguenza, la formazione di condensa sulle pareti, l'abbassamento superficiale della temperatura delle pareti e l'aumento dei costi per il riscaldamento. Una casa ben isolata, infatti, riduce fino al 70-80% i consumi energetici.

Per capire come e dove isolare è necessario effettuare una diagnosi energetica dell'edificio, con un'analisi della situazione esistente sulla struttura e sul suo grado di isolamento, al fine di individuare possibili soluzioni tecniche che possano migliorare l'efficienza energetica della struttura, riducendo i consumi di energia.

Analizziamo di seguito alcune possibili soluzioni per gli interventi di riqualificazione e/o progettazione delle strutture opache e trasparenti che definiscono l'ambiente abitativo.

Una delle tecniche più utilizzate per garantire l'isolamento termico è l'isolamento a cappotto che consiste nel realizzare uno strato coibente sulla facciata esterna della parete perimetrale.

Un isolamento di questo tipo riduce sensibilmente la dispersione del calore, permette la correzione dei ponti termici, protegge la muratura dalle intemperie e dalle dilatazioni termiche.

L'isolamento a cappotto rappresenta, inoltre, un sistema costruttivo più rapido rispetto alla parete a cassetta o a cassa vuota, e la tecnica che garantisce maggiori risultati dal punto di vista delle prestazioni energetiche finali della parete. Se il vostro condominio ha “freddo” mettetegli il cappotto (termico)

Il ponte termico rappresenta una via di fuga per il calore, ossia un elemento che incide negativamente sulla capacità d'isolamento termico di una struttura. Esistono ponti termici costruttivi, rappresentati dall'accostamento di due materiali con differenti caratteristiche termiche (travi e pilastri in cemento armato a contatto con le tamponature in laterizio), e i ponti termici geometrici, rappresentati da discontinuità geometriche delle strutture (spigoli, angoli, connessioni tra pareti e serramenti).Il ponte termico provoca dispersioni di calore dall'interno verso l'esterno e raffreddamento delle zone in prossimità del ponte termico, con conseguente formazione di muffe e condense.

La mancata correzione dei ponti termici provoca dispersioni pari al 10% di quelle globali della struttura.

Non sempre, tuttavia, è possibile realizzare l'isolamento termico a cappotto dall'esterno e, dunque, si procede ad applicare lo strato coibente all'interno. Questo tipo di isolamento permette di raggiungere velocemente la temperatura desiderata con l'accensione dell'impianto di riscaldamento. Il calore, infatti, viene subito bloccato dallo strato isolante interno.

Assieme alle pareti perimetrali, il solaio rappresenta una delle vie di fuga preferite del calore. Quest'ultimo, infatti, essendo più leggero rispetto all'aria fredda, tende a risalire verso l'alto.

Il corretto isolamento termico del solaio o copertura permette di limitare la dispersione termica.

Si tratta di applicare uno strato isolante, che deve garantire una sufficiente resistenza meccanica per permettere la fruibilità delle superfici piane, come per una terrazza o un tetto piano.

Quando occorre isolare una muratura senza alterarne l'aspetto esterno, una valida soluzione è rappresentata dalla creazione di un'intercapedine all'interno della muratura, riempita successivamente da materiale coibente.

La struttura interessata sarà costituita da: il laterizio esterno che rallenta l'ingresso della sollecitazione termica, il materiale coibente intermedio che blocca la maggior parte del calore grazie alla sua resistenza termica, e il laterizio interno che contribuisce al mantenimento delle condizioni interne. L'isolamento termico in intercapedine rappresenta un buon compromesso tra isolamento termico interno ed esterno.

Un altro tipo di isolamento termico è l'allettamento con malte termiche. Il giunto di malta d'allettamento nella posa dei laterizi costituisce un ponte termico che rappresenta fino al 5% delle dispersioni termiche di un edificio.

Tale problema può essere risolto utilizzando specifiche malte di allettamento termo-isolanti, caratterizzati da un basso peso specifico ed elevate resistenze meccaniche, limitando le dispersioni termiche che si verificano tra un mattone e l'altro.

Per l'isolamento dell'involucro trasparente, gli interventi su serramenti esistenti possono essere di vario tipo:

  • L'inserimento di un secondo vetro, se l'infisso è a vetro singolo e ha un telaio che lo consente;
  • Aggiunta di un secondo serramento ad elevate prestazioni termiche, all'interno o all'esterno dell'infisso esistente;
  • Sostituzione dell'infisso esistente con uno costituito da un telaio e vetro altamente performanti.

La sostituzione degli infissi è la pratica più diffusa poiché, nonostante dà luogo a risparmi medi ridotti rispetto agli altri interventi sull'involucro,rientra nell'attività edilizia libera, cioè non richiede un titolo abilitativo per essere effettuata.

Quanto alle agevolazioni fiscali, la Legge di stabilità 2014 (Legge n.147 del 27 dicembre 2013) ha prorogato la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, con un'aliquota pari al 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014.

Successivamente a tale data, il bonus per la riqualificazione energetica sarà sostituito con detrazione pari al 50% per le spese effettuate nel corso del 2015, per poi passare al 36% dal 1° gennaio 2016.

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